Il ms. BAV Urb. lat. 97 viene ascritto, in base allo studio paleografico, codicologico e testuale, al monastero di S. Anastasio alle Tre Fontane, in Roma. Codice atlantico qui edito per la prima volta, rivelatpsi testimone significativo della produzione romana di fine sec. XI, viene analizzato negli aspetti paleografico, codicologico e decorativo, inquadrato nell'ambito della produzione coeva in minuscola romanesca, contestualizzandone storicamente l'origine. Per l’Abbazia delle Tre Fontane, di difficile indagine nonostante il rilievo anche culturale nel panorama monastico romano dei secc. VIII-XIII, titolare finora di scarsissimi reperti librari tutti piuttosto tardi e di una biblioteca finora supposta piuttosto che esaminata o ricostruita nelle testimonianze storiche/paleografiche/codicologiche, il ms. Urbinate segnala una produzione libraria mai indagata, a un'altezza cronologica per la quale nulla si sa della storia del monastero, ritenuto trovarsi allora in uno stato di declino che la qualità di scrittura e confezione e le valenze simboliche del codice in oggetto costringono a ripensare criticamente.
"In monasterio sancti Christi martyris Anastasii qui vocatur Aqua Salvia". Un nuovo codice superstite del monastero delle Tre Fontane / Condello, Emma. - STAMPA. - 10(2013), pp. 245-264.
"In monasterio sancti Christi martyris Anastasii qui vocatur Aqua Salvia". Un nuovo codice superstite del monastero delle Tre Fontane.
CONDELLO, Emma
2013
Abstract
Il ms. BAV Urb. lat. 97 viene ascritto, in base allo studio paleografico, codicologico e testuale, al monastero di S. Anastasio alle Tre Fontane, in Roma. Codice atlantico qui edito per la prima volta, rivelatpsi testimone significativo della produzione romana di fine sec. XI, viene analizzato negli aspetti paleografico, codicologico e decorativo, inquadrato nell'ambito della produzione coeva in minuscola romanesca, contestualizzandone storicamente l'origine. Per l’Abbazia delle Tre Fontane, di difficile indagine nonostante il rilievo anche culturale nel panorama monastico romano dei secc. VIII-XIII, titolare finora di scarsissimi reperti librari tutti piuttosto tardi e di una biblioteca finora supposta piuttosto che esaminata o ricostruita nelle testimonianze storiche/paleografiche/codicologiche, il ms. Urbinate segnala una produzione libraria mai indagata, a un'altezza cronologica per la quale nulla si sa della storia del monastero, ritenuto trovarsi allora in uno stato di declino che la qualità di scrittura e confezione e le valenze simboliche del codice in oggetto costringono a ripensare criticamente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.