Sin dal periodo precritico Kant riflette sulle insufficienze della sensibilità nei confronti dell’intelletto, per cui la filosofia può essere una conoscenza solo simbolica. Se la dottrina critica dello schematismo offre una mediazione tra le due facoltà conoscitive e le idee estetiche manifestano la possibilità opposta, ossia di un’insufficienza dei concetti nei confronti dei sensi, sempre e solo simbolico resta invece il rapporto tra ragione morale e sensibilità. Sul terreno della religione è lo “schematismo dell’analogia” il titolo sotto al quale ricondurre la tensione. Tuttavia, in ambito religioso il rapporto tra sensibilità e ragione conosce nuove messe in crisi dell’equilibrio e non è più gestibile solo secondo la differenziazione di teoria e pratica. Kant presenta questioni squisitamente morali che sono anche immediatamente sensibili: il male radicale, un fatto empirico universale che trascende la ragione, e il dovere di costituire la comunità etica, un comandamento morale al contempo contenutistico ed irrealizzabile nei fatti. È la chiesa visibile – schema del “Regno di Dio”, ma anche e molto più veicolo indispensabile alla sua realizzazione – a costituire il terreno della nuova mediazione. Si tratta di uno schema pratico, efficace, non comprensibile nei termini meramente simbolici della tipologia o dell’analogia.
Tra male radicale e comunità morale cosmopolitica. La chiesa visibile come schema efficace in Kant / Tommasi, FRANCESCO VALERIO. - STAMPA. - (2013), pp. 975-985.
Tra male radicale e comunità morale cosmopolitica. La chiesa visibile come schema efficace in Kant
TOMMASI, FRANCESCO VALERIO
2013
Abstract
Sin dal periodo precritico Kant riflette sulle insufficienze della sensibilità nei confronti dell’intelletto, per cui la filosofia può essere una conoscenza solo simbolica. Se la dottrina critica dello schematismo offre una mediazione tra le due facoltà conoscitive e le idee estetiche manifestano la possibilità opposta, ossia di un’insufficienza dei concetti nei confronti dei sensi, sempre e solo simbolico resta invece il rapporto tra ragione morale e sensibilità. Sul terreno della religione è lo “schematismo dell’analogia” il titolo sotto al quale ricondurre la tensione. Tuttavia, in ambito religioso il rapporto tra sensibilità e ragione conosce nuove messe in crisi dell’equilibrio e non è più gestibile solo secondo la differenziazione di teoria e pratica. Kant presenta questioni squisitamente morali che sono anche immediatamente sensibili: il male radicale, un fatto empirico universale che trascende la ragione, e il dovere di costituire la comunità etica, un comandamento morale al contempo contenutistico ed irrealizzabile nei fatti. È la chiesa visibile – schema del “Regno di Dio”, ma anche e molto più veicolo indispensabile alla sua realizzazione – a costituire il terreno della nuova mediazione. Si tratta di uno schema pratico, efficace, non comprensibile nei termini meramente simbolici della tipologia o dell’analogia.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Tommasi_Tra-male-radicale_2013.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
340.91 kB
Formato
Adobe PDF
|
340.91 kB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.