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L’articolo si concentra sulla relazione tra Bertolt Brecht e media, perché Brecht era uno di primi autori di accogliere nella sua scrittura le nuove condizioni mediali dell’era della riproducibilità tecnica dell’immagine, della voce, dei gesti. Per questo, la sua produzione va letta al riferimento alla storia dei media. L’uso di media, l’irruzione del reale e artivismo, sembra di essere caratteristici quando si parla dell’eredità di Brecht nel teatro post drammatico di ultimo decennio. Comunque, quello che ci interessa in questa sede, non è mero uso di media, ma il momento quando i media servono come la fonte di ispirazione, non solo per la forma dello spettacolo, ma anche per la sua estetica, anche se la tecnologia per se non ha molta importanza nei spettacoli, come nel lavoro di drammaturgo e regista tedesco, René Pollesch. Oppure, quando i media diventano l’elemento costitutivo dello spettacolo, come nei lavori di Wooster Group e Rimini Protokoll. Finalmente, il teatro e media si possono unire in un campo ibrido che potrebbe essere una nuova forma di spettacolo teatrale (piuttosto come in lavoro di Heiner Goebbels e specialmente il suo spettacolo, Stifter Dinge, 2008).
L'eredita di Brecht nel teatro post drammatico:uso dei nuovi media, irruzione di reale, e 'artivismo' / Jovicevic, Aleksandra. - STAMPA. - (2013), pp. 231-245.
L'eredita di Brecht nel teatro post drammatico:uso dei nuovi media, irruzione di reale, e 'artivismo'
JOVICEVIC, ALEKSANDRA
2013
Abstract
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