Gli articoli raccolti nel volume sono divisi in quattro sezioni e, pur proponendo casi letterari distinti e prospettive asimmetriche sulle questioni sollevate, compongono un percorso cronologicamente lineare che, iniziando a ritroso dalla post-modernità beckettiana (“Beckett & Co.”: Crosara, Peghinelli, Tonetto), passa attraverso l’idea novecentesca di Storia e anti-Storia (“Narrazioni anti-storiche”: Porcelli, Simonetti), incontra il lungo Settecento (“Percorsi settecenteschi”: Zirzotti, Capoferro, Salvini, Vaccarella), e giunge infine alla nascita del moderno e a Shakespeare (“Percorsi shakespeariani”: Plescia, Talarico, Pascucci). Le storie di Beckett e Shakespeare, dunque, contengono e circoscrivono le storie narrate da Swift e Coover, da Mary Shelley e Elsa Morante, da Samuel Johnson e Frances Burney, in un inverso a quo ad quem, che intende aggiungere senso alle singole letture. Così come la molteplicità degli approcci al testo letterario che gli autori presentano, ora linguistico e culturale, ora filosofico e di storia delle idee, torna a porre al centro del dibattito la fecondità della critica letteraria contemporanea.
Premessa / Montini, Donatella. - STAMPA. - (2013), pp. 7-15. [10.4458/2287].
Premessa
MONTINI, Donatella
2013
Abstract
Gli articoli raccolti nel volume sono divisi in quattro sezioni e, pur proponendo casi letterari distinti e prospettive asimmetriche sulle questioni sollevate, compongono un percorso cronologicamente lineare che, iniziando a ritroso dalla post-modernità beckettiana (“Beckett & Co.”: Crosara, Peghinelli, Tonetto), passa attraverso l’idea novecentesca di Storia e anti-Storia (“Narrazioni anti-storiche”: Porcelli, Simonetti), incontra il lungo Settecento (“Percorsi settecenteschi”: Zirzotti, Capoferro, Salvini, Vaccarella), e giunge infine alla nascita del moderno e a Shakespeare (“Percorsi shakespeariani”: Plescia, Talarico, Pascucci). Le storie di Beckett e Shakespeare, dunque, contengono e circoscrivono le storie narrate da Swift e Coover, da Mary Shelley e Elsa Morante, da Samuel Johnson e Frances Burney, in un inverso a quo ad quem, che intende aggiungere senso alle singole letture. Così come la molteplicità degli approcci al testo letterario che gli autori presentano, ora linguistico e culturale, ora filosofico e di storia delle idee, torna a porre al centro del dibattito la fecondità della critica letteraria contemporanea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.