This volume provides a reconstruction and analysis of the knowledge and practices about health, illness and treatment of the Nahua of Mexico, from the first evidence on Aztec medicine collected by the Spaniards in the early XVI century, through the documents of the colonial era, to the ethnographic present, documented through thirty years of research in the Sierra de Puebla. It explains the Nahua’s concepts on the person and its composition, the delicate balances that govern health and the pitfalls that can cause disease. In addition, it highlights the complex array of diagnostic categories characteristic to indigenous medical tradition, as well as the therapeutic practices (combining plants, bodily manipulations and ritual acts) by which healing is pursued. The detailed examination of Nahua medicine highlights the misunderstandings that - from the very first contact with European medicine - have characterized its assessment by non-natives, and which still persist now that health care institutions have opened unprecedented spaces for collaborating with indigenous healers. Through a critical comparison of the characteristics of the different types of knowledge which co-exist in today's medical pluralism, one can better understand the reasons for the vitality and persistence of indigenous medicine.

Il volume fornisce una ricostruzione e un’analisi delle conoscenze e delle pratiche intorno alla salute, alla malattia e alla terapia dei Nahua del Messico, dalle prime testimonianze sulla medicina azteca raccolte dai primi conquistatori, alla documentazione di epoca coloniale, fino al presente etnografico, documentato attraverso una trentennale ricerca nella Sierra di Puebla. Attraverso l’illustrazione delle concezioni nahua sulla persona e la sua composizione, sui delicati equilibri da cui dipende la salute e sulle insidie che possono causare la malattia, viene messo in luce l’articolato spettro di categorie diagnostiche della tradizione medica indigena, così come le pratiche terapeutiche (che combinano farmaci, manipolazioni corporee e atti rituali) per mezzo delle quali si persegue la guarigione. L’approfondito esame della medicina nahua permette di evidenziare i fraintendimenti che – fin dai primi contatti con la medicina europea – hanno caratterizzato la sua valutazione da parte dei non indigeni e che persistono ancor oggi, nel momento in cui le istituzioni sanitarie hanno aperto inediti spazi di collaborazione con gli specialisti nativi. Proprio il confronto critico tra le peculiarità dei diversi saperi comprensenti nell’attuale panorama di pluralismo medico consente di cogliere le ragioni della vitalità e della persistenza della medicina indigena.

Corpi freddi e ombre perdute. La medicina indigena messicana ieri e oggi / Lupo, Alessandro. - STAMPA. - (2012).

Corpi freddi e ombre perdute. La medicina indigena messicana ieri e oggi

LUPO, Alessandro
2012

Abstract

This volume provides a reconstruction and analysis of the knowledge and practices about health, illness and treatment of the Nahua of Mexico, from the first evidence on Aztec medicine collected by the Spaniards in the early XVI century, through the documents of the colonial era, to the ethnographic present, documented through thirty years of research in the Sierra de Puebla. It explains the Nahua’s concepts on the person and its composition, the delicate balances that govern health and the pitfalls that can cause disease. In addition, it highlights the complex array of diagnostic categories characteristic to indigenous medical tradition, as well as the therapeutic practices (combining plants, bodily manipulations and ritual acts) by which healing is pursued. The detailed examination of Nahua medicine highlights the misunderstandings that - from the very first contact with European medicine - have characterized its assessment by non-natives, and which still persist now that health care institutions have opened unprecedented spaces for collaborating with indigenous healers. Through a critical comparison of the characteristics of the different types of knowledge which co-exist in today's medical pluralism, one can better understand the reasons for the vitality and persistence of indigenous medicine.
2012
9788879755627
Il volume fornisce una ricostruzione e un’analisi delle conoscenze e delle pratiche intorno alla salute, alla malattia e alla terapia dei Nahua del Messico, dalle prime testimonianze sulla medicina azteca raccolte dai primi conquistatori, alla documentazione di epoca coloniale, fino al presente etnografico, documentato attraverso una trentennale ricerca nella Sierra di Puebla. Attraverso l’illustrazione delle concezioni nahua sulla persona e la sua composizione, sui delicati equilibri da cui dipende la salute e sulle insidie che possono causare la malattia, viene messo in luce l’articolato spettro di categorie diagnostiche della tradizione medica indigena, così come le pratiche terapeutiche (che combinano farmaci, manipolazioni corporee e atti rituali) per mezzo delle quali si persegue la guarigione. L’approfondito esame della medicina nahua permette di evidenziare i fraintendimenti che – fin dai primi contatti con la medicina europea – hanno caratterizzato la sua valutazione da parte dei non indigeni e che persistono ancor oggi, nel momento in cui le istituzioni sanitarie hanno aperto inediti spazi di collaborazione con gli specialisti nativi. Proprio il confronto critico tra le peculiarità dei diversi saperi comprensenti nell’attuale panorama di pluralismo medico consente di cogliere le ragioni della vitalità e della persistenza della medicina indigena.
Antropologia medica, Etnomedicina, Indigeni messicani, Nahua, Aztechi, Storia della medicina
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Corpi freddi e ombre perdute. La medicina indigena messicana ieri e oggi / Lupo, Alessandro. - STAMPA. - (2012).
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