Le lezioni che proponiamo in questa breve raccolta sono rielaborazioni di discorsi, riflessioni e insegnamenti maturati in diverse occasioni in un arco temporale che dal 2003 giunge al 2011. Delle sette lezioni pubblicate, quattro sono l'esito di riflessioni personali sul fare e pensare l’architettura oggi e attengono a nuclei di ricerca sviluppati negli anni e più volte affrontati, con declinazioni diverse, negli insegnamenti universitari. In particolare: la 1° lezione sulla “metafora paesaggistica dell’architettura contemporanea” riassume in un’ottica trasversale e transcalare temi che hanno accompagnato momenti diversi di studio, ricomposti in un testo che – rielaborato per la presente pubblicazione – fu presentato per la prima volta a un convegno internazionale del 2005 a Porto; la 3° lezione, che sviluppa il tema del passaggio dal “tipo” al “diagramma”, prende spunto da un dibattito recentemente riaperto sulle condizioni del progetto e manifesta una interdisciplinarietà di temi afferenti a diversi insegnamenti, dalla composizione alle teorie dell'architettura; la 5° lezione sulla “vita delle forme” in quanto processo progettuale morfogenetico rielabora annotazioni diverse destinate a lezioni prevalentemente teoriche e a qualche pubblicazione disattesa; la 7° lezione sull’ allestimento come “poetica dell’effimero” mette in sincrono discorsi differenti sviluppati sia negli insegnamenti specifici, sia in alcuni corsi progettuali – come possibilità dell’architettura di cogliere un “mondo in movimento” – sia infine in una pratica progettuale elaborata negli anni nel campo dell’allestimento espositivo. Le altre tre lezioni, invece, sono state demandate ad altri docenti che hanno collaborato – come tutor o contrattisti - ai corsi tenuti dalla sottoscritta negli anni di riferimento. Si tratta in questi casi di rielaborazioni a posteriori di tematiche sviluppate all’interno della didattica, come per “Il ruolo della stazione ferroviaria nello sviluppo policentrico delle città” di R. Causarano (2° lezione), “L’abitare contemporaneo” di G. Turano (4° lezione), “Il sublime dell’architettura” di G. Scotto (6° lezione). A parte è l'ultima e breve lezione sulla “formazione” (+1) mai proposta agli studenti, ma presentata in nuce in occasione di un seminario di studi su “La ricerca, la didattica, la professione” nel dicembre 2011. Essa ben sintetizza il nostro approccio didattico, nutrito da un’attitudine multidisciplinare e propriamente metasistemica, che permea trasversalmente le diverse tematiche e problematiche affrontate. Nonostante l’eterogeneità dei temi proposti, infatti, è questa apertura verso un sapere inter-multi-disciplinare a emergere nei diversi insegnamenti: in luogo di un atteggiamento culturale che tende a disgiungere e separare le conoscenze, l’approccio sistemico, che portiamo avanti da anni, tende a lavorare sull’intero corpus disciplinare attraverso contaminazioni e sovrapposizioni, interferenze, slittamenti, ibridazioni e sconfinamenti, nella consapevolezza che i limiti (qualora non si tratti di vere e proprie barriere) interposti fra i differenti “settori disciplinari” derivino piuttosto dalla nostra abitudine a vedere le cose in forma distinta. Al contrario, come si evince dalle diverse tematiche affrontate, il tentativo è sempre quello di considerare le diverse componenti del nostro sapere in relazione all’altro da sé, con un passaggio significativo dagli oggetti alle relazioni, dal prodotto al processo, dov’è il progetto nella sua genesi e complessa epistemologia – non solo il progetto come design, ma anche il progetto teorico, pratico, persino esistenziale – a divenire momento formativo principale. Da questa scelta relazionale, dinamica e processuale nasce questo libro, in cui le diverse componenti disciplinari – afferenti agli insegnamenti impartiti negli anni – sembrano dipanarsi e svilupparsi l’uno dall’altro, l’uno nell’altro, senza soluzione di continuità. Di qui anche il titolo del libro “7+1” lezioni di architettura che, attraverso l’enunciazione di un’operazione piuttosto che di un prodotto finito, intende lasciare aperte ulteriori digressioni e sviluppi, evidenziando un work –in-progress continuo e inesauribile.
7 + 1 lezioni di architettura / Gregory, Paola. - STAMPA. - (2014), pp. 1-204.
