Il settore cinematografico ha sempre rivestito un ruolo rilevante nell’economia italiana per motivazioni che, nella maggior parte dei casi, vengono rapportate al riconoscimento di un forte carattere di utilità sociale1. Alla cinematografia viene attribuito il ruolo di strumento per la diffusione culturale e, per tale motivo rilevante, il cinema è sempre stato sostenuto dai finanziamenti pubblici. La situazione odierna, tuttavia, caratterizzata dalla riduzione degli stanziamenti statali, determina una maggiore necessità di una finanza privata. Il passaggio da una finanza pubblica, centrata su contributi a fondo perduto o di tipo agevolato, ad una finanza privata, erogata da intermediari profit-oriented, impone una riflessione sulle politiche di pricing del credito privato al cinema. Da queste, infatti, dipenderà la capacità delle imprese cinematografiche di accedere a forme di finanziamento alternative alle scarse risorse pubbliche e la loro sostenibilità di medio-lungo termine. La rilevanza del tema giustifica l’obiettivo del lavoro, rintracciabile nell’analisi delle politiche di pricing adottate dalle poche banche italiane che, ad oggi, hanno erogato credito privato al cinema. A tal fine, è risultato necessario comprendere dapprima quali siano le politiche di pricing utilizzate generalmente dal settore bancario nonché svolgere un’analisi sulle determinanti delle stesse; in particolar modo, l’attenzione è tesa alla misurazione del rischio di credito2 e sul collegamento con il prezzo finale applicato al cliente. Si è proceduto, seppur brevemente, all’analisi delle politiche di pricing del settore bancario e successivamente alla verifica di come queste siano applicate al cinema. Si è cercato di fornire, inoltre, un quadro delle operazioni di finanziamento privato al settore cinematografico, analizzandone sia i fattori che ne favoriscono lo sviluppo sia quelli che lo ostacolano. Il percorso metodologico teorico si è tradotto in un’analisi empirica finalizzata a misurare le condizioni di pricing del settore cinematografico. Nello specifico, il primo paragrafo contiene un breve inquadramento concettuale del tema del pricing del credito a livello macroeconomico. Nel secondo paragrafo, invece, l’attenzione viene concentrata sulla determinazione del pricing nell’industria bancaria, esplicitando sia le politiche di pricing, sia le determinati delle metodologie di definizione dello stesso, particolare riferimento all’analisi delle componenti del rischio di credito e dei costi che devono essere valutati anche per rispettare le nuove regole, definite dalla normativa, sugli accantonamenti patrimoniali. Basilea 2, nel Pillar I, ridefinendo le regole per la determinazione del requisito patrimoniale obbligatorio a fronte del rischio di credito ha sollecitato e accelerato l’adozione, da parte degli intermediari, dei sistemi di rating interni con l’obiettivo di avvicinare il “sistema regolamentare” ai sistemi gestionali di misurazione del merito creditizio. L’esame del rating, quindi, è un passaggio obbligato anche per i finanziamenti della cinematografia. Nel terzo paragrafo si procede ad una contestualizzazione delle politiche di pricing per il settore cinematografico; a tal fine è stata necessaria una rappresentazione delle dinamiche creditizie del mercato cinematografico, attraverso il riferimento ai prodotti di finanziamento offerti e alle metodologie di finanziamento che vengono attuate in Italia. Nel paragrafo quattro si riportano gli esiti dell’analisi empirica effettuata sui principali finanziamenti alle imprese cinematografiche realizzati in Italia nel 2008, e sulle relative condizioni di pricing. L’analisi mira a fornire una fotografia della “misura” del pricing del finanziamento del settore cinematografico ed è realizzata attraverso l’elaborazione delle informazioni ottenute tramite la somministrazione, agli intermediari contattati, di questionari appositamente formulati.

Il pricing nel credito cinematografico / Leo, Sabrina. - ELETTRONICO. - (2009). (Intervento presentato al convegno Il pricing nel settore finanziario. CONVEGNO ANNUALE ADEIMF tenutosi a Palermo).

