L'edizione italiana dello studio su Alnwick riveste un significato che va oltre la documentazione dell'analisi esemplare della formazione e trasformazione di una piccola città inglese. Il lavoro di M.R.G. Conzen, illustre geografo di origine tedesca e fondatore di un'importante scuola di studi di geografia urbana in Gran Bretagna, interpreta, infatti, la città e il territorio come sintesi vitale di un flusso di esperienze storicamente individuate dimostrando, in modo operante, come ogni forma sia il risultato della progressiva associazione organica di parti. Una chiara nozione di organismo urbano e territoriale ha operato come un sostrato profondo nel dare coerenza "architettonica" alla struttura teorica dell'indagine di Conzen e questo dato costituisce una delle principali ragioni dell'attualità della proposta che lo studio su Alnwick contiene: lo sforzo di comprendere la forma delle cose non per quello che sono, ma nel loro divenire storico permette di leggere anche le condizioni di lacerazione della forma del territorio contemporaneo (si veda l'attualissima enunciazione della nozione di fringe belt ) come stato di transizione, momento provvisorio di una trasformazione continua, informe solo per chi non sappia interpretarne la latente aspirazione alla composizione e all'unità. È proprio questa aspirazione a riunire il molteplice, a dare forma alle cose e significato al progetto. In questo senso la lettura di Alnwick è, in realtà, l'esposizione di una teoria: la storia perfetta di un piccolo borgo narrata con un singolare "epos geografico" che individua comportamenti generali riconosciuti come patrimonio comune di molti altri insediamenti e territori dove la forma del suolo e il lavoro dell'uomo stabiliscono una solidarietà continua, riconoscibile come "tipica".
L’analisi della forma urbana. Alnwick, Northumberland / G., Cataldi; G. L., Maffei; M., Maretto; N., Marzot; Strappa, Giuseppe. - STAMPA. - (2013), pp. 0-224.
L’analisi della forma urbana. Alnwick, Northumberland
STRAPPA, Giuseppe
2013
Abstract
L'edizione italiana dello studio su Alnwick riveste un significato che va oltre la documentazione dell'analisi esemplare della formazione e trasformazione di una piccola città inglese. Il lavoro di M.R.G. Conzen, illustre geografo di origine tedesca e fondatore di un'importante scuola di studi di geografia urbana in Gran Bretagna, interpreta, infatti, la città e il territorio come sintesi vitale di un flusso di esperienze storicamente individuate dimostrando, in modo operante, come ogni forma sia il risultato della progressiva associazione organica di parti. Una chiara nozione di organismo urbano e territoriale ha operato come un sostrato profondo nel dare coerenza "architettonica" alla struttura teorica dell'indagine di Conzen e questo dato costituisce una delle principali ragioni dell'attualità della proposta che lo studio su Alnwick contiene: lo sforzo di comprendere la forma delle cose non per quello che sono, ma nel loro divenire storico permette di leggere anche le condizioni di lacerazione della forma del territorio contemporaneo (si veda l'attualissima enunciazione della nozione di fringe belt ) come stato di transizione, momento provvisorio di una trasformazione continua, informe solo per chi non sappia interpretarne la latente aspirazione alla composizione e all'unità. È proprio questa aspirazione a riunire il molteplice, a dare forma alle cose e significato al progetto. In questo senso la lettura di Alnwick è, in realtà, l'esposizione di una teoria: la storia perfetta di un piccolo borgo narrata con un singolare "epos geografico" che individua comportamenti generali riconosciuti come patrimonio comune di molti altri insediamenti e territori dove la forma del suolo e il lavoro dell'uomo stabiliscono una solidarietà continua, riconoscibile come "tipica".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


