This book collects the pilot projects produced during the last 4 years in LabMed-DIAPSapienza by the permanent platform of town and architectural design cooperation “Marrakech Project”, directed by Roberto A. Cherubini and El Montacir Bensaid. In the late year 2010, the executive protocoll of scientific cooperation, already existing between the Department of Architecture and Design of Sapienza University of Rome and the National School of Architecture of Rabat, was radically refreshed with the establishment of a permanent platform of town and architectural design cooperation. With a bilateral agreement the working field for the first biennal stages of the platform was identified in 3 different town design issues: 1.the presence of the past, 2.material evidences to be preserved 3.sustainable transformation. This was intended as an opportunity for the italian town design architectural design peculiar skills – linked to overall known permanent relation of design activity with the cultural heritage of the Country - to be tested in their validity on the complex reality of the Moroccan town culture. As case study for the program of cooperation was choosen the town of Marrakech and in detail, with reference to the 3 issues: 1. the circular sector outside of the ancient town walls, 2. the abandoned artificial water basin of Sahrij Labgar in the outer developing area on the Medina-Menara Gardens axis 3. the dismissed industrial area side of the railway station to be transfromed in a new financial sector. In the period 2011-2013, the platform produced 17 pilot projects, respectively: 9 regarding the issue nr.1 , 5 regarding the issue nr.2, 3 regarding the issue nr.3. The work involved a large number of professors, researchers PhD researchers of both sides. The 17 pilot projects , together with an introduction in video, have been exposed in ENA Building in March 2014.

Questo libro raccoglie in forma critica gli esiti della ricerca modellistica progettuale svolta negli anni 2010-2014 da LabMed-DIAP sulla città Marrakech nell’ambito del Protocollo di Cooperazione Scientifica esistente tra il Dipartimento di Architettura e Progetto di Sapienza Università di Roma-DIAP Sapienza e ENA-Ecole Nationale de Architecture di Rabat. "Progetto Marrakech" è il nome della piattaforma permanente di cooperazione progettuale sulla città e sulla architettura, diretta da Roberto A. Cherubini e da El Montacir Bensaid, a cui si devono gli esiti della ricerca documentata dal libro. La ricerca è divisa in tre sezioni. “In presenza del passato” è il titolo di una esauriente esplorazione delle opportunità offerte alla città di Marrakech dall’anello di aree libere o sottoutilizzate immediatamente presenti subito fuori dalle Mura antiche, condotta dal collega Maurizio Petrangeli, dal suo gruppo di ricercatori e dai colleghi della ENA, nel tentativo di chiarire la natura e la forma di architetture poste in diretta contiguità alle più significative testimonianze storiche della città con la funzione di cerniere urbane verso il contemporaneo. La sezione “Permanenze da conservare” è rivolta alla problematica progettuale del riuso e della rifunzionalizzazione di quelle presenze architettoniche nella città in trasformazione che, senza assumere il ruolo di elementi monumentali, rappresentano però dei caposaldi irrinunciabili per l’identità del territorio urbano cui appartengono. A volte semplici relitti di storie passate, a volte imponenti costruzioni ormai prive di ruolo, si tratta di permanenze destinate ad essere cancellate dalla dinamica della trasformazione se non recuperate ad una logica di coerenza formale e funzionale con il nuovo. Il lavoro di progetto è delicatissimo, perché deve riuscire a operare in equilibrio sulla sottile linea di demarcazione oltre la quale l’intervento snatura l’oggetto, distinguendo ciò che è fattibile e anzi auspicabile da ciò supera il limite del praticabile. Lo straordinario bacino abbandonato di Saharij Labgar, rudere in secca del suo gemello alla Menara, assediato dall’espansione edilizia che gli incombe fisicamente addosso, è stato un caso di studio affascinante offerto dalla città di Marrakech per mille altri di senso analogo esistenti nel mondo. La sezione “Trasformazione sostenibile” si applica infine alla vasta area industriale dismessa che si estende parallela ai binari della ferrovia, dalla stazione centrale verso la periferia urbana. Zona di assoluto degrado della città fuori ma a distanza pedonale dai luoghi dell’icona turistica internazionale, quest’area occupata dai resti fisici scomposti di una storia trascorsa senza grande onore e senza lasciare memoria significativa di sé, è ora adatta per localizzazione e dimensione al grande centro finanziario che Marrakech vede proiettato nel suo futuro di medio termine. Qui la domanda è stata: esiste un modello urbano e architettonico da sperimentare per una parte di città completamente omologabile ai luoghi della finanza sparsi con le loro specifiche esigenze per il globo, che mantenga però e rafforzi un legame con la Marrakech che è ed è stata nel passato? La risposta è stata cercata nella forma sostenibile delle sue architetture che ha consentito alla città di essere città verde nella steppa che la circonda, di servire da mitigatore climatico dentro il suo recinto murario per secoli, di mantenersi città orizzontale sul profilo accidentato dei ghiacciai dell’Atlante assicurando la giusta densità di popolazione e di funzioni al suo ruolo imperiale.

Le mura l'acqua la centralità. Progetto Marrakech - Muraille eau et centralité Projet à Marrakech / Cherubini, Roberto; Petrangeli, Maurizio. - STAMPA. - (2014), pp. 0-194.

