Per una sociologia civile del soprannaturale. Razionalità, storicità e trascendenza nel pensiero di Luigi Sturzo

"Retracing the path taken through the two large sociological frames, shapes and synthesis, we will reveal how each step from individual to social groups and from one to the other of them is just a process of transcendence" (1949). In this sentence, which is certainly "bold" for secular knowledge, it is well outlined the attempt, which is continous in the multiform production of Luigi Sturzo, to rethink, with exquisite sociological sensitivity, the complex relationship between rationality, historicity and transcendence, with the aim of a renewal, from an ethical and civil perspective, of the same social sciences. These notes will retrace this complex relationship, predominantly by reference to the work "The real life. Sociology of the Supernatural" (1943), in order to come to highlight the originality of Sturzo's pluralist proposal, which is full of ideas that are still very current, in the direction of a "civil sociology of the supernatural".

“Rifacendo il cammino percorso attraverso i due grandi quadri sociologici, delle forme e delle sintesi, riveleremo come ogni passaggio dall’individuo ai gruppi sociali e dall’uno all’altro di essi non sia che un processo di trascendenza”. In questo passaggio del 1949, certamente “audace” per la conoscenza laica, ben si delinea il tentativo, costante nella multiforme produzione di Luigi Sturzo, di ripensare, con raffinata sensibilità sociologica, il complesso rapporto tra razionalità, storicità e trascendenza, nell’ottica di un rinnovamento, sotto il profilo etico e civile, delle stesse scienze sociali. Oggetto di queste note sarà il ripercorrere tale complesso rapporto, facendo prevalentemente riferimento all'opera "La vera vita. Sociologia del soprannaturale" (1943), per giungere ad evidenziare l'originalità della proposta pluralista sturziana, peraltro ricca di spunti ancora estremamente attuali, nella direzione di una “sociologia civile del soprannaturale”.