A partire da un corpus bilingue di sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, l’autrice si propone di indagare le relazioni di sinonimia di unità lessicali complesse: i predicati giuridici. Il corpus bilingue è composto da sentenze per le quali la lingua di procedura è l’italiano e dalla versione delle stesse in francese, lingua di lavoro della Corte. L’autrice intende dimostrare quanto la teoria degli schemi argomentali e di classi di oggetti predicativi dia una possibilità di descrizione funzionale in chiave contrastiva di alcune forme predicative della lingua delle sentenze. Questo approccio oltre ad offrire un metodo di risoluzione razionale dei fenomeni di polisemia linguistica dei termini, rende possibile l’identificazione degli usi predicativi sinonimici nell’altra lingua e delle condizioni linguistiche di tale sinonimia. Il metodo adottato permette di conseguenza di apportare un complemento lessicografico fondamentale alla descrizione delle unità linguistiche della lingua giuridica, nonché di integrare la descrizione dei predicati della lingua generale e della lingua specialistica. Secondo l’autrice, una tale descrizione risulta indispensabile per lo sviluppo di una lessicografia terminologica, la quale condiziona a sua volta l’attuazione di una didattica ragionata della lingua e della traduzione in ambito giuridico.
Predicati giuridici e schemi argomentali nelle sentenze della Corte. Approccio bilingue francese-italiano / Escoubas, MARIE PIERRE. - ELETTRONICO. - 4(2013), pp. 323-358.
Predicati giuridici e schemi argomentali nelle sentenze della Corte. Approccio bilingue francese-italiano
ESCOUBAS, MARIE PIERRE
2013
Abstract
A partire da un corpus bilingue di sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, l’autrice si propone di indagare le relazioni di sinonimia di unità lessicali complesse: i predicati giuridici. Il corpus bilingue è composto da sentenze per le quali la lingua di procedura è l’italiano e dalla versione delle stesse in francese, lingua di lavoro della Corte. L’autrice intende dimostrare quanto la teoria degli schemi argomentali e di classi di oggetti predicativi dia una possibilità di descrizione funzionale in chiave contrastiva di alcune forme predicative della lingua delle sentenze. Questo approccio oltre ad offrire un metodo di risoluzione razionale dei fenomeni di polisemia linguistica dei termini, rende possibile l’identificazione degli usi predicativi sinonimici nell’altra lingua e delle condizioni linguistiche di tale sinonimia. Il metodo adottato permette di conseguenza di apportare un complemento lessicografico fondamentale alla descrizione delle unità linguistiche della lingua giuridica, nonché di integrare la descrizione dei predicati della lingua generale e della lingua specialistica. Secondo l’autrice, una tale descrizione risulta indispensabile per lo sviluppo di una lessicografia terminologica, la quale condiziona a sua volta l’attuazione di una didattica ragionata della lingua e della traduzione in ambito giuridico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.