Le università spiccano fra le istituzioni di più antica tradizione nel mondo occidentale. La loro lunga storia, risalente al Medioevo latino, offre un esempio emblematico di organizzazione conservatasi nei secoli: basti pensare che uno studio pubblicato nel 2004 ha censito l’esistenza di 66 istituzioni europee sopravvissute senza interruzioni dalla Riforma protestante del XVI secolo a oggi e, non a caso, di queste ben 62 sono atenei. La non comune capacità adattiva ai cambiamenti politici e sociali fanno delle università le testimoni privilegiate della storia d’Europa, custodi di una straordinaria eredità scientifica e culturale che concorre alle identità nazionali e alla ricchezza del territorio. Una rinnovata consapevolezza intorno al valore del patrimonio storico degli atenei è emersa a livello internazionale soprattutto nel corso dell’ultimo ventennio, anche come conseguenza dei radicali cambiamenti normativi, sociali e tecnologici che incalzano l’istituzione accademica, fino a sfociare in un vero e proprio “movimento” europeo per l’university heritage. Il saggio, a partire da una ricognizione delle principali indicazioni di ordine istituzionale, politico e legislativo in seno alla Comunità Europea, si sofferma sugli aspetti salienti della definizione di heritage of university, con particolare riferimento alla pregnanza dell’intellectual heritage, ovvero l’insieme di conoscenze, valori etici e morali, tradizioni, cerimonie identitarie e metodologie di trasmissione e sviluppo della conoscenza; non da ultimo, a questi elementi si aggiunge il rimando all’identità nazionale e al ruolo sociale che le istituzioni universitarie giocano nei più ampi processi di appartenenza collettiva. Il saggio si arricchisce quindi dell’esperienza di differenti realtà universitarie, nazionali e internazionali, dando prova, in alcuni casi, di un investimento virtuoso e strategico al fine di migliorare le relazioni con i pubblici e il territorio; in altri, di patrimoni culturali tutt’altro che valorizzati.
Case history: tendenze ed esperienze nel panorama internazionale dell’«Heritage University» / Martino, Valentina; Lombardi, Raffaele. - STAMPA. - (2013), pp. 48-59.
Case history: tendenze ed esperienze nel panorama internazionale dell’«Heritage University»
MARTINO, VALENTINA;LOMBARDI, RAFFAELE
2013
Abstract
Le università spiccano fra le istituzioni di più antica tradizione nel mondo occidentale. La loro lunga storia, risalente al Medioevo latino, offre un esempio emblematico di organizzazione conservatasi nei secoli: basti pensare che uno studio pubblicato nel 2004 ha censito l’esistenza di 66 istituzioni europee sopravvissute senza interruzioni dalla Riforma protestante del XVI secolo a oggi e, non a caso, di queste ben 62 sono atenei. La non comune capacità adattiva ai cambiamenti politici e sociali fanno delle università le testimoni privilegiate della storia d’Europa, custodi di una straordinaria eredità scientifica e culturale che concorre alle identità nazionali e alla ricchezza del territorio. Una rinnovata consapevolezza intorno al valore del patrimonio storico degli atenei è emersa a livello internazionale soprattutto nel corso dell’ultimo ventennio, anche come conseguenza dei radicali cambiamenti normativi, sociali e tecnologici che incalzano l’istituzione accademica, fino a sfociare in un vero e proprio “movimento” europeo per l’university heritage. Il saggio, a partire da una ricognizione delle principali indicazioni di ordine istituzionale, politico e legislativo in seno alla Comunità Europea, si sofferma sugli aspetti salienti della definizione di heritage of university, con particolare riferimento alla pregnanza dell’intellectual heritage, ovvero l’insieme di conoscenze, valori etici e morali, tradizioni, cerimonie identitarie e metodologie di trasmissione e sviluppo della conoscenza; non da ultimo, a questi elementi si aggiunge il rimando all’identità nazionale e al ruolo sociale che le istituzioni universitarie giocano nei più ampi processi di appartenenza collettiva. Il saggio si arricchisce quindi dell’esperienza di differenti realtà universitarie, nazionali e internazionali, dando prova, in alcuni casi, di un investimento virtuoso e strategico al fine di migliorare le relazioni con i pubblici e il territorio; in altri, di patrimoni culturali tutt’altro che valorizzati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.