Le conclusioni innanzitutto dicono che negli artigiani digitali c’è una quota significativa e insopprimibile di professionalità che appartiene al passato, quando il lavoro era un’arte. Ma non potrà tornare a esserlo: ieri occorreva conoscere la tecnica, oggi si devono conoscere le procedure. Per seconda cosa, che il bisogno di partecipazione non è soltanto una costante dello spirito umano, ma che oggi è anche parte importante dei modelli organizzativi, che non curano le emozioni ma soltanto i risultati. Le tecnologie digitali potranno spingersi molto avanti nel condizionare l’antropologia delle persone in carne e ossa, ma risulta assai difficile credere che possano sopprimere i bisogni fondamentali di chi è parte del processo produttivo e, prima di essere considerato un tecnico, aspira a essere ritenuto una persona con il relativo carico di umanità.
Conclusioni / Fontana, Renato. - STAMPA. - 1(2013), pp. 183-192.
Conclusioni
FONTANA, Renato
2013
Abstract
Le conclusioni innanzitutto dicono che negli artigiani digitali c’è una quota significativa e insopprimibile di professionalità che appartiene al passato, quando il lavoro era un’arte. Ma non potrà tornare a esserlo: ieri occorreva conoscere la tecnica, oggi si devono conoscere le procedure. Per seconda cosa, che il bisogno di partecipazione non è soltanto una costante dello spirito umano, ma che oggi è anche parte importante dei modelli organizzativi, che non curano le emozioni ma soltanto i risultati. Le tecnologie digitali potranno spingersi molto avanti nel condizionare l’antropologia delle persone in carne e ossa, ma risulta assai difficile credere che possano sopprimere i bisogni fondamentali di chi è parte del processo produttivo e, prima di essere considerato un tecnico, aspira a essere ritenuto una persona con il relativo carico di umanità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.