Un'analisi degli scritti di Luigi Moretti sulla rivista "Spazio" da lui diretta a partire dal 1950, per soli sette numeri. E' stata più volte messa in rilievo l'anomalia della rivista di Moretti in confronto alle altre riviste che circolavano in Italia negli anni del dopoguerra: rispetto alla divulgazione dei temi più scottanti e indispensabili per dare il corretto indirizzo alle scelte della ricostruzione, rispetto all'istanza di impegno etico che si respira in molti articoli, negli articoli di "Spazio" Moretti opera piuttosto un'azione di rinnovamento della qualità editoriale, in anni in cui interessava soprattutto la grande divulgazione, e punta l'attenzione su questioni dimenticate. Ad esempio, le pagine di "Spazio" ricordano il barocco romano mentre si costruiscono i nuovi quartieri, oppure mostrano i risultati dell'arte non obiettiva mentre dilagano i peggiori esisti del realismo in pittura. Due temi fra tutti sono cari alla riflessione di Moretti: il tema dello spazio e quello del tempo. Lo spazio è concepito come una "conquista per volontà di rappresentazione", attraverso una materia che ci ubbidisce quanto può, contro l'opposizione di un mondo esterno. Il tempo è vissuto e misurato attraverso differenti scansioni: oltre alla dimensione temporale dell'evoluzione storica, esiste il tempo dell'artista che progetta l'opera e il tempo del soggetto che ne comprende il significato.
Configurare un altro spazio e scandire un altro tempo / Ghia, MARIA CLARA. - STAMPA. - (2006), pp. 14-17.
Configurare un altro spazio e scandire un altro tempo
GHIA, MARIA CLARA
2006
Abstract
Un'analisi degli scritti di Luigi Moretti sulla rivista "Spazio" da lui diretta a partire dal 1950, per soli sette numeri. E' stata più volte messa in rilievo l'anomalia della rivista di Moretti in confronto alle altre riviste che circolavano in Italia negli anni del dopoguerra: rispetto alla divulgazione dei temi più scottanti e indispensabili per dare il corretto indirizzo alle scelte della ricostruzione, rispetto all'istanza di impegno etico che si respira in molti articoli, negli articoli di "Spazio" Moretti opera piuttosto un'azione di rinnovamento della qualità editoriale, in anni in cui interessava soprattutto la grande divulgazione, e punta l'attenzione su questioni dimenticate. Ad esempio, le pagine di "Spazio" ricordano il barocco romano mentre si costruiscono i nuovi quartieri, oppure mostrano i risultati dell'arte non obiettiva mentre dilagano i peggiori esisti del realismo in pittura. Due temi fra tutti sono cari alla riflessione di Moretti: il tema dello spazio e quello del tempo. Lo spazio è concepito come una "conquista per volontà di rappresentazione", attraverso una materia che ci ubbidisce quanto può, contro l'opposizione di un mondo esterno. Il tempo è vissuto e misurato attraverso differenti scansioni: oltre alla dimensione temporale dell'evoluzione storica, esiste il tempo dell'artista che progetta l'opera e il tempo del soggetto che ne comprende il significato.File | Dimensione | Formato | |
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