Il design è oggi multi-verso, sempre più multiculturale, polisemico e multimediale, ma sta anche lavorando ad una molteplicità che parte dalle mutate condizioni dell’esperienze visiva contemporanea. Le immagini, infatti, siano esse di prodotto o di comunicazione, pubblicitarie o espositive, propongono un approccio che premia la moltitudine alla singolarità, la numerosità all’unicità del soggetto. Le ragioni sono diverse, tra queste il contrasto tra una memoria industriale di tipo seriale e la valorizzazione dell’unicità; gli echi delle esperienze Minimal e Pop nell’arte del Novecento con le loro eredità nell’estetica del design minimalista degli anni Novanta; ed infine, e forse con più forza, l’esito delle manifestazioni artistiche di matrice asiatica, fortemente connotate dai temi della massa e dell’iterazione. Da qui il delinearsi di due filoni estetici, uno che lavora per rappresentare e organizzare la numerosità in modo ordinato e ritmato, l’altro, seguendo le leggi della natura, per raffigurarla nell’apparente casualità. Entrambe mettono in luce una rinnovata relazione tra l’oggetto/soggetto e lo spazio.
Design e molteplicità L'esuberanza numerica nel design contemporaneo / Martino, Carlo. - STAMPA. - 1(2013), pp. 40-57.
Design e molteplicità L'esuberanza numerica nel design contemporaneo
MARTINO, Carlo
2013
Abstract
Il design è oggi multi-verso, sempre più multiculturale, polisemico e multimediale, ma sta anche lavorando ad una molteplicità che parte dalle mutate condizioni dell’esperienze visiva contemporanea. Le immagini, infatti, siano esse di prodotto o di comunicazione, pubblicitarie o espositive, propongono un approccio che premia la moltitudine alla singolarità, la numerosità all’unicità del soggetto. Le ragioni sono diverse, tra queste il contrasto tra una memoria industriale di tipo seriale e la valorizzazione dell’unicità; gli echi delle esperienze Minimal e Pop nell’arte del Novecento con le loro eredità nell’estetica del design minimalista degli anni Novanta; ed infine, e forse con più forza, l’esito delle manifestazioni artistiche di matrice asiatica, fortemente connotate dai temi della massa e dell’iterazione. Da qui il delinearsi di due filoni estetici, uno che lavora per rappresentare e organizzare la numerosità in modo ordinato e ritmato, l’altro, seguendo le leggi della natura, per raffigurarla nell’apparente casualità. Entrambe mettono in luce una rinnovata relazione tra l’oggetto/soggetto e lo spazio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.