Il grande cambiamento che negli ultimi venti anni ha interessato la città e il territorio italiani, caratterizzato dalla tendenza patologica e in continuo accrescimento alla proliferazione di insediamenti in forma diffusa, e i profondi squilibri territoriali che ne sono scaturiti, sottolineano oggi, ancor più che in passato, il ruolo rilevante che l’urbanistica e il piano possono e devono necessariamente assumere, quali riferimenti imprescindibili per la messa in campo di una indifferibile strategia complessiva integrata di governo pubblico. Una strategia che preveda l’integrazione e la messa a sistema delle politiche di sviluppo del sistema insediativo e del sistema delle infrastrutture con la tutela e la valorizzazione del sistema ambientale e dei suoi valori ecologici, paesaggistici, culturali, sociali ed economici, tradizionalmente demandate alle politiche settoriali. L’attuazione della strategia complessiva di governo pubblico richiede, tuttavia, la messa a punto di un sistema di pianificazione innovato, ispirato a una concezione strutturale e riformista, nella direzione di una sua maggiore efficacia e semplificazione. Una riflessione sul futuro della città contemporanea deve, dunque, essere inserita, prioritariamente, nel più ampio contesto di inderogabile revisione del Sistema Italia da cui dipende il futuro delle nuove generazioni e dell’intero Paese, che chiede di dare finalmente l’avvio a una nuova stagione di riforme, come quella del governo del territorio, proprio nella consapevolezza di quanti danni abbia prodotto e produca ancor più oggi, nell'attuale situazione di crisi mondiale, la generalizzata incapacità di comprendere l’interazione strutturale tra dinamiche produttive e sociali e trasformazioni territoriali, tra economia e urbanistica.
Governare il cambiamento: più urbanistica, più piani / Ricci, Laura. - STAMPA. - (2014), pp. 97-104.
Governare il cambiamento: più urbanistica, più piani
RICCI, Laura
2014
Abstract
Il grande cambiamento che negli ultimi venti anni ha interessato la città e il territorio italiani, caratterizzato dalla tendenza patologica e in continuo accrescimento alla proliferazione di insediamenti in forma diffusa, e i profondi squilibri territoriali che ne sono scaturiti, sottolineano oggi, ancor più che in passato, il ruolo rilevante che l’urbanistica e il piano possono e devono necessariamente assumere, quali riferimenti imprescindibili per la messa in campo di una indifferibile strategia complessiva integrata di governo pubblico. Una strategia che preveda l’integrazione e la messa a sistema delle politiche di sviluppo del sistema insediativo e del sistema delle infrastrutture con la tutela e la valorizzazione del sistema ambientale e dei suoi valori ecologici, paesaggistici, culturali, sociali ed economici, tradizionalmente demandate alle politiche settoriali. L’attuazione della strategia complessiva di governo pubblico richiede, tuttavia, la messa a punto di un sistema di pianificazione innovato, ispirato a una concezione strutturale e riformista, nella direzione di una sua maggiore efficacia e semplificazione. Una riflessione sul futuro della città contemporanea deve, dunque, essere inserita, prioritariamente, nel più ampio contesto di inderogabile revisione del Sistema Italia da cui dipende il futuro delle nuove generazioni e dell’intero Paese, che chiede di dare finalmente l’avvio a una nuova stagione di riforme, come quella del governo del territorio, proprio nella consapevolezza di quanti danni abbia prodotto e produca ancor più oggi, nell'attuale situazione di crisi mondiale, la generalizzata incapacità di comprendere l’interazione strutturale tra dinamiche produttive e sociali e trasformazioni territoriali, tra economia e urbanistica.File | Dimensione | Formato | |
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