Today, the word " youth" has an unclear and negotiable meaning, depending on the situation . It is a name that indicates a heterogeneous reality that may include men and women from 0 to 39 years, and maybe more. The lack of agreement, in the italian literature, on the extent and the characteristics of the youth condition arises not only from the uncertainty of the boundaries of generations, but also by the nature of youth in the contemporary world. For sociology, it is the phase of the life in which an individual has an open future and he has to make choices that can change the course of his existence and the system in which he live. However, the traditional interpretive categories doesn't work, because the relation between the young people and the future has deeply changed.

Oggetto di invidia o nostalgia, bersaglio di disapprovazione e preoccupazione, i giovani sono spesso argomento di discussione, ma raramente di riflessione. Diffuso è l’utilizzo nel senso comune dell’aggettivo “giovanile”, soprattutto accostato a temi specifici quali la criminalità, il bullismo, la disoccupazione, la cultura o il linguaggio. Tale uso è però superficiale, legato a una categoria che si tende a dare per scontata, che non viene interrogata e che finisce per rispecchiare il concetto di “ideologia spontanea” di Pierre Bordieu (et al., 1973) . A proposito della giovinezza, è il concetto di età a essere sottinteso. Per poterlo comprendere appieno, è necessario distinguere l’età biologica da quella sociale (d’Eramo, 2001). Se consideriamo l’età non come indicatore di anni o giorni, ma come sequenza di fasce quali l’infanzia, l’adolescenza, la giovinezza, la maturità e la vecchiaia, i contorni del concetto si fanno indefiniti. In senso matematico, infatti, le fasce d’età sono “insiemi aperti”, che non contengono cioè la propria frontiera. Si sa che esistono le persone anziane, per esempio, ma è piuttosto difficile stabilire a che età si diventa vecchi e quando non lo si è ancora. Lo stesso vale per i giovani. Non a caso, diversi enti di ricerca italiani considerano differenti estensioni della giovinezza. Di qui una pluralità di etichette, fasce d’età ed estensioni che risente della diversità dei punti di vista e forse della difficoltà di includere i diversi giovani in classi univoche, legate a dimensioni meramente anagrafiche. La stessa parola “giovani” è diventata un’entità dal significato opaco e contrattabile a seconda delle situazioni, un appellativo facile che indica una realtà eterogenea che può includere, senza troppe distinzioni, uomini e donne da 0 a 39 anni, e forse più. La mancanza di accordo sull’estensione e le caratteristiche della condizione giovanile sembra derivare non tanto e non solo dall’incertezza dei confini delle generazioni, quanto dalla natura stessa della giovinezza nella contemporaneità. Per la sociologia, essa rappresenta la fase in cui un individuo ha di fronte a sé un futuro aperto ed è chiamato a compiere scelte decisive, in grado di cambiare il corso della sua esistenza e del sistema in cui vive. Nella concezione di Karl Mannheim (1927), per esempio, la gioventù non è solo una fase di crescita biologica o psicologica, e neppure un momento di transizione ai ruoli sociali adulti, è piuttosto un’occasione per la ridiscussione e il cambiamento della società, poiché ogni nuova generazione crea le premesse per una riscrittura del sistema in cui vive. I giovani assolvono, infatti, a una doppia funzione sociale: quella di riproduzione socioculturale in una prospettiva di continuità, ma anche quella di motore dell’innovazione, funzione naturalmente legata alla loro mancanza della zavorra del passato. Tuttavia, le categorie interpretative che cercano di leggere il rapporto tra giovani e società attraverso il concetto di generazione oggi non appaiono illuminanti sia perché i giovani dei nostri giorni non sono definibili semplicemente in termini di continuità/discontinuità, sia perché non hanno condotte del tutto omologabili, ma si differenziano tanto quanto gli individui di altre fasce d’età in relazione a una molteplicità di variabili.

L’età dell’incertezza. Gli orizzonti aperti e i confini mobili della giovinezza come età sociale / Panarese, Paola. - STAMPA. - (2013), pp. 3-17.

