Capitolo VI – Le teorie sociologiche sulla CSR

Chapter 6 of the book "Theories and Techniques of Corporate Social Responsibility" is dedicated to the framework of theories of sociological matrix on CSR, and than to the main Italian ones, the Anti-Utilitaristic theory of di Giulio Sapelli, the Ethical-Juridical theory of Guido Rossi, the Company Governance theory of Luciano Gallino and the Social Capacity theory of Federico Butera, and to two not italian approaches of particular interest and originality, the Institutional theory of CSR of the American John L. Campbell, in which the adoption of CSR initiatives is due to the pressure of organizational fields in which the Company operates, and the citical perspective of the Australian of Indian origins Subhabrata B. Banerjee, who puts in doubt the meaning and the good faith itself behind the CSR initiatives, in comparison to the impact in terms of global environmental sustainability produced by the nowadays predatory strategies of the great Multinational Corporations.

Il Capitolo VI del volume Teorie e tecniche della Responsabilità Sociale d’Impresa è dedicato al quadro delle teorie di matrice sociologica sulla CSR, e quindi alle principali tra quelle italiane, e cioè la teoria anti-utilitarista di Giulio Sapelli, quella etico-giuridica di Guido Rossi, quella del governo dell’impresa di Luciano Gallino e quella della capacità sociale di Federico Butera, e a due approcci non italiani di particolare interesse e originalità, e cioè la teoria istituzionale della CSR dell’americano John L. Campbell, in cui l’adozione di iniziative di CSR è ricondotta ai campi organizzativi in cui le imprese si trovano ad operare, e la prospettiva critica dell’australiano di origine indiana Subhabrata B. Banerjee, che mette in discussione il significato e la stessa buona fede delle iniziative di CSR, a paragone dell’impatto in termini di sostenibilità ambientale globale prodotto dalle odierne strategie predatorie delle grandi multinazionali.