In our collective consciousness, the word ‘trail’ is synonymous with mountains and hiking, a linear path that crosses the landscape and allows us to experience it at ἀrst hand. Metaphorically speaking, a trail is a trace, a tool of discovery. Building trails is an ancient skill, an art that respects the lay of the land, that intimates a balance between Man and Nature. Trails are ‘written’ across the land; they are narratives, morphological modulations that facilitate travel, exploration and an understanding of places. The opportunity provided by this project – which stems from the necessity to draft proposals for urban and landscape regeneration, complementing the Reconstruction Plans drafted for the areas hit by the earthquake in Abruzzo – offered the chance to reḀect on what it means to intervene in a marvellous mountain environment, preserving its beauty but, at the same time, wishing to ask what possible improvements could be carried out in such places and how they can be made safe

Sentiero è nell’immaginario collettivo sinonimo di montagna, di escursione. Un percorso che attraversa i paesaggi e ci permette di esperirli. Il sentiero metaforicamente è una traccia, uno strumento di conoscenza. Costruire sentieri è una disciplina antica, una disciplina che rispetta la topologia e i sentieri ci parlano di un equilibrio tra uomo e natura. I sentieri sono scritture sul territorio, narrazioni, modulazioni morfologiche che permettono, attraversamenti, esplorazioni e la conoscenza dei luoghi. L’occasione di questo progetto, fornita dalla necessità di elaborare proposte di riqualificazione urbana e paesaggistica a completamento dei Piani di Ricostruzione dei centri storici colpiti dal sisma in Abruzzo, ha fornito la possibilità di una riflessione su cosa voglia dire intervenire in un bellissimo contesto montano, cercando di conservare la sua bellezza, ma al tempo stesso volendo interrogarsi su possibili azioni di valorizzazione dei luoghi e di messa in sicurezza dei territori al fine di garantire una ricaduta positiva degli investimenti pubblici. Per questo, nel pensare quale progetto potesse rispondere alle esigenze e alle urgenze di questo luogo, i sentieri sono diventati l’infrastruttura portante del ragionamento, l’unico modo convincente per intervenire in punta di piedi, senza rinunciare al miglioramento e al restauro di quanto già esiste, reinterpretando potenzialità latenti e provando a disegnare futuri scenari, dove continuare a praticare l’esplorazione e la conoscenza. L’Altopiano delle Rocche è stato interpretato in questa chiave. Molti percorsi diversi lo attraversano, altri potrebbero contribuire a esplorare meglio i luoghi, a incoraggiare nuove economie del turismo e della produttività. Percorsi opportunamente attrezzati sono dispositivi per la prevenzione, per la messa in sicurezza dei luoghi, per una fuga sicura in caso di sisma. Strade e cammini panoramici, sentieri per l’escursionismo, piste ciclabili, vie per lo sci e gli sport estivi o invernali, tratturi per la transumanza, percorsi terapeutici o per la salute, percorrenze immateriali che collegano spazi della cultura, tragitti storici o enogastronomici costituiscono le numerose possibilità di una rete di attraversamenti, in parte esistente e attrezzata, in parte automappata da appassionati fruitori, in parte da potenziare e realizzare, che è stata cartografata e utilizzata come infrastruttura e luogo del progetto.

Punti e linee di microstorie territoriali. Rete di percorsi e nuove accessibilità per tutti / Capuano, Alessandra. - (2014), pp. 340-355.

Punti e linee di microstorie territoriali. Rete di percorsi e nuove accessibilità per tutti.

CAPUANO, Alessandra
2014

Abstract

In our collective consciousness, the word ‘trail’ is synonymous with mountains and hiking, a linear path that crosses the landscape and allows us to experience it at ἀrst hand. Metaphorically speaking, a trail is a trace, a tool of discovery. Building trails is an ancient skill, an art that respects the lay of the land, that intimates a balance between Man and Nature. Trails are ‘written’ across the land; they are narratives, morphological modulations that facilitate travel, exploration and an understanding of places. The opportunity provided by this project – which stems from the necessity to draft proposals for urban and landscape regeneration, complementing the Reconstruction Plans drafted for the areas hit by the earthquake in Abruzzo – offered the chance to reḀect on what it means to intervene in a marvellous mountain environment, preserving its beauty but, at the same time, wishing to ask what possible improvements could be carried out in such places and how they can be made safe
2014
La montagna resiliente. Sicurezza, coesione e vitalità nella ricostruzione dei territori abruzzesi
9788874626694
Sentiero è nell’immaginario collettivo sinonimo di montagna, di escursione. Un percorso che attraversa i paesaggi e ci permette di esperirli. Il sentiero metaforicamente è una traccia, uno strumento di conoscenza. Costruire sentieri è una disciplina antica, una disciplina che rispetta la topologia e i sentieri ci parlano di un equilibrio tra uomo e natura. I sentieri sono scritture sul territorio, narrazioni, modulazioni morfologiche che permettono, attraversamenti, esplorazioni e la conoscenza dei luoghi. L’occasione di questo progetto, fornita dalla necessità di elaborare proposte di riqualificazione urbana e paesaggistica a completamento dei Piani di Ricostruzione dei centri storici colpiti dal sisma in Abruzzo, ha fornito la possibilità di una riflessione su cosa voglia dire intervenire in un bellissimo contesto montano, cercando di conservare la sua bellezza, ma al tempo stesso volendo interrogarsi su possibili azioni di valorizzazione dei luoghi e di messa in sicurezza dei territori al fine di garantire una ricaduta positiva degli investimenti pubblici. Per questo, nel pensare quale progetto potesse rispondere alle esigenze e alle urgenze di questo luogo, i sentieri sono diventati l’infrastruttura portante del ragionamento, l’unico modo convincente per intervenire in punta di piedi, senza rinunciare al miglioramento e al restauro di quanto già esiste, reinterpretando potenzialità latenti e provando a disegnare futuri scenari, dove continuare a praticare l’esplorazione e la conoscenza. L’Altopiano delle Rocche è stato interpretato in questa chiave. Molti percorsi diversi lo attraversano, altri potrebbero contribuire a esplorare meglio i luoghi, a incoraggiare nuove economie del turismo e della produttività. Percorsi opportunamente attrezzati sono dispositivi per la prevenzione, per la messa in sicurezza dei luoghi, per una fuga sicura in caso di sisma. Strade e cammini panoramici, sentieri per l’escursionismo, piste ciclabili, vie per lo sci e gli sport estivi o invernali, tratturi per la transumanza, percorsi terapeutici o per la salute, percorrenze immateriali che collegano spazi della cultura, tragitti storici o enogastronomici costituiscono le numerose possibilità di una rete di attraversamenti, in parte esistente e attrezzata, in parte automappata da appassionati fruitori, in parte da potenziare e realizzare, che è stata cartografata e utilizzata come infrastruttura e luogo del progetto.
paesaggio; ricostruzione; terremoto; percorsi
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Punti e linee di microstorie territoriali. Rete di percorsi e nuove accessibilità per tutti / Capuano, Alessandra. - (2014), pp. 340-355.
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