An archaeological survey, such as the one under examination, has the delicate task of communicating a great deal of information in the clearest manner possible, from the geometry of the objects to identification of the outlines capable of describing the nature and type of work performed, the materials, their state of degradation, etc. Special attention is thus needed for issues relating to representation. For decades, representation has been identified through images. Reference is made to: dynamic images, which enables architectural objects to be illustrated in their formal and material aspects; virtual images, which represents the general and the particular, which does not replace but complements traditional Mongean representation. Non-contact 3D surveying technologies enable the survey of 3D objects through point clouds and the creation of virtual models that are very similar to reality, both morphologically speaking and in terms of perception.

Un rilevamento di tipo archeologico, come quello in esame, ha il delicato compito di comunicare nella maniera più inequivocabile possibile una gran quantità di informazioni, dalla geometria degli oggetti all’individuazione delle tracce in grado di descrivere la natura e tipologia delle lavorazioni effettuate, dai materiali allo stato di degrado degli stessi, etc. Dunque è necessaria una particolare attenzione proprio alle questioni inerenti alla rappresentazione. Quest’ultima, ormai da decenni, è identificata attraverso l’immagine: si parla di immagine dinamica, che consente di illustrare oggetti architettonici nei loro aspetti formali e materici; immagine virtuale, che rappresenta il generale e il particolare, che non sostituisce ma integra la tradizionale rappresentazione mongiana. Le tecnologie per il rilevamento 3D non a contatto permettono di rilevare, per nuvole di punti, oggetti 3D e di realizzarne modelli virtuali molto simili alla realtà, sia morfologicamente sia percettivamente.

L’uso dei modelli come strumento della comunicazione / Ippolito, Alfonso; Cosentino, Francesco. - STAMPA. - (2012), pp. 145-148.

L’uso dei modelli come strumento della comunicazione

IPPOLITO, ALFONSO;COSENTINO, FRANCESCO
2012

Abstract

An archaeological survey, such as the one under examination, has the delicate task of communicating a great deal of information in the clearest manner possible, from the geometry of the objects to identification of the outlines capable of describing the nature and type of work performed, the materials, their state of degradation, etc. Special attention is thus needed for issues relating to representation. For decades, representation has been identified through images. Reference is made to: dynamic images, which enables architectural objects to be illustrated in their formal and material aspects; virtual images, which represents the general and the particular, which does not replace but complements traditional Mongean representation. Non-contact 3D surveying technologies enable the survey of 3D objects through point clouds and the creation of virtual models that are very similar to reality, both morphologically speaking and in terms of perception.
2012
Documentation of Mediterranean Ancient Theatres: Athena¹s activities in Merida
9788849225242
Un rilevamento di tipo archeologico, come quello in esame, ha il delicato compito di comunicare nella maniera più inequivocabile possibile una gran quantità di informazioni, dalla geometria degli oggetti all’individuazione delle tracce in grado di descrivere la natura e tipologia delle lavorazioni effettuate, dai materiali allo stato di degrado degli stessi, etc. Dunque è necessaria una particolare attenzione proprio alle questioni inerenti alla rappresentazione. Quest’ultima, ormai da decenni, è identificata attraverso l’immagine: si parla di immagine dinamica, che consente di illustrare oggetti architettonici nei loro aspetti formali e materici; immagine virtuale, che rappresenta il generale e il particolare, che non sostituisce ma integra la tradizionale rappresentazione mongiana. Le tecnologie per il rilevamento 3D non a contatto permettono di rilevare, per nuvole di punti, oggetti 3D e di realizzarne modelli virtuali molto simili alla realtà, sia morfologicamente sia percettivamente.
Rilievo; Archeologia; Modelli
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
L’uso dei modelli come strumento della comunicazione / Ippolito, Alfonso; Cosentino, Francesco. - STAMPA. - (2012), pp. 145-148.
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