Progress, in its rapid course to a globalized society, and deprived of its vital relationship with the local identity, the flattening of productivism and hyper-modernity, has led to the loss of equilibrium in the built environment’s transformation made by civilizations, unstructuring its organic potential. The role of technology becomes, therefore, to act as mediator and help to restore the environmental-friendly dynamics of a place and its intrinsic requirements for living. The effort of the legislation, within its monitoring function, should be to set the levels to overcome the logic of the market economics, still focused on satisfying the individual, and to turn the interests towards obtaining benefits for the community over the long term. Research and planning are called to put their efforts in creating a mental ecology to reverse the trend towards continued growth and as an outcome in and of itself? (I really don’t know how to translate that) to rebuild the foundations of architecture in line with the strategies and materials offered by nature. In nature, we can find models of efficiency and functionality applied to sustainable development and for this purpose we should re-evaluate the approaches of the architecture of the past, rediscovering prior knowledge and local know-how, without renouncing the option to reconcile them with the latest developments of technological innovation. Investigations for optimizing performances of materials and components, the design of intelligent and extroverted technologies which reflect the behaviour of the organic world for a perfect adaptation to external stimuli and their integration with morphological studies addressed to the discovery of functional systems of ancient times, are possible only through a systemic approach to design that emphasizes the integration of knowledge, hoping for full cooperation between the architect, engineer, biologist, chemist ... within a discipline of creativity free from pursuing the form self-referentiality towards a design where the complexity itself is used to solve problems, creating links between the indoor and outdoor environment and quality of spaces.

Il progresso, nel suo rapido percorso verso una società globalizzata e privata del suo vitale rapporto con l’identità locale, l’appiattimento del produttivismo e l’ipermodernità, ha portato alla perdita dell’equilibrio nei processi di trasformazione dell’ambiente costruito operati dalle civiltà, destrutturandone le potenzialità organiche. Il ruolo della tecnologia diviene dunque quello di agire come mediatore e guida nel ristabilire le dinamiche rispettose dei caratteri ambientali di un luogo e delle esigenze intrinseche dell’abitare. Lo sforzo dell’apparato normativo nella sua funzione di controllo, deve essere quello di fissare i livelli per superare le logiche delle economie di mercato, ancora centrate sul soddisfacimento del singolo e virare l’interesse all’ottenimento di benefici per la collettività su lungo raggio. Ricerca e progettazione sono chiamate a porre il loro impegno nella creazione di una ecologia mentale che inverta la tendenza ad una crescita continua e fine a se stessa per ricostruire le basi di un’architettura in linea con le strategie ed i materiali offerti dalla natura. È proprio in essa che vanno ricercati i modelli di efficienza e funzionalità votati ad uno sviluppo sostenibile e a questo scopo occorre rivalutare gli approcci delle architetture del passato, riscoprire le conoscenze pregresse ed il know-how locale, senza rinunciare ad conciliarli con i più recenti sviluppi dell’innovazione tecnologica. Le indagini per l’ottimizzazione prestazionale di materiali e componenti, la progettazione di tecnologie intelligenti ed estroverse che ricalcano i comportamenti del mondo organico per un ideale adattamento agli stimoli esterni e la loro integrazione con studi morfologici indirizzati alla riscoperta degli impianti funzionali dell’antichità, sono possibili solo attraverso un approccio sistemico alla progettazione che privilegi l’integrazione dei saperi auspicando una piena collaborazione tra architetto, ingegnere, biologo, chimico… all’interno una disciplina della creatività che si liberi dell’autoreferenzialità della forma per perseguire un design volto alla complessità non fine a se stessa ma adoperata alla risoluzione dei problemi, alla creazione di legami tra ambiente indoor e outdoor ed alla qualità degli spazi.

Il problema dell'equilibrio e l'innovazione tra cultura tecnologica, integrazione con l'ambiente e creatività / Cimini, Silvia. - STAMPA. - (2012), pp. 61-72.

Il problema dell'equilibrio e l'innovazione tra cultura tecnologica, integrazione con l'ambiente e creatività.

