Transport and infrastructure represents on the global scale fundamental geopoltical and geoeconomical elements able to define or re-define territorial competitiveness. For example maritime trafic during last 50 years has moved their axis from the atlantic ocean to the pacific and now to the Indian Ocean. This axis represents now the geopolitical pivot of the world: the demostration is, for example, the pearl string strategy of Chinese governemet on the indian sea route and the military support to those ports strategically for chinese freight. Also railways can define new strategy: the tran asian railways project, financed by russia and china demostrate that the eurasiatic heartland will be a strategic area in the future , abel to reduce the importance of the traditional sea route from China to Mediterranean via Suez. The continental transport policies will be absolutely central in this competition. Europe has to re define the corridor policy, too often reduced to rethoric announce and not pragmatic; south america is involved in a corridor plan too. Artci routes could be the third options. Transports, definitivly,define the traajectories of geopolitical strategies of the major political and economical actors of the world.

I trasporti rappresentano un settore fondamentale per le relazioni economiche, politiche e sociali del pianeta. Ogni periodo di grande crescita economica è stato accompagnato da un parallelo sviluppo dei mezzi di comunicazione: dall’espansione dei traffici marittimi in epoca mercantile alla nascita e al progresso della ferrovia , alla motorizzazione di massa, al vettore aereo e ai treni ultraveloci che hanno permesso la contrazione spazio-temporale sulla quale la globalizzazione poggia le sue basi. L’evoluzione dei trasporti segue le linee evolutive socio-economiche dei diversi paesi: se in quelli occidentali a economia matura i trasporti rappresentano sì un settore economico di grande valore ma anche un problema da affrontare in relazione alla sostenibilità ambientale, per i paesi emergenti essi sono l’occasione per consolidare il loro sviluppo territoriale e al tempo stesso per manifestare al mondo la capacità di innovazione. Essi hanno intrapreso piani infrastrutturali di primissimo ordine e aspirano ad avere un ruolo sempre più incisivo e a partecipare alle dinamiche geopolitiche da protagonisti. La geografia delle rotte marittime ha assunto progressivamente una struttura complessa. Alle rotte del petrolio e delle materie prime che hanno dominato il panorama marittimo nel quarantennio tra il 1950 e il 1990, si sono via via affiancate rotte di navi portacontainer tracciate dalle strategie delle compagnie di shipping e volte a minimizzare i costi di trasporto. Dal punto di vista geopolitico il peso che hanno conquistato queste ultime ha avuto modo di manifestarsi proprio in Europa e nel Mediterraneo, laddove le compagnie asiatiche operano una sorta di “colonizzazione” dei fronti portuali, assumendo un ruolo determinante nella competitività dei sistemi regionali. Il baricentro degli scambi mondiali si è spostato sempre più nell’Oceano Indiano e la circumnavigazione della massa euroasiatica rappresenta la via di comunicazione dominante. Rotta, tuttavia, che non garantisce la massima sicurezza soprattutto in vicinanza degli Stretti di Bab el Mandeb e di Malacca, attorno ai quali si è sviluppata nei primi anni del nuovo secolo una preoccupante attività di pirateria. I progetti di nuove ferrovie transcontinentali eurasiatiche, alternative ai traffici marittimi, hanno ricevuto ulteriore interesse proprio dall’insicurezza delle rotte oceaniche, benché sottendano una chiara volontà geopolitica cinese di legare a sé le repubbliche centroasiatiche ex sovietiche in chiave economica e, in particolare, energetica.. Su scala regionale emergono contesti nei quali le politiche infrastrutturali sottendono strategie di lungo periodo per la coesione territoriale in chiave geopolitica. L’Europa con i corridoi paneuropei, l’Asia con i corridoi trans asiatici, l’America Latina con i corridoi IIRSA sono esempi, per certi versi molto simili, di una geopolitica dei trasporti volta a consolidare il tessuto economico e politico dei rispettivi continenti ma dalla quale traspare, seppur con motivazioni differenti, una significativa difficoltà nel coinvolgimento dei territori e un interesse prevalente da parte di attori dominanti (Germania, Cina, Brasile). L’evoluzione della politica comunitaria ha, in ogni caso, avuto un significativo impatto sulla società europea, che ha nella spiccata propensione alla mobilità interna una caratteristica intrinseca forse unica al mondo. Il dibattito sui Corridoi multimodali, sull’Alta Velocità ferroviaria, è stato e resta acceso e controverso e coinvolge la politica, l’economia, il rapporto tra società e territorio. Vengono messi in discussione proprio i principi ispiratori di una politica europea dei trasporti che ha cercato di adeguare il territorio continentale alla globalizzazione, ma che proprio attraverso la sua esplicazione ha mostrato per certi versi i suoi limiti e le proprie incongruenze, pur riconoscendone la grande aspirazione geopolitica di consolidamento territoriale.

Geopolitica dei trasporti / Sellari, Paolo. - STAMPA. - (2013), pp. 1-174.