Le mura l'acqua la centralità. Progetto Marrakech - Muraille eau et centralité Projet à Marrakech

CHERUBINI, Roberto;PETRANGELI, MAURIZIO
2014

Abstract

This book collects the pilot projects produced during the last 4 years in LabMed-DIAPSapienza by the permanent platform of town and architectural design cooperation “Marrakech Project”, directed by Roberto A. Cherubini and El Montacir Bensaid. In the late year 2010, the executive protocoll of scientific cooperation, already existing between the Department of Architecture and Design of Sapienza University of Rome and the National School of Architecture of Rabat, was radically refreshed with the establishment of a permanent platform of town and architectural design cooperation. With a bilateral agreement the working field for the first biennal stages of the platform was identified in 3 different town design issues: 1.the presence of the past, 2.material evidences to be preserved 3.sustainable transformation. This was intended as an opportunity for the italian town design architectural design peculiar skills – linked to overall known permanent relation of design activity with the cultural heritage of the Country - to be tested in their validity on the complex reality of the Moroccan town culture. As case study for the program of cooperation was choosen the town of Marrakech and in detail, with reference to the 3 issues: 1. the circular sector outside of the ancient town walls, 2. the abandoned artificial water basin of Sahrij Labgar in the outer developing area on the Medina-Menara Gardens axis 3. the dismissed industrial area side of the railway station to be transfromed in a new financial sector. In the period 2011-2013, the platform produced 17 pilot projects, respectively: 9 regarding the issue nr.1 , 5 regarding the issue nr.2, 3 regarding the issue nr.3. The work involved a large number of professors, researchers PhD researchers of both sides. The 17 pilot projects , together with an introduction in video, have been exposed in ENA Building in March 2014.
2014
9788896467299
Questo libro raccoglie in forma critica gli esiti della ricerca modellistica progettuale svolta negli anni 2010-2014 da LabMed-DIAP sulla città Marrakech nell’ambito del Protocollo di Cooperazione Scientifica esistente tra il Dipartimento di Architettura e Progetto di Sapienza Università di Roma-DIAP Sapienza e ENA-Ecole Nationale de Architecture di Rabat. "Progetto Marrakech" è il nome della piattaforma permanente di cooperazione progettuale sulla città e sulla architettura, diretta da Roberto A. Cherubini e da El Montacir Bensaid, a cui si devono gli esiti della ricerca documentata dal libro. La ricerca è divisa in tre sezioni. “In presenza del passato” è il titolo di una esauriente esplorazione delle opportunità offerte alla città di Marrakech dall’anello di aree libere o sottoutilizzate immediatamente presenti subito fuori dalle Mura antiche, condotta dal collega Maurizio Petrangeli, dal suo gruppo di ricercatori e dai colleghi della ENA, nel tentativo di chiarire la natura e la forma di architetture poste in diretta contiguità alle più significative testimonianze storiche della città con la funzione di cerniere urbane verso il contemporaneo. La sezione “Permanenze da conservare” è rivolta alla problematica progettuale del riuso e della rifunzionalizzazione di quelle presenze architettoniche nella città in trasformazione che, senza assumere il ruolo di elementi monumentali, rappresentano però dei caposaldi irrinunciabili per l’identità del territorio urbano cui appartengono. A volte semplici relitti di storie passate, a volte imponenti costruzioni ormai prive di ruolo, si tratta di permanenze destinate ad essere cancellate dalla dinamica della trasformazione se non recuperate ad una logica di coerenza formale e funzionale con il nuovo. Il lavoro di progetto è delicatissimo, perché deve riuscire a operare in equilibrio sulla sottile linea di demarcazione oltre la quale l’intervento snatura l’oggetto, distinguendo ciò che è fattibile e anzi auspicabile da ciò supera il limite del praticabile. Lo straordinario bacino abbandonato di Saharij Labgar, rudere in secca del suo gemello alla Menara, assediato dall’espansione edilizia che gli incombe fisicamente addosso, è stato un caso di studio affascinante offerto dalla città di Marrakech per mille altri di senso analogo esistenti nel mondo. La sezione “Trasformazione sostenibile” si applica infine alla vasta area industriale dismessa che si estende parallela ai binari della ferrovia, dalla stazione centrale verso la periferia urbana. Zona di assoluto degrado della città fuori ma a distanza pedonale dai luoghi dell’icona turistica internazionale, quest’area occupata dai resti fisici scomposti di una storia trascorsa senza grande onore e senza lasciare memoria significativa di sé, è ora adatta per localizzazione e dimensione al grande centro finanziario che Marrakech vede proiettato nel suo futuro di medio termine. Qui la domanda è stata: esiste un modello urbano e architettonico da sperimentare per una parte di città completamente omologabile ai luoghi della finanza sparsi con le loro specifiche esigenze per il globo, che mantenga però e rafforzi un legame con la Marrakech che è ed è stata nel passato? La risposta è stata cercata nella forma sostenibile delle sue architetture che ha consentito alla città di essere città verde nella steppa che la circonda, di servire da mitigatore climatico dentro il suo recinto murario per secoli, di mantenersi città orizzontale sul profilo accidentato dei ghiacciai dell’Atlante assicurando la giusta densità di popolazione e di funzioni al suo ruolo imperiale.
mura acqua centralità progetto marrakech
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Le mura l'acqua la centralità. Progetto Marrakech - Muraille eau et centralité Projet à Marrakech / Cherubini, Roberto; Petrangeli, Maurizio. - STAMPA. - (2014), pp. 0-194.
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