7 + 1 lezioni di architettura
GREGORY, Paola
2014
Abstract
Le lezioni che proponiamo in questa breve raccolta sono rielaborazioni di discorsi, riflessioni e insegnamenti maturati in diverse occasioni in un arco temporale che dal 2003 giunge al 2011. Delle sette lezioni pubblicate, quattro sono l'esito di riflessioni personali sul fare e pensare l’architettura oggi e attengono a nuclei di ricerca sviluppati negli anni e più volte affrontati, con declinazioni diverse, negli insegnamenti universitari. In particolare: la 1° lezione sulla “metafora paesaggistica dell’architettura contemporanea” riassume in un’ottica trasversale e transcalare temi che hanno accompagnato momenti diversi di studio, ricomposti in un testo che – rielaborato per la presente pubblicazione – fu presentato per la prima volta a un convegno internazionale del 2005 a Porto; la 3° lezione, che sviluppa il tema del passaggio dal “tipo” al “diagramma”, prende spunto da un dibattito recentemente riaperto sulle condizioni del progetto e manifesta una interdisciplinarietà di temi afferenti a diversi insegnamenti, dalla composizione alle teorie dell'architettura; la 5° lezione sulla “vita delle forme” in quanto processo progettuale morfogenetico rielabora annotazioni diverse destinate a lezioni prevalentemente teoriche e a qualche pubblicazione disattesa; la 7° lezione sull’ allestimento come “poetica dell’effimero” mette in sincrono discorsi differenti sviluppati sia negli insegnamenti specifici, sia in alcuni corsi progettuali – come possibilità dell’architettura di cogliere un “mondo in movimento” – sia infine in una pratica progettuale elaborata negli anni nel campo dell’allestimento espositivo. Le altre tre lezioni, invece, sono state demandate ad altri docenti che hanno collaborato – come tutor o contrattisti - ai corsi tenuti dalla sottoscritta negli anni di riferimento. Si tratta in questi casi di rielaborazioni a posteriori di tematiche sviluppate all’interno della didattica, come per “Il ruolo della stazione ferroviaria nello sviluppo policentrico delle città” di R. Causarano (2° lezione), “L’abitare contemporaneo” di G. Turano (4° lezione), “Il sublime dell’architettura” di G. Scotto (6° lezione). A parte è l'ultima e breve lezione sulla “formazione” (+1) mai proposta agli studenti, ma presentata in nuce in occasione di un seminario di studi su “La ricerca, la didattica, la professione” nel dicembre 2011. Essa ben sintetizza il nostro approccio didattico, nutrito da un’attitudine multidisciplinare e propriamente metasistemica, che permea trasversalmente le diverse tematiche e problematiche affrontate. Nonostante l’eterogeneità dei temi proposti, infatti, è questa apertura verso un sapere inter-multi-disciplinare a emergere nei diversi insegnamenti: in luogo di un atteggiamento culturale che tende a disgiungere e separare le conoscenze, l’approccio sistemico, che portiamo avanti da anni, tende a lavorare sull’intero corpus disciplinare attraverso contaminazioni e sovrapposizioni, interferenze, slittamenti, ibridazioni e sconfinamenti, nella consapevolezza che i limiti (qualora non si tratti di vere e proprie barriere) interposti fra i differenti “settori disciplinari” derivino piuttosto dalla nostra abitudine a vedere le cose in forma distinta. Al contrario, come si evince dalle diverse tematiche affrontate, il tentativo è sempre quello di considerare le diverse componenti del nostro sapere in relazione all’altro da sé, con un passaggio significativo dagli oggetti alle relazioni, dal prodotto al processo, dov’è il progetto nella sua genesi e complessa epistemologia – non solo il progetto come design, ma anche il progetto teorico, pratico, persino esistenziale – a divenire momento formativo principale. Da questa scelta relazionale, dinamica e processuale nasce questo libro, in cui le diverse componenti disciplinari – afferenti agli insegnamenti impartiti negli anni – sembrano dipanarsi e svilupparsi l’uno dall’altro, l’uno nell’altro, senza soluzione di continuità. Di qui anche il titolo del libro “7+1” lezioni di architettura che, attraverso l’enunciazione di un’operazione piuttosto che di un prodotto finito, intende lasciare aperte ulteriori digressioni e sviluppi, evidenziando un work –in-progress continuo e inesauribile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.