Geopolitica dei trasporti

SELLARI, PAOLO
2013

Abstract

Transport and infrastructure represents on the global scale fundamental geopoltical and geoeconomical elements able to define or re-define territorial competitiveness. For example maritime trafic during last 50 years has moved their axis from the atlantic ocean to the pacific and now to the Indian Ocean. This axis represents now the geopolitical pivot of the world: the demostration is, for example, the pearl string strategy of Chinese governemet on the indian sea route and the military support to those ports strategically for chinese freight. Also railways can define new strategy: the tran asian railways project, financed by russia and china demostrate that the eurasiatic heartland will be a strategic area in the future , abel to reduce the importance of the traditional sea route from China to Mediterranean via Suez. The continental transport policies will be absolutely central in this competition. Europe has to re define the corridor policy, too often reduced to rethoric announce and not pragmatic; south america is involved in a corridor plan too. Artci routes could be the third options. Transports, definitivly,define the traajectories of geopolitical strategies of the major political and economical actors of the world.
2013
9788858106594
I trasporti rappresentano un settore fondamentale per le relazioni economiche, politiche e sociali del pianeta. Ogni periodo di grande crescita economica è stato accompagnato da un parallelo sviluppo dei mezzi di comunicazione: dall’espansione dei traffici marittimi in epoca mercantile alla nascita e al progresso della ferrovia , alla motorizzazione di massa, al vettore aereo e ai treni ultraveloci che hanno permesso la contrazione spazio-temporale sulla quale la globalizzazione poggia le sue basi. L’evoluzione dei trasporti segue le linee evolutive socio-economiche dei diversi paesi: se in quelli occidentali a economia matura i trasporti rappresentano sì un settore economico di grande valore ma anche un problema da affrontare in relazione alla sostenibilità ambientale, per i paesi emergenti essi sono l’occasione per consolidare il loro sviluppo territoriale e al tempo stesso per manifestare al mondo la capacità di innovazione. Essi hanno intrapreso piani infrastrutturali di primissimo ordine e aspirano ad avere un ruolo sempre più incisivo e a partecipare alle dinamiche geopolitiche da protagonisti. La geografia delle rotte marittime ha assunto progressivamente una struttura complessa. Alle rotte del petrolio e delle materie prime che hanno dominato il panorama marittimo nel quarantennio tra il 1950 e il 1990, si sono via via affiancate rotte di navi portacontainer tracciate dalle strategie delle compagnie di shipping e volte a minimizzare i costi di trasporto. Dal punto di vista geopolitico il peso che hanno conquistato queste ultime ha avuto modo di manifestarsi proprio in Europa e nel Mediterraneo, laddove le compagnie asiatiche operano una sorta di “colonizzazione” dei fronti portuali, assumendo un ruolo determinante nella competitività dei sistemi regionali. Il baricentro degli scambi mondiali si è spostato sempre più nell’Oceano Indiano e la circumnavigazione della massa euroasiatica rappresenta la via di comunicazione dominante. Rotta, tuttavia, che non garantisce la massima sicurezza soprattutto in vicinanza degli Stretti di Bab el Mandeb e di Malacca, attorno ai quali si è sviluppata nei primi anni del nuovo secolo una preoccupante attività di pirateria. I progetti di nuove ferrovie transcontinentali eurasiatiche, alternative ai traffici marittimi, hanno ricevuto ulteriore interesse proprio dall’insicurezza delle rotte oceaniche, benché sottendano una chiara volontà geopolitica cinese di legare a sé le repubbliche centroasiatiche ex sovietiche in chiave economica e, in particolare, energetica.. Su scala regionale emergono contesti nei quali le politiche infrastrutturali sottendono strategie di lungo periodo per la coesione territoriale in chiave geopolitica. L’Europa con i corridoi paneuropei, l’Asia con i corridoi trans asiatici, l’America Latina con i corridoi IIRSA sono esempi, per certi versi molto simili, di una geopolitica dei trasporti volta a consolidare il tessuto economico e politico dei rispettivi continenti ma dalla quale traspare, seppur con motivazioni differenti, una significativa difficoltà nel coinvolgimento dei territori e un interesse prevalente da parte di attori dominanti (Germania, Cina, Brasile). L’evoluzione della politica comunitaria ha, in ogni caso, avuto un significativo impatto sulla società europea, che ha nella spiccata propensione alla mobilità interna una caratteristica intrinseca forse unica al mondo. Il dibattito sui Corridoi multimodali, sull’Alta Velocità ferroviaria, è stato e resta acceso e controverso e coinvolge la politica, l’economia, il rapporto tra società e territorio. Vengono messi in discussione proprio i principi ispiratori di una politica europea dei trasporti che ha cercato di adeguare il territorio continentale alla globalizzazione, ma che proprio attraverso la sua esplicazione ha mostrato per certi versi i suoi limiti e le proprie incongruenze, pur riconoscendone la grande aspirazione geopolitica di consolidamento territoriale.
trasporti; corridoi; traffici marittimi; geopolitica; ferrovie
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Geopolitica dei trasporti / Sellari, Paolo. - STAMPA. - (2013), pp. 1-174.
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