CIMINI, SILVIA
2012

Abstract

Progress, in its rapid course to a globalized society, and deprived of its vital relationship with the local identity, the flattening of productivism and hyper-modernity, has led to the loss of equilibrium in the built environment’s transformation made by civilizations, unstructuring its organic potential. The role of technology becomes, therefore, to act as mediator and help to restore the environmental-friendly dynamics of a place and its intrinsic requirements for living. The effort of the legislation, within its monitoring function, should be to set the levels to overcome the logic of the market economics, still focused on satisfying the individual, and to turn the interests towards obtaining benefits for the community over the long term. Research and planning are called to put their efforts in creating a mental ecology to reverse the trend towards continued growth and as an outcome in and of itself? (I really don’t know how to translate that) to rebuild the foundations of architecture in line with the strategies and materials offered by nature. In nature, we can find models of efficiency and functionality applied to sustainable development and for this purpose we should re-evaluate the approaches of the architecture of the past, rediscovering prior knowledge and local know-how, without renouncing the option to reconcile them with the latest developments of technological innovation. Investigations for optimizing performances of materials and components, the design of intelligent and extroverted technologies which reflect the behaviour of the organic world for a perfect adaptation to external stimuli and their integration with morphological studies addressed to the discovery of functional systems of ancient times, are possible only through a systemic approach to design that emphasizes the integration of knowledge, hoping for full cooperation between the architect, engineer, biologist, chemist ... within a discipline of creativity free from pursuing the form self-referentiality towards a design where the complexity itself is used to solve problems, creating links between the indoor and outdoor environment and quality of spaces.
2012
La ricerca tra innovazione, creatività e progetto / Research among innovation, creativity and design
9788866551546
Il progresso, nel suo rapido percorso verso una società globalizzata e privata del suo vitale rapporto con l’identità locale, l’appiattimento del produttivismo e l’ipermodernità, ha portato alla perdita dell’equilibrio nei processi di trasformazione dell’ambiente costruito operati dalle civiltà, destrutturandone le potenzialità organiche. Il ruolo della tecnologia diviene dunque quello di agire come mediatore e guida nel ristabilire le dinamiche rispettose dei caratteri ambientali di un luogo e delle esigenze intrinseche dell’abitare. Lo sforzo dell’apparato normativo nella sua funzione di controllo, deve essere quello di fissare i livelli per superare le logiche delle economie di mercato, ancora centrate sul soddisfacimento del singolo e virare l’interesse all’ottenimento di benefici per la collettività su lungo raggio. Ricerca e progettazione sono chiamate a porre il loro impegno nella creazione di una ecologia mentale che inverta la tendenza ad una crescita continua e fine a se stessa per ricostruire le basi di un’architettura in linea con le strategie ed i materiali offerti dalla natura. È proprio in essa che vanno ricercati i modelli di efficienza e funzionalità votati ad uno sviluppo sostenibile e a questo scopo occorre rivalutare gli approcci delle architetture del passato, riscoprire le conoscenze pregresse ed il know-how locale, senza rinunciare ad conciliarli con i più recenti sviluppi dell’innovazione tecnologica. Le indagini per l’ottimizzazione prestazionale di materiali e componenti, la progettazione di tecnologie intelligenti ed estroverse che ricalcano i comportamenti del mondo organico per un ideale adattamento agli stimoli esterni e la loro integrazione con studi morfologici indirizzati alla riscoperta degli impianti funzionali dell’antichità, sono possibili solo attraverso un approccio sistemico alla progettazione che privilegi l’integrazione dei saperi auspicando una piena collaborazione tra architetto, ingegnere, biologo, chimico… all’interno una disciplina della creatività che si liberi dell’autoreferenzialità della forma per perseguire un design volto alla complessità non fine a se stessa ma adoperata alla risoluzione dei problemi, alla creazione di legami tra ambiente indoor e outdoor ed alla qualità degli spazi.
Equilibrio; Cultura tecnologica; Innovazione
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Il problema dell'equilibrio e l'innovazione tra cultura tecnologica, integrazione con l'ambiente e creatività / Cimini, Silvia. - STAMPA. - (2012), pp. 61-72.
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/509897
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact