L'articolo si occupa di un passo del grammatico Pompeo (V sec. d.C.) particolarmente complesso, anche dal punto di vista della tradizione manoscritta, tratto dai "Commentarii" a Donato. Secondo l'esegesi di Roger Wright il passo documenterebbe una precocissima attestazione del dittongo protoromanzo sia nella serie palatale sia in quella velare. Il brano va però interpretato in modo totalmente diverso. La presunta pronunzia dittongale di /e/ in realtà è solo una forma di graficizzazione della pronunzia [ɛ] di /e/ (prossima ad = [ɛ:]); viceversa, quanto al presunto dittongo /wo/, il passo va letto e interpretato anche qui in modo completamente differente: la presenza poi della varia lectio nella tradizione manoscritta allude probabilmente alla pronunzia con la breve e non con la lunga /roma/ con un [o] semichiuso e graficizzato mediante .
Un passo del grammatico Pompeo e la dittongazione protoromanza / Mancini, Marco. - (1994), pp. 609-627.
Un passo del grammatico Pompeo e la dittongazione protoromanza
MANCINI, MARCO
1994
Abstract
L'articolo si occupa di un passo del grammatico Pompeo (V sec. d.C.) particolarmente complesso, anche dal punto di vista della tradizione manoscritta, tratto dai "Commentarii" a Donato. Secondo l'esegesi di Roger Wright il passo documenterebbe una precocissima attestazione del dittongo protoromanzo sia nella serie palatale sia in quella velare. Il brano va però interpretato in modo totalmente diverso. La presunta pronunzia dittongale di /e/ in realtà è solo una forma di graficizzazione della pronunzia [ɛ] di /e/ (prossima ad = [ɛ:]); viceversa, quanto al presunto dittongo /wo/, il passo va letto e interpretato anche qui in modo completamente differente: la presenza poi della varia lectio nella tradizione manoscritta allude probabilmente alla pronunzia con la breve e non con la lunga /roma/ con un [o] semichiuso e graficizzato mediante .I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.