In relazione al caso italiano, il rapporto tra storia e memoria appare particolarmente problematico per una serie di motivi che vanno dal difficile e tardivo conseguimento di un’identità nazionale alla natura fragile ed eterogenea della composizione del tessuto civile. Il presente saggio ha come obiettivo principale, sulla scorta della lezione di Pierre Sorlin, quello di concentrarsi su alcuni importanti snodi della storia d’Italia, relativa al periodo compreso dalla nascita della Repubblica agli anni Settanta. L’assenza di una memoria collettiva, le conseguenze della seconda guerra mondiale, il miracolo economico e la successiva recessione sono passaggi storico-sociali ripercorsi analiticamente, in questa sede, attraverso i limiti e le capacità dell’industria culturale, e in particolare, del mezzo cinematografico, che a fronte di una nascente televisione contraddistinta da un’ascesa inarrestabile, sembra essere il medium che più di tutti in quel contesto ha rivestito il ruolo significativo di storyteller.
C'eravamo tanto amati: storia, memoria e industria culturale (1946-1974) / Ciofalo, Giovanni; Leonzi, Silvia. - STAMPA. - (2013), pp. 35-56.
C'eravamo tanto amati: storia, memoria e industria culturale (1946-1974)
CIOFALO, GIOVANNI;LEONZI, Silvia
2013
Abstract
In relazione al caso italiano, il rapporto tra storia e memoria appare particolarmente problematico per una serie di motivi che vanno dal difficile e tardivo conseguimento di un’identità nazionale alla natura fragile ed eterogenea della composizione del tessuto civile. Il presente saggio ha come obiettivo principale, sulla scorta della lezione di Pierre Sorlin, quello di concentrarsi su alcuni importanti snodi della storia d’Italia, relativa al periodo compreso dalla nascita della Repubblica agli anni Settanta. L’assenza di una memoria collettiva, le conseguenze della seconda guerra mondiale, il miracolo economico e la successiva recessione sono passaggi storico-sociali ripercorsi analiticamente, in questa sede, attraverso i limiti e le capacità dell’industria culturale, e in particolare, del mezzo cinematografico, che a fronte di una nascente televisione contraddistinta da un’ascesa inarrestabile, sembra essere il medium che più di tutti in quel contesto ha rivestito il ruolo significativo di storyteller.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.