The crisis as a resource: historic territory as a crucible for new policies This essay intends to discuss the various strategies and operational tools that public administrations use to leverage the economic crisis as a resource to develop historic territories. This occurs particularly at the local level - specifically in small and medium-sized towns - and related regional-rural systems. This reflection is in the light of experiences and practices in Italy that may constitute a stimulus for the creation of new policies, and - in some cases – also refers to the intelligent transferability of models and formats for the administration of territorial transformations. It also takes into account the economic environment, at the European level as well, and the context of the changes and innovations taking place in various sectors and fields of activities that directly and indirectly intersect with these transformations. It aims to highlight how local governments are often dominated by the rules of the real estate market, which prevent the creation of the necessary tools to control and coordinate or, as would be appropriate for such institutions, the reallocation of the capacities of management and government. Steps in this direction would involve a necessary and fruitful development of design skills and considerable sharing of these between territorial actors, the composition of which changes swiftly in comparison to the rigidity of the housing market. This essay also aims to reflect on the need for ‘joined-up thinking’ - always hoped for but rarely achieved - and on how the concept of integration has been moving, since the beginning of the late 1980s, towards more concrete and feasible formats. Another element which this essay aims to bring to attention is the need to go beyond simplistic use of the so-called best practices, a strategy which - especially in times of crisis - could find adequate support to overcome mere ‘banality’, and the simple search for certainty that the use of such practices often hides.

Questo saggio intende ragionare su alcune linee strategiche e strumenti operativi che le amministrazioni pubbliche, in particolare a livello locale, hanno promosso e sono in via di promuovere, facendo leva sulla crisi come risorsa al fine di sviluppare i territori storici, specificamente città piccole e medie e relativi sistemi territoriali/rurali. La riflessione si svolge alla luce di esperienze e pratiche, condotte nel nostro Paese, che possono costituire stimolo alla costruzione di politiche "nuove" e, in alcuni casi, anche riferimento per la trasferibilità"intelligente" di modelli e format per il governo delle trasformazioni territoriali. Tiene, inoltre, in debito conto l'ambiente economico, anche a livello europeo, nonché il contesto dei cambiamenti e delle innovazioni in corso in diversi settori e campi di attività che attraversano direttamente e indirettamente tali trasformazioni. Si intende evidenziare come le amministrazioni locali vengano spesso "dominate" dalle regole del mercato immobiliare rispetto al quale non riescono né a porre in essere i necessari strumenti di controllo e di coordinamento complessivo né, come sarebbe opportuno per queste istituzioni, a ri-appropriarsi della capacità di direzione e di governo. Azioni in tal senso comporterebbero un necessario e fecondo sviluppo della capacità progettuale e una profonda condivisione tra gli attori territoriali, la cui composizione peraltro si modifica con grande velocità a fronte della rigidità del mercato immobiliare. Il saggio, inoltre, intende riflettere sulla necessità di integrazione delle politiche - sempre auspicata e raramente realizzata - e su come il come il concetto di integrazione si stia muovendo, a partire dagli esordi della fine degli anni ottanta, verso format dotati di maggiore concretezza e fattibilità. Altro elemento su cui questo saggio si propone di condurre l'attenzione è la necessità di travalicare il ricorso sic et simpliciter alle cosiddette buone pratiche, operazione questa che, proprio in un periodo di crisi, potrebbe trovare adeguati supporti per superare la "banalità" e la semplice ricerca di certezze che spesso il ricorso a tali pratiche nasconde (Bianchetti, 2008).

La crisi come risorsa: i territori storici crogiolo di nuove politiche / Ricci, Manuela. - STAMPA. - (2014), pp. 332-345.

La crisi come risorsa: i territori storici crogiolo di nuove politiche

RICCI, Manuela
2014

Abstract

The crisis as a resource: historic territory as a crucible for new policies This essay intends to discuss the various strategies and operational tools that public administrations use to leverage the economic crisis as a resource to develop historic territories. This occurs particularly at the local level - specifically in small and medium-sized towns - and related regional-rural systems. This reflection is in the light of experiences and practices in Italy that may constitute a stimulus for the creation of new policies, and - in some cases – also refers to the intelligent transferability of models and formats for the administration of territorial transformations. It also takes into account the economic environment, at the European level as well, and the context of the changes and innovations taking place in various sectors and fields of activities that directly and indirectly intersect with these transformations. It aims to highlight how local governments are often dominated by the rules of the real estate market, which prevent the creation of the necessary tools to control and coordinate or, as would be appropriate for such institutions, the reallocation of the capacities of management and government. Steps in this direction would involve a necessary and fruitful development of design skills and considerable sharing of these between territorial actors, the composition of which changes swiftly in comparison to the rigidity of the housing market. This essay also aims to reflect on the need for ‘joined-up thinking’ - always hoped for but rarely achieved - and on how the concept of integration has been moving, since the beginning of the late 1980s, towards more concrete and feasible formats. Another element which this essay aims to bring to attention is the need to go beyond simplistic use of the so-called best practices, a strategy which - especially in times of crisis - could find adequate support to overcome mere ‘banality’, and the simple search for certainty that the use of such practices often hides.
2014
Città e politiche in tempo di crisi
9788820450762
Questo saggio intende ragionare su alcune linee strategiche e strumenti operativi che le amministrazioni pubbliche, in particolare a livello locale, hanno promosso e sono in via di promuovere, facendo leva sulla crisi come risorsa al fine di sviluppare i territori storici, specificamente città piccole e medie e relativi sistemi territoriali/rurali. La riflessione si svolge alla luce di esperienze e pratiche, condotte nel nostro Paese, che possono costituire stimolo alla costruzione di politiche "nuove" e, in alcuni casi, anche riferimento per la trasferibilità"intelligente" di modelli e format per il governo delle trasformazioni territoriali. Tiene, inoltre, in debito conto l'ambiente economico, anche a livello europeo, nonché il contesto dei cambiamenti e delle innovazioni in corso in diversi settori e campi di attività che attraversano direttamente e indirettamente tali trasformazioni. Si intende evidenziare come le amministrazioni locali vengano spesso "dominate" dalle regole del mercato immobiliare rispetto al quale non riescono né a porre in essere i necessari strumenti di controllo e di coordinamento complessivo né, come sarebbe opportuno per queste istituzioni, a ri-appropriarsi della capacità di direzione e di governo. Azioni in tal senso comporterebbero un necessario e fecondo sviluppo della capacità progettuale e una profonda condivisione tra gli attori territoriali, la cui composizione peraltro si modifica con grande velocità a fronte della rigidità del mercato immobiliare. Il saggio, inoltre, intende riflettere sulla necessità di integrazione delle politiche - sempre auspicata e raramente realizzata - e su come il come il concetto di integrazione si stia muovendo, a partire dagli esordi della fine degli anni ottanta, verso format dotati di maggiore concretezza e fattibilità. Altro elemento su cui questo saggio si propone di condurre l'attenzione è la necessità di travalicare il ricorso sic et simpliciter alle cosiddette buone pratiche, operazione questa che, proprio in un periodo di crisi, potrebbe trovare adeguati supporti per superare la "banalità" e la semplice ricerca di certezze che spesso il ricorso a tali pratiche nasconde (Bianchetti, 2008).
Centri storici minori; intercomunalità; sviluppo locale
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
La crisi come risorsa: i territori storici crogiolo di nuove politiche / Ricci, Manuela. - STAMPA. - (2014), pp. 332-345.
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