Con le diverse ipotesi progettuali illustrate nel capitolo F del volume “Il teatro romano di Teramo. Ricerche e proposte per la valorizzazione”, si è voluta rappresentare la pluralità delle soluzioni architettoniche possibili, riconducibili a quattro tipi da cui, per esemplificazione, si sono estratte quattro configurazioni campione. Ciascuna delle quattro soluzioni sviluppate é da intendersi come schema, distillato concettuale, frutto dello Studio di Fattibilità e non come proposta architettonica creativamente compiuta che, viceversa, dovrà precisarsi in seguito. In questa sede viene documentata la soluzione A approfondita dalla scrivente sulla base dello studio storico-architettonico e urbanistico, articolata in 5 paragrafi: Soluzione A. “Conservazione e valorizzazione dei resti archeologici del Teatro”. “Sintesi degli interventi proposti”. “Premessa”. “Note introduttive”. “Descrizione degli interventi” (capitolo F, pp. 74-85). Coerentemente con gli obiettivi generali dello Studio di Fattibilità, la soluzione A predispone l’azione conservativa sui resti del Teatro, prevedendo: l’arresto del degrado materiale; il consolidamento di parti costituenti l’edificio; la lettura facilitata dell’insieme dei resti materiali e dei caratteri architettonici residui; la visitabilità migliorata del monumento all’interno del tessuto urbano circostante e il suo più efficace inserimento negli itinerari artistico-culturali della città. Gli studi più recenti sul Teatro hanno messo in guardia sul notevole “grado di approssimazione” che le restituzioni critiche odierne necessariamente devono ammettere a causa dell’esiguità dei resti visibili e pertanto la soluzione A suggerisce di acquisire nuovi dati di conoscenza, prevedendo lo svolgimento preliminare di nuove indagini dirette e nuove ricerche. In sintesi, la soluzione in oggetto individua tre principali categorie di lavori da eseguire che contemplano: I) il compimento di saggi conoscitivi ad integrazione di quelli previsti dal progetto della Soprintendenza, già appaltato; II) la rimozione di terra di riporto e di detriti da zone già scavate; III) la ricostruzione controllata e limitata di parti murarie del Teatro per agevolarne la comprensione e garantirne duraturi miglioramenti conservativi. Ai fini di una duratura conservazione, è opportuna l’adozione di tecniche e materiali tradizionali in grado di assicurare la piena compatibilità con i resti archeologici.
“Conservazione e valorizzazione dei resti archeologici del Teatro”. “Sintesi degli interventi proposti”. “Premessa”. “Note introduttive”. “Descrizione degli interventi” / Mannino, Natalina. - STAMPA. - (2012), pp. 74-85.
“Conservazione e valorizzazione dei resti archeologici del Teatro”. “Sintesi degli interventi proposti”. “Premessa”. “Note introduttive”. “Descrizione degli interventi”.
MANNINO, Natalina
2012
Abstract
Con le diverse ipotesi progettuali illustrate nel capitolo F del volume “Il teatro romano di Teramo. Ricerche e proposte per la valorizzazione”, si è voluta rappresentare la pluralità delle soluzioni architettoniche possibili, riconducibili a quattro tipi da cui, per esemplificazione, si sono estratte quattro configurazioni campione. Ciascuna delle quattro soluzioni sviluppate é da intendersi come schema, distillato concettuale, frutto dello Studio di Fattibilità e non come proposta architettonica creativamente compiuta che, viceversa, dovrà precisarsi in seguito. In questa sede viene documentata la soluzione A approfondita dalla scrivente sulla base dello studio storico-architettonico e urbanistico, articolata in 5 paragrafi: Soluzione A. “Conservazione e valorizzazione dei resti archeologici del Teatro”. “Sintesi degli interventi proposti”. “Premessa”. “Note introduttive”. “Descrizione degli interventi” (capitolo F, pp. 74-85). Coerentemente con gli obiettivi generali dello Studio di Fattibilità, la soluzione A predispone l’azione conservativa sui resti del Teatro, prevedendo: l’arresto del degrado materiale; il consolidamento di parti costituenti l’edificio; la lettura facilitata dell’insieme dei resti materiali e dei caratteri architettonici residui; la visitabilità migliorata del monumento all’interno del tessuto urbano circostante e il suo più efficace inserimento negli itinerari artistico-culturali della città. Gli studi più recenti sul Teatro hanno messo in guardia sul notevole “grado di approssimazione” che le restituzioni critiche odierne necessariamente devono ammettere a causa dell’esiguità dei resti visibili e pertanto la soluzione A suggerisce di acquisire nuovi dati di conoscenza, prevedendo lo svolgimento preliminare di nuove indagini dirette e nuove ricerche. In sintesi, la soluzione in oggetto individua tre principali categorie di lavori da eseguire che contemplano: I) il compimento di saggi conoscitivi ad integrazione di quelli previsti dal progetto della Soprintendenza, già appaltato; II) la rimozione di terra di riporto e di detriti da zone già scavate; III) la ricostruzione controllata e limitata di parti murarie del Teatro per agevolarne la comprensione e garantirne duraturi miglioramenti conservativi. Ai fini di una duratura conservazione, è opportuna l’adozione di tecniche e materiali tradizionali in grado di assicurare la piena compatibilità con i resti archeologici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.