Le riflessioni sul linguaggio, teologico e non, da parte dei maestri in sacra pagina del XII secolo costituiscono uno dei luoghi di nascita, o quantomeno di approfondimento, degli strumenti di analisi semantica che diventeranno centrali nella grammatica e nella logica del secolo seguente. È il caso ad esempio dei concetti di consignificatio, connotatio, suppositio, copulatio, modus significandi. Tutti i maestri di teologia del XII secolo partecipano di questo movimento che è stato definito «theologische Sprachlogik» o «dialektische Theologie» o ancora «teologia grammaticale», ma alcuni si distinguono per l’importanza nella loro produzione della riflessione intorno al linguaggio e per la lucidità, la creatività ed il tecnicismo del loro approccio: in particolare nella prima metà del secolo i due grandi, Pietro Abelardo e Gilberto di Poitiers, e nella seconda l’autore della Summa Zwettlensis, Alano di Lilla, Simone di Tournai, Prepositino da Cremona, Pietro di Poitiers, Stefano Langton. Sono queste le nozioni e gli autori prevalentemente considerati in questo contributo. L'articolo è dedicato ad Alfonso Maierù, che tra i primi e soprattutto così profondamente ha esplorato l’intrinseco e proficuo legame che stringe nel medioevo logica, semantica e teologia.
La terminologia semantica nella teologia del XII secolo / Valente, Luisa. - STAMPA. - (2013), pp. 87-109.
La terminologia semantica nella teologia del XII secolo
VALENTE, Luisa
2013
Abstract
Le riflessioni sul linguaggio, teologico e non, da parte dei maestri in sacra pagina del XII secolo costituiscono uno dei luoghi di nascita, o quantomeno di approfondimento, degli strumenti di analisi semantica che diventeranno centrali nella grammatica e nella logica del secolo seguente. È il caso ad esempio dei concetti di consignificatio, connotatio, suppositio, copulatio, modus significandi. Tutti i maestri di teologia del XII secolo partecipano di questo movimento che è stato definito «theologische Sprachlogik» o «dialektische Theologie» o ancora «teologia grammaticale», ma alcuni si distinguono per l’importanza nella loro produzione della riflessione intorno al linguaggio e per la lucidità, la creatività ed il tecnicismo del loro approccio: in particolare nella prima metà del secolo i due grandi, Pietro Abelardo e Gilberto di Poitiers, e nella seconda l’autore della Summa Zwettlensis, Alano di Lilla, Simone di Tournai, Prepositino da Cremona, Pietro di Poitiers, Stefano Langton. Sono queste le nozioni e gli autori prevalentemente considerati in questo contributo. L'articolo è dedicato ad Alfonso Maierù, che tra i primi e soprattutto così profondamente ha esplorato l’intrinseco e proficuo legame che stringe nel medioevo logica, semantica e teologia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.