L’età dell’incertezza. Gli orizzonti aperti e i confini mobili della giovinezza come età sociale

PANARESE, Paola
2013

Abstract

Today, the word " youth" has an unclear and negotiable meaning, depending on the situation . It is a name that indicates a heterogeneous reality that may include men and women from 0 to 39 years, and maybe more. The lack of agreement, in the italian literature, on the extent and the characteristics of the youth condition arises not only from the uncertainty of the boundaries of generations, but also by the nature of youth in the contemporary world. For sociology, it is the phase of the life in which an individual has an open future and he has to make choices that can change the course of his existence and the system in which he live. However, the traditional interpretive categories doesn't work, because the relation between the young people and the future has deeply changed.
2013
La solitudine di Icaro. Il disagio dei giovani tra adolescenza ed età adulta
9788865311448
Oggetto di invidia o nostalgia, bersaglio di disapprovazione e preoccupazione, i giovani sono spesso argomento di discussione, ma raramente di riflessione. Diffuso è l’utilizzo nel senso comune dell’aggettivo “giovanile”, soprattutto accostato a temi specifici quali la criminalità, il bullismo, la disoccupazione, la cultura o il linguaggio. Tale uso è però superficiale, legato a una categoria che si tende a dare per scontata, che non viene interrogata e che finisce per rispecchiare il concetto di “ideologia spontanea” di Pierre Bordieu (et al., 1973) . A proposito della giovinezza, è il concetto di età a essere sottinteso. Per poterlo comprendere appieno, è necessario distinguere l’età biologica da quella sociale (d’Eramo, 2001). Se consideriamo l’età non come indicatore di anni o giorni, ma come sequenza di fasce quali l’infanzia, l’adolescenza, la giovinezza, la maturità e la vecchiaia, i contorni del concetto si fanno indefiniti. In senso matematico, infatti, le fasce d’età sono “insiemi aperti”, che non contengono cioè la propria frontiera. Si sa che esistono le persone anziane, per esempio, ma è piuttosto difficile stabilire a che età si diventa vecchi e quando non lo si è ancora. Lo stesso vale per i giovani. Non a caso, diversi enti di ricerca italiani considerano differenti estensioni della giovinezza. Di qui una pluralità di etichette, fasce d’età ed estensioni che risente della diversità dei punti di vista e forse della difficoltà di includere i diversi giovani in classi univoche, legate a dimensioni meramente anagrafiche. La stessa parola “giovani” è diventata un’entità dal significato opaco e contrattabile a seconda delle situazioni, un appellativo facile che indica una realtà eterogenea che può includere, senza troppe distinzioni, uomini e donne da 0 a 39 anni, e forse più. La mancanza di accordo sull’estensione e le caratteristiche della condizione giovanile sembra derivare non tanto e non solo dall’incertezza dei confini delle generazioni, quanto dalla natura stessa della giovinezza nella contemporaneità. Per la sociologia, essa rappresenta la fase in cui un individuo ha di fronte a sé un futuro aperto ed è chiamato a compiere scelte decisive, in grado di cambiare il corso della sua esistenza e del sistema in cui vive. Nella concezione di Karl Mannheim (1927), per esempio, la gioventù non è solo una fase di crescita biologica o psicologica, e neppure un momento di transizione ai ruoli sociali adulti, è piuttosto un’occasione per la ridiscussione e il cambiamento della società, poiché ogni nuova generazione crea le premesse per una riscrittura del sistema in cui vive. I giovani assolvono, infatti, a una doppia funzione sociale: quella di riproduzione socioculturale in una prospettiva di continuità, ma anche quella di motore dell’innovazione, funzione naturalmente legata alla loro mancanza della zavorra del passato. Tuttavia, le categorie interpretative che cercano di leggere il rapporto tra giovani e società attraverso il concetto di generazione oggi non appaiono illuminanti sia perché i giovani dei nostri giorni non sono definibili semplicemente in termini di continuità/discontinuità, sia perché non hanno condotte del tutto omologabili, ma si differenziano tanto quanto gli individui di altre fasce d’età in relazione a una molteplicità di variabili.
Gioventù; giovani-adulti; confini; età sociale
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
L’età dell’incertezza. Gli orizzonti aperti e i confini mobili della giovinezza come età sociale / Panarese, Paola. - STAMPA. - (2013), pp. 3-17.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/516631
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