The book represents the continuation of the research work already developed with the publication "From use to form. Poetics of domestic space". It moves from the interest of deepening the reasoning already undertaken in the field of single family housing. It aims to verify the implications of the transition from the size of the single house to that of the multifamily complex, which is our most frequent project task. It is organized in 4 parts that cover 4 different thematic areas. The individual sections frame describes the ongoing renewal on the theme of "shared residence". They illustrate the motives that support the search for a quality of living, able to put the individual experience as a center, even in the project of the collective dimension of living. In the First Part, new contextual relationships are investigated, in main relation with the today unusual nature of the spaces that the contemporary city offers to residential growth: often "extreme" conditions but capable of impressing a significant push to the morphological imagery and typological innovation. The Second Part examines the genealogies of the typology of the single-family "urban house", noting the intangibility of a residential tradition, sensitive to human instances of personal privacy and personal recognition, as well as functional to the current environmental, constructive and economic sustainability requirements. The Third Part deals with the theme of the neo-humanitarian component of new residential constructions and of its correspondence with current collective dynamics. Finally, in the Fourth Part, the operational strategies (normative, procedural, implementing), of new settlement models, emerge in relation to the contemporary dimensions of the Urban Project and to its adaptability to the new economic and financial realities

Il libro rappresenta la prosecuzione del lavoro di ricerca già sviluppato con la pubblicazione "Dall’uso alla Forma. Poetiche dello spazio domestico", (3° volume della stessa collana “Tracce”) e muove dall’interesse di approfondire il ragionamento intrapreso per verificarne le implicazioni nel passaggio, dalla dimensione dell’alloggio singolo, a quella del complesso plurifamiliare, tipologia che più correntemente si presenta ai nostri compiti progettuali. Esso si organizza in 4 parti che affrontano 4 diversi ambiti tematici. Le singole sezioni inquadrano e descrivono il rinnovamento in atto sul tema della “residenza condivisa”. Illustrano i motivi che sostengono e avvalorano la ricerca di una qualità dell’abitare capace di porre l’esperienza individuale come centro anche nel progetto della dimensione collettiva del vivere. Nella Prima Parte, sono indagate le nuove relazioni contestuali oggi imposte dall'inusualità degli spazi e dei luoghi che la città contemporanea offre alla crescita residenziale: condizioni spesso “estreme” ma capaci di imprimere una consistente spinta all’immaginario morfologico e all’innovazione tipologica. La Seconda Parte esamina le genealogie della tipologia della casa “unifamiliare urbana”, constatando l’intramontabilità di una tradizione abitativa sensibile alle umane istanze di privatezza e di riconoscimento personale, oltre che funzionale alle attuali esigenze di sostenibilità ambientale, costruttiva ed economica. La Terza Parte affronta il tema della componente neo-umanitaria dei nuovi costrutti residenziali e della loro corrispondenza con le attuali dinamiche societarie. Nella Quarta Parte, infine, emerge la strategicità operativa (normativa, procedurale, attuativa), dei nuovi modelli insediativi, nei confronti delle contemporanee dimensioni del Progetto Urbano, e la loro adattività rispetto alle nuove realtà economico-finanziarie.

Abitare insieme individualmente. Le nuove forme della residenza collettiva tra "urban villa" e aggregazione multipla / Dell'Aira, Paola Veronica. - STAMPA. - 10:(2013), pp. 0-320.

Abitare insieme individualmente. Le nuove forme della residenza collettiva tra "urban villa" e aggregazione multipla

DELL'AIRA, Paola Veronica
2013

Abstract

The book represents the continuation of the research work already developed with the publication "From use to form. Poetics of domestic space". It moves from the interest of deepening the reasoning already undertaken in the field of single family housing. It aims to verify the implications of the transition from the size of the single house to that of the multifamily complex, which is our most frequent project task. It is organized in 4 parts that cover 4 different thematic areas. The individual sections frame describes the ongoing renewal on the theme of "shared residence". They illustrate the motives that support the search for a quality of living, able to put the individual experience as a center, even in the project of the collective dimension of living. In the First Part, new contextual relationships are investigated, in main relation with the today unusual nature of the spaces that the contemporary city offers to residential growth: often "extreme" conditions but capable of impressing a significant push to the morphological imagery and typological innovation. The Second Part examines the genealogies of the typology of the single-family "urban house", noting the intangibility of a residential tradition, sensitive to human instances of personal privacy and personal recognition, as well as functional to the current environmental, constructive and economic sustainability requirements. The Third Part deals with the theme of the neo-humanitarian component of new residential constructions and of its correspondence with current collective dynamics. Finally, in the Fourth Part, the operational strategies (normative, procedural, implementing), of new settlement models, emerge in relation to the contemporary dimensions of the Urban Project and to its adaptability to the new economic and financial realities
2013
9788860491244
Il libro rappresenta la prosecuzione del lavoro di ricerca già sviluppato con la pubblicazione "Dall’uso alla Forma. Poetiche dello spazio domestico", (3° volume della stessa collana “Tracce”) e muove dall’interesse di approfondire il ragionamento intrapreso per verificarne le implicazioni nel passaggio, dalla dimensione dell’alloggio singolo, a quella del complesso plurifamiliare, tipologia che più correntemente si presenta ai nostri compiti progettuali. Esso si organizza in 4 parti che affrontano 4 diversi ambiti tematici. Le singole sezioni inquadrano e descrivono il rinnovamento in atto sul tema della “residenza condivisa”. Illustrano i motivi che sostengono e avvalorano la ricerca di una qualità dell’abitare capace di porre l’esperienza individuale come centro anche nel progetto della dimensione collettiva del vivere. Nella Prima Parte, sono indagate le nuove relazioni contestuali oggi imposte dall'inusualità degli spazi e dei luoghi che la città contemporanea offre alla crescita residenziale: condizioni spesso “estreme” ma capaci di imprimere una consistente spinta all’immaginario morfologico e all’innovazione tipologica. La Seconda Parte esamina le genealogie della tipologia della casa “unifamiliare urbana”, constatando l’intramontabilità di una tradizione abitativa sensibile alle umane istanze di privatezza e di riconoscimento personale, oltre che funzionale alle attuali esigenze di sostenibilità ambientale, costruttiva ed economica. La Terza Parte affronta il tema della componente neo-umanitaria dei nuovi costrutti residenziali e della loro corrispondenza con le attuali dinamiche societarie. Nella Quarta Parte, infine, emerge la strategicità operativa (normativa, procedurale, attuativa), dei nuovi modelli insediativi, nei confronti delle contemporanee dimensioni del Progetto Urbano, e la loro adattività rispetto alle nuove realtà economico-finanziarie.
residenzialità urbana, housing collettivo, sperimentalità tipologica, topologia, elementarità costruttiva, tettonica, sostenibilità, “sentire individuale", "formatività"
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Abitare insieme individualmente. Le nuove forme della residenza collettiva tra "urban villa" e aggregazione multipla / Dell'Aira, Paola Veronica. - STAMPA. - 10:(2013), pp. 0-320.
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