Durante il soggiorno presso la Ghent University è stato possibile partecipare alle attività di ricerca del Dipartimento di Comunicazione ed effettuare una presentazione del mio lavoro di tesi dal titolo: "Lontani da vicino: l'immagine dei giovani migranti in televisione". Per quanto riguarda la ricerca è stata realizzata un'indagine sulla rappresentazione dell'immigrazione nell'informazione televisiva fiamminga, in una prospettiva comparativa con la televisione italiana. Collocare gli studi sull'immagine mediatica dell’immigrazione in un contesto europeo permette di evidenziare le caratteristiche e le criticità della sua rappresentazione in ambito italiano alla luce di realtà mediali altre, relative ad ambienti che, in qualche modo, hanno già metabolizzato la presenza dei migranti e delle seconde generazioni nel tessuto sociale. Un approfondimento del contesto storico-sociale disegna il Belgio come un Paese per molti migranti “di passaggio”, verso la “terra promessa” che sembra essere il Regno Unito, dove le condizioni per la realizzazione di un progetto migratorio appaiono più favorevoli. Le rotte marittime che collegano i principali porti del Belgio con quelli britannici sono spesso utilizzate dai trafficanti per promuovere flussi illegali di immigrati, in gran parte minori non accompagnati e adolescenti. Si tratta di ragazzi ad alto rischio, deprivati, dovendo sostituire i propri documenti con dei documenti falsi, finanche della propria identità. La rappresentazione dell’immigrazione nei media belgi è stata oggetto di una ricerca volta ad evidenziarne le caratteristiche per confrontarle con quelle della rappresentazione dell’immigrazione delineata dai media italiani, con un focus particolare sull’immagine dei giovani migranti. A questo scopo, è stata effettuata un’analisi secondaria dei dati che hanno per oggetto la copertura televisiva dei temi riguardanti l’immigrazione nei telegiornali dei principali canali della televisione delle Fiandre, il canale della tv pubblica VRT e il primo canale dell’emittente privata VTM, e dei principali canali generalisti della televisione italiana, nell’arco di tempo che va dal 1 gennaio 2012 al 30 giugno 2012. L’analisi del contenuto dei due corpora ha evidenziato delle marcate differenze nella copertura televisiva: le più evidenti, l’immunità della televisione delle Fiandre al fascino della cronaca nera, che invece investe a 360 gradi le emittenti italiane, e il diverso uso del linguaggio, con un processo di etichettamento del fenomeno molto più “politicamente corretto” in terra fiamminga. Trasversale, anche se più ampio nelle Fiandre, l’interesse per la politics, cioè per gli uomini di potere. In conclusione, un approfondimento sulla caratterizzazione dei giovani di origine migrante nell’informazione fiamminga e italiana.

Dottoranda Erasmus / Monticelli, Annalinda. - (2013).

Dottoranda Erasmus

MONTICELLI, ANNALINDA
2013

Abstract

Durante il soggiorno presso la Ghent University è stato possibile partecipare alle attività di ricerca del Dipartimento di Comunicazione ed effettuare una presentazione del mio lavoro di tesi dal titolo: "Lontani da vicino: l'immagine dei giovani migranti in televisione". Per quanto riguarda la ricerca è stata realizzata un'indagine sulla rappresentazione dell'immigrazione nell'informazione televisiva fiamminga, in una prospettiva comparativa con la televisione italiana. Collocare gli studi sull'immagine mediatica dell’immigrazione in un contesto europeo permette di evidenziare le caratteristiche e le criticità della sua rappresentazione in ambito italiano alla luce di realtà mediali altre, relative ad ambienti che, in qualche modo, hanno già metabolizzato la presenza dei migranti e delle seconde generazioni nel tessuto sociale. Un approfondimento del contesto storico-sociale disegna il Belgio come un Paese per molti migranti “di passaggio”, verso la “terra promessa” che sembra essere il Regno Unito, dove le condizioni per la realizzazione di un progetto migratorio appaiono più favorevoli. Le rotte marittime che collegano i principali porti del Belgio con quelli britannici sono spesso utilizzate dai trafficanti per promuovere flussi illegali di immigrati, in gran parte minori non accompagnati e adolescenti. Si tratta di ragazzi ad alto rischio, deprivati, dovendo sostituire i propri documenti con dei documenti falsi, finanche della propria identità. La rappresentazione dell’immigrazione nei media belgi è stata oggetto di una ricerca volta ad evidenziarne le caratteristiche per confrontarle con quelle della rappresentazione dell’immigrazione delineata dai media italiani, con un focus particolare sull’immagine dei giovani migranti. A questo scopo, è stata effettuata un’analisi secondaria dei dati che hanno per oggetto la copertura televisiva dei temi riguardanti l’immigrazione nei telegiornali dei principali canali della televisione delle Fiandre, il canale della tv pubblica VRT e il primo canale dell’emittente privata VTM, e dei principali canali generalisti della televisione italiana, nell’arco di tempo che va dal 1 gennaio 2012 al 30 giugno 2012. L’analisi del contenuto dei due corpora ha evidenziato delle marcate differenze nella copertura televisiva: le più evidenti, l’immunità della televisione delle Fiandre al fascino della cronaca nera, che invece investe a 360 gradi le emittenti italiane, e il diverso uso del linguaggio, con un processo di etichettamento del fenomeno molto più “politicamente corretto” in terra fiamminga. Trasversale, anche se più ampio nelle Fiandre, l’interesse per la politics, cioè per gli uomini di potere. In conclusione, un approfondimento sulla caratterizzazione dei giovani di origine migrante nell’informazione fiamminga e italiana.
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