Il contributo sviluppa alcune riflessioni sull’impostazione metodologica della progettazione architettonica e urbana agli inizi degli anni Settanta quando la Tendenza - diffusasi in molte sedi universitarie italiane di architettura - aveva iniziato a concepire la storia dell’architettura non più come fonte di conoscenze, di esperienze e processi progettuali, ma come approccio consumistico al “repertorio delle forme disponibili”. Per maggior precisione un riferimento a “modelli” nella concezione dell’atto progettuale. I suoi due principali esponenti, Aldo Rossi e Giorgio Grassi, tornarono a posare il loro sguardo sul XIX secolo, riscattando infatti dalle rovine dell’Accademia il concetto di “modello”, quale monema, elemento stabile dal punto di vista architettonico e dotato di significato dal punto di vista urbano. Definiti i modelli il passo successivo sarebbe consistito nel ricercare i rapporti esistenti fra morfologia urbana e tipologia architettonica. Con i loro appelli al confronto, alla descrizione e alla classificazione come strumenti per costruire nuovi trattati e manuali, resuscitarono, agli albori del XXI secolo il “positivismo ottocentesco”.
La Tendenza. Riflessioni e note critiche / Lerza, Gianluigi. - STAMPA. - 1(2013), pp. 515-528.
La Tendenza. Riflessioni e note critiche.
LERZA, Gianluigi
2013
Abstract
Il contributo sviluppa alcune riflessioni sull’impostazione metodologica della progettazione architettonica e urbana agli inizi degli anni Settanta quando la Tendenza - diffusasi in molte sedi universitarie italiane di architettura - aveva iniziato a concepire la storia dell’architettura non più come fonte di conoscenze, di esperienze e processi progettuali, ma come approccio consumistico al “repertorio delle forme disponibili”. Per maggior precisione un riferimento a “modelli” nella concezione dell’atto progettuale. I suoi due principali esponenti, Aldo Rossi e Giorgio Grassi, tornarono a posare il loro sguardo sul XIX secolo, riscattando infatti dalle rovine dell’Accademia il concetto di “modello”, quale monema, elemento stabile dal punto di vista architettonico e dotato di significato dal punto di vista urbano. Definiti i modelli il passo successivo sarebbe consistito nel ricercare i rapporti esistenti fra morfologia urbana e tipologia architettonica. Con i loro appelli al confronto, alla descrizione e alla classificazione come strumenti per costruire nuovi trattati e manuali, resuscitarono, agli albori del XXI secolo il “positivismo ottocentesco”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.