Il pricing nel credito cinematografico

LEO, SABRINA
Primo
Writing – Review & Editing
2009

Abstract

Il settore cinematografico ha sempre rivestito un ruolo rilevante nell’economia italiana per motivazioni che, nella maggior parte dei casi, vengono rapportate al riconoscimento di un forte carattere di utilità sociale1. Alla cinematografia viene attribuito il ruolo di strumento per la diffusione culturale e, per tale motivo rilevante, il cinema è sempre stato sostenuto dai finanziamenti pubblici. La situazione odierna, tuttavia, caratterizzata dalla riduzione degli stanziamenti statali, determina una maggiore necessità di una finanza privata. Il passaggio da una finanza pubblica, centrata su contributi a fondo perduto o di tipo agevolato, ad una finanza privata, erogata da intermediari profit-oriented, impone una riflessione sulle politiche di pricing del credito privato al cinema. Da queste, infatti, dipenderà la capacità delle imprese cinematografiche di accedere a forme di finanziamento alternative alle scarse risorse pubbliche e la loro sostenibilità di medio-lungo termine. La rilevanza del tema giustifica l’obiettivo del lavoro, rintracciabile nell’analisi delle politiche di pricing adottate dalle poche banche italiane che, ad oggi, hanno erogato credito privato al cinema. A tal fine, è risultato necessario comprendere dapprima quali siano le politiche di pricing utilizzate generalmente dal settore bancario nonché svolgere un’analisi sulle determinanti delle stesse; in particolar modo, l’attenzione è tesa alla misurazione del rischio di credito2 e sul collegamento con il prezzo finale applicato al cliente. Si è proceduto, seppur brevemente, all’analisi delle politiche di pricing del settore bancario e successivamente alla verifica di come queste siano applicate al cinema. Si è cercato di fornire, inoltre, un quadro delle operazioni di finanziamento privato al settore cinematografico, analizzandone sia i fattori che ne favoriscono lo sviluppo sia quelli che lo ostacolano. Il percorso metodologico teorico si è tradotto in un’analisi empirica finalizzata a misurare le condizioni di pricing del settore cinematografico. Nello specifico, il primo paragrafo contiene un breve inquadramento concettuale del tema del pricing del credito a livello macroeconomico. Nel secondo paragrafo, invece, l’attenzione viene concentrata sulla determinazione del pricing nell’industria bancaria, esplicitando sia le politiche di pricing, sia le determinati delle metodologie di definizione dello stesso, particolare riferimento all’analisi delle componenti del rischio di credito e dei costi che devono essere valutati anche per rispettare le nuove regole, definite dalla normativa, sugli accantonamenti patrimoniali. Basilea 2, nel Pillar I, ridefinendo le regole per la determinazione del requisito patrimoniale obbligatorio a fronte del rischio di credito ha sollecitato e accelerato l’adozione, da parte degli intermediari, dei sistemi di rating interni con l’obiettivo di avvicinare il “sistema regolamentare” ai sistemi gestionali di misurazione del merito creditizio. L’esame del rating, quindi, è un passaggio obbligato anche per i finanziamenti della cinematografia. Nel terzo paragrafo si procede ad una contestualizzazione delle politiche di pricing per il settore cinematografico; a tal fine è stata necessaria una rappresentazione delle dinamiche creditizie del mercato cinematografico, attraverso il riferimento ai prodotti di finanziamento offerti e alle metodologie di finanziamento che vengono attuate in Italia. Nel paragrafo quattro si riportano gli esiti dell’analisi empirica effettuata sui principali finanziamenti alle imprese cinematografiche realizzati in Italia nel 2008, e sulle relative condizioni di pricing. L’analisi mira a fornire una fotografia della “misura” del pricing del finanziamento del settore cinematografico ed è realizzata attraverso l’elaborazione delle informazioni ottenute tramite la somministrazione, agli intermediari contattati, di questionari appositamente formulati.
2009
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/583804
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