Nel Quodlibet I (1276) e nel Quodlibet XIII (1288) Enrico di Gand pare elaborare un'etica dell'intenzione: un atto morale pare essere giudicato buono o cattivo dal maestro fiammingo non per il risultato che esso produce, ma per l'intenzione con cui è compiuto. Scopo dell'articolo è indagare le radici teoriche di questa morale dell'intenzione e di mostrare alcuni esempi concreti rinvenibili nell'opera enrichiana.

Henry of Ghent and the ethics of intention / Leone, Marialucrezia. - STAMPA. - 1(2014), pp. 571-589.

Henry of Ghent and the ethics of intention

LEONE, MARIALUCREZIA
2014

Abstract

Nel Quodlibet I (1276) e nel Quodlibet XIII (1288) Enrico di Gand pare elaborare un'etica dell'intenzione: un atto morale pare essere giudicato buono o cattivo dal maestro fiammingo non per il risultato che esso produce, ma per l'intenzione con cui è compiuto. Scopo dell'articolo è indagare le radici teoriche di questa morale dell'intenzione e di mostrare alcuni esempi concreti rinvenibili nell'opera enrichiana.
2014
Fate, providence and moral responsibility in ancient, medieval and early modern thought. Studies in honour of Carlos Steel
Enrico di Gand; teoria morale
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Henry of Ghent and the ethics of intention / Leone, Marialucrezia. - STAMPA. - 1(2014), pp. 571-589.
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/560173
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact