Natura e problematiche della fotografia di opere effimere. Lo Zodiaco di Gino De Dominicis nelle foto di Claudio Abate e Fausto Giaccone

Il processo di smaterializzazione dell'opera d'arte, verificatosi tra gli anni Sessanta e Settanta, ha prodotto un'estensione dell'uso della fotografia in ambito artistico, determinando una nuova posizione del fotografo, investito del compito di tradurre azioni e interventi transeunti. Le fotografie di performance hanno dunque sollevato numerosi interrogativi sulle relazioni che si stabiliscono di volta in volta tra artista e fotografo nel momento dello scatto e della sua circolazione pubblica attraverso cataloghi, riviste, libri, ecc. Per comprendere quanto tali fattori siano importanti per la conoscenza e la trasmissione delle opere performative, l'articolo propone un confronto tra le foto scattate nel 1970 da Claudio Abate e da Fausto Giaccone allo Zodiaco di Gino De Dominicis, evidenziando le significative differenze esistenti tra queste immagini, dovute alle diverse prospettive e finalità dei fotografi.