Il saggio analizza le novità in materia di lavoro pubblico introdotte dal d.l. 10172013. Il d.l. n. 101/2013 convertito con modificazioni in l. n. 125/2013 tenta di offrire una soluzione per il superamento delle situazioni di abuso di lavoro temporaneo in posizioni che dovrebbero essere coperte con personale di ruolo, nonché di prevenzione del ripetersi di comportamenti indebiti da parte dei dirigenti pubblici in materia di gestione degli organici. Vi è tuttavia il rischio che alcune disposizioni possano condurre a interpretazioni e/o effetti pratici contraddittori rispetto agli intendimenti dello stesso Governo ed essere l’occasione per una nuova stabilizzazione dei lavoratori assunti con contratto a termine che aggirerebbe il principio costituzionale dell’accesso alla funzione pubblica mediante concorso aperto a tutte le persone dotate dei requisiti necessari e potenzialmente interessate; un depotenziamento della norma in materia di mobilità del personale, in seno al settore pubblico; una deroga al principio programmatico della spending review e in particolare alla regola della eliminazione di qualsiasi voce di spesa corrente che non sia strettamente e congruamente correlata con una esigenza pubblica essenziale.
Il rapporto di lavoro nella l. n. 125/2013 / Valente, Lucia. - STAMPA. - (2014), pp. 399-402.
Il rapporto di lavoro nella l. n. 125/2013
VALENTE, Lucia
2014
Abstract
Il saggio analizza le novità in materia di lavoro pubblico introdotte dal d.l. 10172013. Il d.l. n. 101/2013 convertito con modificazioni in l. n. 125/2013 tenta di offrire una soluzione per il superamento delle situazioni di abuso di lavoro temporaneo in posizioni che dovrebbero essere coperte con personale di ruolo, nonché di prevenzione del ripetersi di comportamenti indebiti da parte dei dirigenti pubblici in materia di gestione degli organici. Vi è tuttavia il rischio che alcune disposizioni possano condurre a interpretazioni e/o effetti pratici contraddittori rispetto agli intendimenti dello stesso Governo ed essere l’occasione per una nuova stabilizzazione dei lavoratori assunti con contratto a termine che aggirerebbe il principio costituzionale dell’accesso alla funzione pubblica mediante concorso aperto a tutte le persone dotate dei requisiti necessari e potenzialmente interessate; un depotenziamento della norma in materia di mobilità del personale, in seno al settore pubblico; una deroga al principio programmatico della spending review e in particolare alla regola della eliminazione di qualsiasi voce di spesa corrente che non sia strettamente e congruamente correlata con una esigenza pubblica essenziale.File | Dimensione | Formato | |
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