Con il suo «Teatro della Crudeltà», Antonin Artaud proponeva agli inizi degli anni Trenta un nesso tra arte e crudeltà. Senza un elemento di crudeltà alla base di ogni spettacolo – affermava – non esiste teatro. Ma che cosa intendeva Artaud per crudeltà? Perché questo nesso tra l’arte del teatro, e a ben vedere tra l’arte tout-court, e una nozione così facilmente equivocabile, e d’altra parte così essenziale per Artaud, come quella di crudeltà? Le riflessioni di Artaud su questo tema non sono isolate. Circa negli stessi anni in cui Artaud proponeva un Teatro della crudeltà, altri autori come Georges Bataille e Carl Einstein riflettevano sulla crudeltà in connessione all’arte, nella sua accezione moderna.
Crudeltà e vita. Percorsi di Artaud / Bassan, Fiorella. - STAMPA. - (2013), pp. 23-33.
Crudeltà e vita. Percorsi di Artaud
BASSAN, Fiorella
2013
Abstract
Con il suo «Teatro della Crudeltà», Antonin Artaud proponeva agli inizi degli anni Trenta un nesso tra arte e crudeltà. Senza un elemento di crudeltà alla base di ogni spettacolo – affermava – non esiste teatro. Ma che cosa intendeva Artaud per crudeltà? Perché questo nesso tra l’arte del teatro, e a ben vedere tra l’arte tout-court, e una nozione così facilmente equivocabile, e d’altra parte così essenziale per Artaud, come quella di crudeltà? Le riflessioni di Artaud su questo tema non sono isolate. Circa negli stessi anni in cui Artaud proponeva un Teatro della crudeltà, altri autori come Georges Bataille e Carl Einstein riflettevano sulla crudeltà in connessione all’arte, nella sua accezione moderna.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.