Il volume è un trattato sui più importanti gruppi merceologici prodotti in Italia tra i primi anni ‘30 e gli anni della guerra e sulle loro applicazioni nell'architettura, nel design e nella moda. L’obiettivo è la restituzione, attraverso la ricomposizione di un complesso ed eterogeneo sistema di frammenti documentali ed iconografici, di un quadro parziale dello stile del periodo in relazione alla cultura del progetto. La ricerca effettuata è restituita sotto diverse forme. L’introduzione tratteggia lo scenario politico ed economico italiano che fa da sfondo, a partire dal 1935, alla produzione dei materiali autarchici nei diversi settori, dei quali offre una sintetica panoramica. Il capitolo dedicato ai prodotti per l’architettura e il design è costituito da un contributo che mette in luce alcuni temi comuni relativi a quattordici opere del razionalismo italiano, emblematiche del rapporto tra innovazione figurativa e tecnologica. Mentre, sottolinea per il design, il legame tra l’utilizzo dei materiali autarchici e la definizione di nuove tipologie e forme, espressione dell’estetica della modernità. Gli scritti sono illustrati da antologie iconografiche costituite da immagini tratte da fonti originarie d’archivio e dalla vasta letteratura di periodici specializzati dell’epoca. In modo speculare, il capitolo sui prodotti autarchici per la moda propone una chiave di lettura sul ruolo delle immagini - in quanto prove storiche - nelle pratiche inerenti le ricerche sulla cultura materiale e sull’importanza del dettaglio nella creazione degli artefatti della moda, con riferimenti al repertorio iconografico selezionato. Entrambi i capitoli sono integrati da due distinti glossari che consentono un diverso piano di lettura, di tipo tecnico. Il primo riguarda i prodotti impiegati per realizzare elementi costruttivi, rivestimenti interni ed esterni all’architettura, mobili ed oggetti. Il secondo sviluppa le principali voci relative ai materiali della moda autarchica, descrivendone alcune applicazioni. La chiave di lettura scelta si estende quindi a diversi settori della produzione industriale: dai materiali naturali e artificiali utilizzati per costruire edifici pubblici e privati; ai vetri e alle leghe d’alluminio impiegati per finiture e strutture di mobili e oggetti; ai tessili e alle loro applicazioni nella confezione di capi di abbigliamento; al repertorio di sostitutivi di materie prime destinati alla realizzazione di una vasta gamma di cose grandi e piccole: elementi, finiture, oggetti, abiti, accessori. Le particolari condizioni del contesto politico economico a partire dal 1935, l’anno in cui entrarono in vigore le “inique sanzioni”, consentono, oltre all’elencazione descrittiva, di operare una comparazione e stabilire elementi di connessione tra le diverse tipologie di prodotto e anche tra le loro applicazioni. Il libro, attraverso i glossari, le antologie iconografiche e il capitolo bibliografico, propone una pratica sistematica per la documentazione dei prodotti autarchici considerati “testimonianza materiale avente valore di civiltà”, ovvero appartenenti a quelle pratiche sociali ed estetiche della modernità attraverso le quali è possibile osservare lo sviluppo dei caratteri costruttivi degli organismi architettonici, la nascita di un’autonoma cultura del design e della moda italiana.

Prodotti autarchici 1930-1944. Architettura Design Moda / DAL FALCO, Federica. - STAMPA. - (2013), pp. 1-176.

Prodotti autarchici 1930-1944. Architettura Design Moda.

DAL FALCO, Federica
2013

Abstract

Il volume è un trattato sui più importanti gruppi merceologici prodotti in Italia tra i primi anni ‘30 e gli anni della guerra e sulle loro applicazioni nell'architettura, nel design e nella moda. L’obiettivo è la restituzione, attraverso la ricomposizione di un complesso ed eterogeneo sistema di frammenti documentali ed iconografici, di un quadro parziale dello stile del periodo in relazione alla cultura del progetto. La ricerca effettuata è restituita sotto diverse forme. L’introduzione tratteggia lo scenario politico ed economico italiano che fa da sfondo, a partire dal 1935, alla produzione dei materiali autarchici nei diversi settori, dei quali offre una sintetica panoramica. Il capitolo dedicato ai prodotti per l’architettura e il design è costituito da un contributo che mette in luce alcuni temi comuni relativi a quattordici opere del razionalismo italiano, emblematiche del rapporto tra innovazione figurativa e tecnologica. Mentre, sottolinea per il design, il legame tra l’utilizzo dei materiali autarchici e la definizione di nuove tipologie e forme, espressione dell’estetica della modernità. Gli scritti sono illustrati da antologie iconografiche costituite da immagini tratte da fonti originarie d’archivio e dalla vasta letteratura di periodici specializzati dell’epoca. In modo speculare, il capitolo sui prodotti autarchici per la moda propone una chiave di lettura sul ruolo delle immagini - in quanto prove storiche - nelle pratiche inerenti le ricerche sulla cultura materiale e sull’importanza del dettaglio nella creazione degli artefatti della moda, con riferimenti al repertorio iconografico selezionato. Entrambi i capitoli sono integrati da due distinti glossari che consentono un diverso piano di lettura, di tipo tecnico. Il primo riguarda i prodotti impiegati per realizzare elementi costruttivi, rivestimenti interni ed esterni all’architettura, mobili ed oggetti. Il secondo sviluppa le principali voci relative ai materiali della moda autarchica, descrivendone alcune applicazioni. La chiave di lettura scelta si estende quindi a diversi settori della produzione industriale: dai materiali naturali e artificiali utilizzati per costruire edifici pubblici e privati; ai vetri e alle leghe d’alluminio impiegati per finiture e strutture di mobili e oggetti; ai tessili e alle loro applicazioni nella confezione di capi di abbigliamento; al repertorio di sostitutivi di materie prime destinati alla realizzazione di una vasta gamma di cose grandi e piccole: elementi, finiture, oggetti, abiti, accessori. Le particolari condizioni del contesto politico economico a partire dal 1935, l’anno in cui entrarono in vigore le “inique sanzioni”, consentono, oltre all’elencazione descrittiva, di operare una comparazione e stabilire elementi di connessione tra le diverse tipologie di prodotto e anche tra le loro applicazioni. Il libro, attraverso i glossari, le antologie iconografiche e il capitolo bibliografico, propone una pratica sistematica per la documentazione dei prodotti autarchici considerati “testimonianza materiale avente valore di civiltà”, ovvero appartenenti a quelle pratiche sociali ed estetiche della modernità attraverso le quali è possibile osservare lo sviluppo dei caratteri costruttivi degli organismi architettonici, la nascita di un’autonoma cultura del design e della moda italiana.
2013
9788889819425
Prodotti autarchici; Cultura del progetto e del prodotto; Architettura razionalista; Design anni '30; Moda autarchica; Tutela dei beni culturali
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Prodotti autarchici 1930-1944. Architettura Design Moda / DAL FALCO, Federica. - STAMPA. - (2013), pp. 1-176.
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