La città e il fiume. Rieti, il Velino e la rete ambientale

The relationship between the city and the river is a metaphor for how the relationship between the city and the environment has characterized the human settlement over time, but also of how the city has evolved over the centuries and how we live , we practice , we think the city and the environment inside and outside of it , the way in which , in a nutshell , we make urban experience . From the center of the city life and its production activities in " back room " and " dump ", or simply forgotten place , to become today " background landscape " or place of recovery of a significant relationship with the environment, but also with the own well-being , with the " good life " with the awareness of quality of life and the beauty of the city (which, as Dostoyevsky said , " save the world" ), the river in the urban environment has a great symbolic value as well as carries out fundamental ecological functions , and network of relationships with the city weaves its own territory. Deal with such complexity requires attention, and devices that seek to govern it can not go beyond the purely technical dimension , generally tied to the "green", is understood in functional terms. Rieti is not really a " water city " , but bases its existence on the relationship with the Velino. The presence of the river is a constant for the life of the city and a trend-setter , though often denied or abused . The experiment conducted in the context of Rieti , far from being an "optimal" , sought to address such complex issues trying to map innovative ways .

Il rapporto tra città e fiume è metafora di come il rapporto tra la città e l’ambiente ha caratterizzato l’insediamento umano nel tempo, ma anche di come è evoluto l’urbano nei secoli e di come noi viviamo, pratichiamo, pensiamo la città e l’ambiente dentro e fuori di essa; del modo in cui, in poche parole, facciamo esperienza urbana. Da centro della vita della città e delle sue attività produttive a “retrobottega” e “discarica”, o semplicemente luogo dimenticato, fino a diventare oggi “sfondo paesaggistico” o luogo di recupero di un rapporto significativo con l’ambiente, ma anche con il proprio benessere, con il “ben vivere”, con la coscienza della qualità della vita e della bellezza della città (che, come diceva Dostojevski, “salverà il mondo”), il fiume nel contesto urbano ha una grande valore simbolico così come svolge fondamentali funzioni ecologiche, ed è intreccio di relazioni che la città intesse con il proprio territorio di riferimento. Trattare una tale complessità richiede attenzione, e i dispositivi per governarla non possono che cercare di andare oltre la dimensione puramente tecnica, generalmente legata al “verde” inteso in termini funzionali. Rieti non è propriamente una “città d’acqua”, ma fonda la sua stessa esistenza sul rapporto con il Velino. La presenza del fiume è una costante per la vita della città e un riferimento ineludibile, per quanto spesso negato o oltraggiato. La sperimentazione condotta nel contesto reatino, lungi dal costituire un’esperienza “ottimale”, ha cercato di affrontare tale complesso di questioni provando a tracciare percorsi innovativi.