Un si, un no e un tuttavia per il design. La crisi del progetto è per fortuna variabile

Il saggio in questione in forma di “Lectures” è parte di un programma di conferenze rivolte a docenti e ricercatori e organizzate dal dipartimento PDTA della Sapienza per sostenere la stretta relazione che vige tra le discipline del progetto in quanto strumenti d’innovazione e di progresso per il territorio, la città e per il più ampio corredo di artefatti materiali e immateriali che costituiscono i nostri ambienti abitati. In questa sorta di spazio critico s’inserisce questa lectio per stigmatizzare, con un titolo singolare, lo stato di crisi di una materia esposta costantemente al flusso combinato di spazi, merci, servizi e informazioni e che tuttavia reagisce come sistema-adattabile. Intorno al design si addensano pertanto equivoci e ambiguità che ne provocano al suo interno un ricorrente cambiamento negli obiettivi e nei linguaggi e lo rendono uno dei totem simbolici più rappresentativi dell’instabilità del progetto contemporaneo.