In questo volume si è voluto approfondire un aspetto carente nella ricerca, ma fondamentale per la valutazione della abilità cognitive: un confronto fra due versioni della stessa scala (WISC-III e WISC-IV) su un campione clinico di bambini con Disabilità dell’apprendimento e Ritardo mentale. Le revisioni effettuate nell'ultima versione della scala Wechsler per bambini, in linea con le nuove teorie sull’intelligenza come la CHC (Carrol-Horn-Cattell), non solo non hanno compromesso la sua validità nel rilevare un deficit, ma hanno dato un valore aggiunto: la possibilità di avere maggiori elementi a disposizione sui punti di forza e debolezza di un soggetto che coesistono in un dato momento, ponendo in rilievo la specificità delle eventuali abilità cognitive deficitarie.Negli ultimi anni è notevolmente cresciuto all'interno delle scuole italiane il numero di segnalazioni inviate ai servizi socio-sanitari. Molte di queste segnalazioni hanno origine dalla necessità di una diagnosi differenziale rispetto alle difficoltà di apprendimento riscontrate. La scuola, la famiglia e l’alunno hanno bisogno di capire la causa dell’insuccesso scolastico. Per poter adeguare le proprie strategie didattiche, un numero crescente di insegnanti chiede di capire se il fallimento scolastico dipenda da deficit cognitivi, intellettivi o da altri fattori, con lo scopo di individuare e adottare piani personalizzati di apprendimento per alunni con difficoltà scolastiche. La situazione diventa particolarmente delicata quando la richiesta a uno specialista per una valutazione è finalizzata al riconoscimento dello stato di handicap, ai sensi della legge 104/92. È importante quindi che l’operatore, attraver-so la lettura e l’interpretazione dei risultati di strumenti oggettivi, possa ottenere maggiori informazioni sulla specificità del deficit per una corretta diagnosi. L’utilizzo di un valido strumento permetterà una pianificazione personalizzata del tipo di intervento e il monitoraggio delle curve di crescita individuali in risposta al trattamento riabilitativo.
Misurare l'intelligenza: Wisc-III e Wisc-IV in un gruppo di Bambini con Disabilità di Apprendimento e Ritardo Mentale / Carli, Antonella. - STAMPA. - (2013).
Misurare l'intelligenza: Wisc-III e Wisc-IV in un gruppo di Bambini con Disabilità di Apprendimento e Ritardo Mentale
CARLI, Antonella
2013
Abstract
In questo volume si è voluto approfondire un aspetto carente nella ricerca, ma fondamentale per la valutazione della abilità cognitive: un confronto fra due versioni della stessa scala (WISC-III e WISC-IV) su un campione clinico di bambini con Disabilità dell’apprendimento e Ritardo mentale. Le revisioni effettuate nell'ultima versione della scala Wechsler per bambini, in linea con le nuove teorie sull’intelligenza come la CHC (Carrol-Horn-Cattell), non solo non hanno compromesso la sua validità nel rilevare un deficit, ma hanno dato un valore aggiunto: la possibilità di avere maggiori elementi a disposizione sui punti di forza e debolezza di un soggetto che coesistono in un dato momento, ponendo in rilievo la specificità delle eventuali abilità cognitive deficitarie.Negli ultimi anni è notevolmente cresciuto all'interno delle scuole italiane il numero di segnalazioni inviate ai servizi socio-sanitari. Molte di queste segnalazioni hanno origine dalla necessità di una diagnosi differenziale rispetto alle difficoltà di apprendimento riscontrate. La scuola, la famiglia e l’alunno hanno bisogno di capire la causa dell’insuccesso scolastico. Per poter adeguare le proprie strategie didattiche, un numero crescente di insegnanti chiede di capire se il fallimento scolastico dipenda da deficit cognitivi, intellettivi o da altri fattori, con lo scopo di individuare e adottare piani personalizzati di apprendimento per alunni con difficoltà scolastiche. La situazione diventa particolarmente delicata quando la richiesta a uno specialista per una valutazione è finalizzata al riconoscimento dello stato di handicap, ai sensi della legge 104/92. È importante quindi che l’operatore, attraver-so la lettura e l’interpretazione dei risultati di strumenti oggettivi, possa ottenere maggiori informazioni sulla specificità del deficit per una corretta diagnosi. L’utilizzo di un valido strumento permetterà una pianificazione personalizzata del tipo di intervento e il monitoraggio delle curve di crescita individuali in risposta al trattamento riabilitativo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.