Sempre più le nuove tecnologie di rappresentazione, di calcolo e di comunicazione influenzano l’architettura rendendola protagonista di una realtà globalizzata. Il web è diventato il contenitore e il veicolo in cui si manifesta e si comunica l’immaginario collettivo e quando questo si realizza nella realtà fisica percettiva, altera in maniera sostanziale i rapporti con i luoghi del suo esistere. Nel web sono rappresentati scenari atopici, fuori luogo. La rete è in grado di alimentare un’architettura immaginifica di modelli che non si confronta con contesti reali, permettendo però alle rappresentazioni ideate, di diventare patrimonio per chi l’architettura la realizza in contesti urbani. Portali, siti, riviste digitali diventano nuovi strumenti su cui mostrare la nuova architettura, dove esibire le innovazioni formali e funzionali per il vivere e il percepire lo spazio. Può sembrare una contraddizione, ma oggi la rete è uno spazio di confronto e crea un contesto culturale alle idee che alimenta diventandone luogo, l’immagine architettonica è globalmente topica nel web. La rete propone un nuovo rapporto con la ricerca, la sperimentazione non è più legata a specifici condizionamenti fisici ma può esprimersi in realtà decontestualizzate, dando spazio a nuove forme e funzioni; queste costruiscono il rinnovato patrimonio comune che, solo in alcuni casi, trovano la possibilità di realizzarsi fisicamente.
La forma della comunicazione / Casale, Andrea; Valenti, Graziano Mario; Calvano, Michele. - STAMPA. - 3(2012), pp. 37-41.
La forma della comunicazione
CASALE, Andrea;VALENTI, Graziano Mario;CALVANO, MICHELE
2012
Abstract
Sempre più le nuove tecnologie di rappresentazione, di calcolo e di comunicazione influenzano l’architettura rendendola protagonista di una realtà globalizzata. Il web è diventato il contenitore e il veicolo in cui si manifesta e si comunica l’immaginario collettivo e quando questo si realizza nella realtà fisica percettiva, altera in maniera sostanziale i rapporti con i luoghi del suo esistere. Nel web sono rappresentati scenari atopici, fuori luogo. La rete è in grado di alimentare un’architettura immaginifica di modelli che non si confronta con contesti reali, permettendo però alle rappresentazioni ideate, di diventare patrimonio per chi l’architettura la realizza in contesti urbani. Portali, siti, riviste digitali diventano nuovi strumenti su cui mostrare la nuova architettura, dove esibire le innovazioni formali e funzionali per il vivere e il percepire lo spazio. Può sembrare una contraddizione, ma oggi la rete è uno spazio di confronto e crea un contesto culturale alle idee che alimenta diventandone luogo, l’immagine architettonica è globalmente topica nel web. La rete propone un nuovo rapporto con la ricerca, la sperimentazione non è più legata a specifici condizionamenti fisici ma può esprimersi in realtà decontestualizzate, dando spazio a nuove forme e funzioni; queste costruiscono il rinnovato patrimonio comune che, solo in alcuni casi, trovano la possibilità di realizzarsi fisicamente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.