AAt the beginning of the new millennium, the rediscovery of memory has seen a real boom. In such scenario, the history of private companies is rising to the rank of heritage and, therefore, of a strategic cultural and relational capital. Among the most distinctive expressions of the practice of valuing and communicating the industrial tradition, there are the celebration of company anniversaries and "birthdays", often packaged in the form of events with high media potential; the opening of historical archives and museums, in order to conserve corporate memory and ensure a permanent fruition by the public; not least, a rich web storytelling combining the use of both corporate site and the new participatory platforms. From this scenario, the volume offers a review of the strategic and operational models supporting the communication of corporate memory, from an interdisciplinary perspective and with reference to the most authoritative sources, best practices and associative networks in the Italian and international context. Such experiences demonstrate, on the one hand, that a critical reading of brands' and products' history can produce engaging stories, played in an anti-nostalgic key with a strong bet on the present and future; on the other hand, that tradition is not the exclusive prerogative of an elite group of family and historical companies, time-honored by their longevity, but a strategic opportunity also for those organizations which are not so ancient, but yet aware of their role within collective culture. When recognizing the value of tradition and putting effort into renovate it, a company can actually feel part of one story along with the territory and its own stakeholders. That's the deep relational intelligence that is due to memory.

All’inizio del nuovo millennio, la riscoperta della memoria segnala un vero e proprio boom, che vede la storia delle imprese private assurgere al rango di heritage e, dunque, di prezioso capitale culturale e relazionale. Fra le espressioni più distintive di questa imponente tendenza a valorizzare la tradizione, si segnalano la spettacolarizzazione di anniversari e «compleanni» aziendali, spesso confezionati sotto forma di eventi a forte potenziale mediatico; l’istituzione di archivi storici e musei, atti a custodire la memoria delle imprese e a garantirne stabilmente la fruizione; non da ultima, l’articolata rappresentazione storica che le organizzazioni tendono a sviluppare sul web, dando vita a cronologie interattive e vere e proprie autobiografie multimediali. A partire da questo scenario, il volume offre una ricognizione dei modelli strategico-operativi che supportano la comunicazione della memoria aziendale, avvalendosi di una prospettiva interdisciplinare e del riferimento alle più autorevoli fonti conoscitive, buone pratiche e reti associative nel panorama internazionale. Le esperienze di settore dimostrano, da una parte, che la rilettura critica della storia di marche e prodotti può dar vita a narrazioni avvincenti, giocate in chiave anti-nostalgica e con un forte rilancio sul presente e sul futuro; dall’altra, che la tradizione non costituisce la prerogativa esclusiva di un’élite di imprese storico-familiari, consacrate dal tempo in virtù di uno speciale elisir di lunga vita, ma un’opportunità strategica anche per organizzazioni non altrettanto antiche e, tuttavia, consapevoli dell’unicità del proprio apporto alla memoria collettiva. Riconoscere il valore della tradizione e adoperarsi per preservarla vuol dire, di fatto, sentirsi parte di una storia che vede un’impresa protagonista insieme al territorio e agli stakeholders. Questa la profonda intelligenza relazionale che si deve alla memoria.

Dalle storie alla storia d'impresa. Memoria, comunicazione, heritage / Martino, Valentina. - STAMPA. - (2013), pp. 1-262.

Dalle storie alla storia d'impresa. Memoria, comunicazione, heritage

MARTINO, VALENTINA
2013

Abstract

AAt the beginning of the new millennium, the rediscovery of memory has seen a real boom. In such scenario, the history of private companies is rising to the rank of heritage and, therefore, of a strategic cultural and relational capital. Among the most distinctive expressions of the practice of valuing and communicating the industrial tradition, there are the celebration of company anniversaries and "birthdays", often packaged in the form of events with high media potential; the opening of historical archives and museums, in order to conserve corporate memory and ensure a permanent fruition by the public; not least, a rich web storytelling combining the use of both corporate site and the new participatory platforms. From this scenario, the volume offers a review of the strategic and operational models supporting the communication of corporate memory, from an interdisciplinary perspective and with reference to the most authoritative sources, best practices and associative networks in the Italian and international context. Such experiences demonstrate, on the one hand, that a critical reading of brands' and products' history can produce engaging stories, played in an anti-nostalgic key with a strong bet on the present and future; on the other hand, that tradition is not the exclusive prerogative of an elite group of family and historical companies, time-honored by their longevity, but a strategic opportunity also for those organizations which are not so ancient, but yet aware of their role within collective culture. When recognizing the value of tradition and putting effort into renovate it, a company can actually feel part of one story along with the territory and its own stakeholders. That's the deep relational intelligence that is due to memory.
2013
9788896950722
All’inizio del nuovo millennio, la riscoperta della memoria segnala un vero e proprio boom, che vede la storia delle imprese private assurgere al rango di heritage e, dunque, di prezioso capitale culturale e relazionale. Fra le espressioni più distintive di questa imponente tendenza a valorizzare la tradizione, si segnalano la spettacolarizzazione di anniversari e «compleanni» aziendali, spesso confezionati sotto forma di eventi a forte potenziale mediatico; l’istituzione di archivi storici e musei, atti a custodire la memoria delle imprese e a garantirne stabilmente la fruizione; non da ultima, l’articolata rappresentazione storica che le organizzazioni tendono a sviluppare sul web, dando vita a cronologie interattive e vere e proprie autobiografie multimediali. A partire da questo scenario, il volume offre una ricognizione dei modelli strategico-operativi che supportano la comunicazione della memoria aziendale, avvalendosi di una prospettiva interdisciplinare e del riferimento alle più autorevoli fonti conoscitive, buone pratiche e reti associative nel panorama internazionale. Le esperienze di settore dimostrano, da una parte, che la rilettura critica della storia di marche e prodotti può dar vita a narrazioni avvincenti, giocate in chiave anti-nostalgica e con un forte rilancio sul presente e sul futuro; dall’altra, che la tradizione non costituisce la prerogativa esclusiva di un’élite di imprese storico-familiari, consacrate dal tempo in virtù di uno speciale elisir di lunga vita, ma un’opportunità strategica anche per organizzazioni non altrettanto antiche e, tuttavia, consapevoli dell’unicità del proprio apporto alla memoria collettiva. Riconoscere il valore della tradizione e adoperarsi per preservarla vuol dire, di fatto, sentirsi parte di una storia che vede un’impresa protagonista insieme al territorio e agli stakeholders. Questa la profonda intelligenza relazionale che si deve alla memoria.
comunicazione d'impresa; memoria organizzativa; musei aziendali; cultura d'impresa; heritage brand
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Dalle storie alla storia d'impresa. Memoria, comunicazione, heritage / Martino, Valentina. - STAMPA. - (2013), pp. 1-262.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/535301
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