Elsa Morante (Roma, 1912-1985) ci ha lasciato quattro romanzi principali; nell’ultimo romanzo Aracoeli (1982, vincitore del premio Medicis), pubblicato tre anni prima della morte avvenuta nel novembre 1985, possiamo leggere l’ombra fortissima della morte. In questo romanzo, il protagonista Emanuele omosessuale quarantatreenne (da qui in avanti annotato semplicemente come “Manuele”), va in visita ad El Almendral, paese natio di Aracoeli – la propria madre, di origine spagnola. Lì giunto, scopre che non esiste ormai più nulla ed il romanzo termina con la conclusione «Tra madre e figlio, in Aracoeli, si stende una sassaia deserta1»: ad una prima lettura, quindi, viene da pensare ad un’opera che non lascia spazio ad alcuna salvezza. Tuttavia, analizzando il testo da un altro punto di vista, vediamo che il protagonista che non riesce a separarsi spiritualmente dalla madre, dopo aver fatto ritorno al punto di partenza rievocando i propri ricordi dall’infanzia fino al presente, potrà infine seppellirla moralmente. Eseguirà così un grief work che lo porta ad affermare se stesso2; in questo percorso lo specchio compie un ruolo molto importante. Nel presente articolo, analizzerò questo romanzo rivolgendo l’attenzione all’elemento dello specchio.
Aracoeli di Elsa Morante: un viaggio nello specchio / Ishida, Mio; Hideyuki, Doi; Katsuo, Hashimoto; Takeo, Sumi. - STAMPA. - 1(2012), pp. 79-96.
Aracoeli di Elsa Morante: un viaggio nello specchio
ISHIDA, MIO;
2012
Abstract
Elsa Morante (Roma, 1912-1985) ci ha lasciato quattro romanzi principali; nell’ultimo romanzo Aracoeli (1982, vincitore del premio Medicis), pubblicato tre anni prima della morte avvenuta nel novembre 1985, possiamo leggere l’ombra fortissima della morte. In questo romanzo, il protagonista Emanuele omosessuale quarantatreenne (da qui in avanti annotato semplicemente come “Manuele”), va in visita ad El Almendral, paese natio di Aracoeli – la propria madre, di origine spagnola. Lì giunto, scopre che non esiste ormai più nulla ed il romanzo termina con la conclusione «Tra madre e figlio, in Aracoeli, si stende una sassaia deserta1»: ad una prima lettura, quindi, viene da pensare ad un’opera che non lascia spazio ad alcuna salvezza. Tuttavia, analizzando il testo da un altro punto di vista, vediamo che il protagonista che non riesce a separarsi spiritualmente dalla madre, dopo aver fatto ritorno al punto di partenza rievocando i propri ricordi dall’infanzia fino al presente, potrà infine seppellirla moralmente. Eseguirà così un grief work che lo porta ad affermare se stesso2; in questo percorso lo specchio compie un ruolo molto importante. Nel presente articolo, analizzerò questo romanzo rivolgendo l’attenzione all’elemento dello specchio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.