«Come parlano e come scrivono gli studenti universitari?» Il quesito potrebbe apparire, a prima vista, ozioso: gli studenti in questione sono studenti ben più che alfabetizzati. Sono quelli che si iscrivono e continuano a frequentare l’Università sostenendo esami con profitto, senza fuoriuscire precocemente dal percorso di studi; che completano - spesso con regolarità, senza andare fuori corso - la carriera universitaria; che sostengono esami scritti e orali, che scrivono testi di diversa complessità; che concludono la propria carriera con un elaborato di laurea. Tuttavia, sempre più spesso si odono le grida d’allarme di quanti - docenti, ricercatori, opinionisti – da più punti di vista affermano che gli studenti universitari non sanno più scrivere, né esprimersi correttamente, evidenziando la frequenza di frasi poco collegate tra loro, risposte imprecise, tendenza a divagare, difficoltà a utilizzare un registro formale sia nello scritto sia nel parlato, errori di pronuncia e ortografia. Del resto, tra le competenze trasversali sulle quali l’università come oggi la conosciamo – la cosiddetta “Università del 3+2” - è istituzionalmente chiamata a lavorare vi sono le competenze legate alla comunicazione, le abilità linguistiche. Ma fino a che punto, o da che punto, l’Università deve assumersi l’onere di formare competenze che dovrebbero essere state acquisite dagli studenti nel precedente percorso scolastico? Fino a che punto e in che modo le abilità linguistiche debbono divenire oggetto di una esplicita e continuativa didattica della scrittura e del parlato all’Università? E come si configura il rapporto tra università e scuola? All’interno di tale quadro il presente volume si configura come una riflessione centrata sulle abilità linguistiche degli studenti universitari, che, andando oltre gli allarmismi, e partendo da precise direttrici teoriche propone una analisi della situazione condotta attraverso una serie di dati, studi e proposte didattiche.
L’italiano degli studenti universitari / Sposetti, Patrizia. - STAMPA. - (2008).
L’italiano degli studenti universitari
SPOSETTI, PATRIZIA
2008
Abstract
«Come parlano e come scrivono gli studenti universitari?» Il quesito potrebbe apparire, a prima vista, ozioso: gli studenti in questione sono studenti ben più che alfabetizzati. Sono quelli che si iscrivono e continuano a frequentare l’Università sostenendo esami con profitto, senza fuoriuscire precocemente dal percorso di studi; che completano - spesso con regolarità, senza andare fuori corso - la carriera universitaria; che sostengono esami scritti e orali, che scrivono testi di diversa complessità; che concludono la propria carriera con un elaborato di laurea. Tuttavia, sempre più spesso si odono le grida d’allarme di quanti - docenti, ricercatori, opinionisti – da più punti di vista affermano che gli studenti universitari non sanno più scrivere, né esprimersi correttamente, evidenziando la frequenza di frasi poco collegate tra loro, risposte imprecise, tendenza a divagare, difficoltà a utilizzare un registro formale sia nello scritto sia nel parlato, errori di pronuncia e ortografia. Del resto, tra le competenze trasversali sulle quali l’università come oggi la conosciamo – la cosiddetta “Università del 3+2” - è istituzionalmente chiamata a lavorare vi sono le competenze legate alla comunicazione, le abilità linguistiche. Ma fino a che punto, o da che punto, l’Università deve assumersi l’onere di formare competenze che dovrebbero essere state acquisite dagli studenti nel precedente percorso scolastico? Fino a che punto e in che modo le abilità linguistiche debbono divenire oggetto di una esplicita e continuativa didattica della scrittura e del parlato all’Università? E come si configura il rapporto tra università e scuola? All’interno di tale quadro il presente volume si configura come una riflessione centrata sulle abilità linguistiche degli studenti universitari, che, andando oltre gli allarmismi, e partendo da precise direttrici teoriche propone una analisi della situazione condotta attraverso una serie di dati, studi e proposte didattiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.