Il servizio di protezione fornito dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco si estende su tutto il territorio nazionale con articolazioni centrali, regionali e provinciali. Questo lavoro intende esaminare sia a livello regionale sia a livello provinciale la distribuzione del personale e i differenziali di spesa per proporre una complessiva valutazione dell'efficienza delle strutture. Sono qui considerati i dati di spesa, personale e interventi relativi ai 100 comandi provinciali presenti in tutte le Regioni1, ad esclusione di Valle d’Aosta e Province di Trento e Bolzano che dispongono di propri reparti. I dati di spesa e personale sono riferiti al 2011, mentre i dati sugli interventi effettuati sono incompleti e riferiti al 2010 e al 2009: questi ultimi verranno utilizzati solo nella prima parte dell'analisi. Non vengono analizzati, per mancanza di dati di spesa, i comandi regionali, che impiegano 590 unità di personale, e gli istituti di formazione (3 istituti e 8 poli didattici fissi). Il lavoro è strutturato come segue. Il paragrafo 1 fornisce una breve descrizione delle spese e degli addetti dei comandi provinciali del Corpo dei Vigili del Fuoco. Il paragrafo 2 presenta l'analisi della distribuzione delle spese, mettendo in luce le differenze nei livelli per abitante. Dopo aver introdotto alcune variabili espressive dei caratteri del territorio servito, quali la popolazione, la superficie territoriale, il numero dei comandi, la necessità di interventi di soccorso, vengono presentati alcuni semplici modelli interpretativi. Essi consentono di identificare livelli di riferimento di spesa, utilizzati poi per una prima valutazione dell’efficienza delle strutture di offerta dei servizi. Il paragrafo 3 si concentra sull’analisi della distribuzione territoriale di personale, sedi e mezzi di intervento. In particolare, verranno esaminate le spese di personale, che sono la principale voce di spesa del Corpo dei Vigili del Fuoco. Dal momento che le spese per addetto presentano una modesta variabilità tra comandi, i differenziali di spesa vengono esaminati a partire dalla distribuzione territoriale del numero di agenti, considerato un indicatore di costo delle diverse strutture. La mancanza di dati di output non consente una descrizione dei processi di produzione e limiterà l’analisi all’individuazione dei fattori statisticamente significativi nel determinare la distribuzione del personale in un modello di regressione lineare e al calcolo degli eccessi di addetti associati al modello. Il paragrafo 4 riporta alcune conclusioni.
Analisi di alcuni settori di spesa pubblica. La spesa territoriale per il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco / Giuriato, Luisa. - STAMPA. - (2013), pp. 141-170.
Analisi di alcuni settori di spesa pubblica. La spesa territoriale per il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
GIURIATO, Luisa
2013
Abstract
Il servizio di protezione fornito dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco si estende su tutto il territorio nazionale con articolazioni centrali, regionali e provinciali. Questo lavoro intende esaminare sia a livello regionale sia a livello provinciale la distribuzione del personale e i differenziali di spesa per proporre una complessiva valutazione dell'efficienza delle strutture. Sono qui considerati i dati di spesa, personale e interventi relativi ai 100 comandi provinciali presenti in tutte le Regioni1, ad esclusione di Valle d’Aosta e Province di Trento e Bolzano che dispongono di propri reparti. I dati di spesa e personale sono riferiti al 2011, mentre i dati sugli interventi effettuati sono incompleti e riferiti al 2010 e al 2009: questi ultimi verranno utilizzati solo nella prima parte dell'analisi. Non vengono analizzati, per mancanza di dati di spesa, i comandi regionali, che impiegano 590 unità di personale, e gli istituti di formazione (3 istituti e 8 poli didattici fissi). Il lavoro è strutturato come segue. Il paragrafo 1 fornisce una breve descrizione delle spese e degli addetti dei comandi provinciali del Corpo dei Vigili del Fuoco. Il paragrafo 2 presenta l'analisi della distribuzione delle spese, mettendo in luce le differenze nei livelli per abitante. Dopo aver introdotto alcune variabili espressive dei caratteri del territorio servito, quali la popolazione, la superficie territoriale, il numero dei comandi, la necessità di interventi di soccorso, vengono presentati alcuni semplici modelli interpretativi. Essi consentono di identificare livelli di riferimento di spesa, utilizzati poi per una prima valutazione dell’efficienza delle strutture di offerta dei servizi. Il paragrafo 3 si concentra sull’analisi della distribuzione territoriale di personale, sedi e mezzi di intervento. In particolare, verranno esaminate le spese di personale, che sono la principale voce di spesa del Corpo dei Vigili del Fuoco. Dal momento che le spese per addetto presentano una modesta variabilità tra comandi, i differenziali di spesa vengono esaminati a partire dalla distribuzione territoriale del numero di agenti, considerato un indicatore di costo delle diverse strutture. La mancanza di dati di output non consente una descrizione dei processi di produzione e limiterà l’analisi all’individuazione dei fattori statisticamente significativi nel determinare la distribuzione del personale in un modello di regressione lineare e al calcolo degli eccessi di addetti associati al modello. Il paragrafo 4 riporta alcune conclusioni.File | Dimensione | Formato | |
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Note: Capitolo del Rapporto Giarda su Spending Review
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