Questo volume di Luciano Vasapollo Terroni e campesindios che fa seguito al suo Dagli Appennini alle Ande, 2010, è un'opera scritta con ingredienti narrativi di una tradizione contadina ,nella convinzione teorica e pratica che affinchè un futuro di maggior giustizia entri nella categoria della possibilità occorre giudicare criticamente i disastri e chiamare catastrofi le catastrofi. Non riconoscere che il Mezzogiorno d'Italia ha subito un esproprio coloniale da parte dei governi e delle forze economiche che hanno gestito l'unità del paese, proprio mentre siamo freschi del centocinquantesimo anniversario, ostacolerà irrimediabilmente la possibilità di un cambiamento. Occorre contestare all'Europa di oggi una pratica coloniale all'esterno, con la partecipazione a guerre dirompenti, e all'interno dell'unione stessa con sacche di sfruttamento che scavalcano qualsiasi diritto umano, ma ad un tempo occorre che si iniziasse ad essere fieri dei terroni in Italia così come dei campesinos indios nelle Ande,cioè considerando tutta la complessità inerente alla categoria dei campesindios introdotta da A. Bartra. Il giudizio critico radicale contro le differenti forme di capitalismo coloniale, nella nostra storia peninsulare come nelle relazioni atlantiche, non è separata dalla coscienza della ricchezza dei mondi contadini, mondi che non vanno relegati nell'archeologia secondo una mentalità produttivista, che ha mostrato tutta la sua inefficienza e forma distruttiva, ma ravvisati come occasioni del presente e del futuro. E’ così che Vivere su una terra, sapere che ci è vissuta la famiglia del proprio padre e del nonno, costruisce un legame che non può essere spezzato da un recinto che sorge dal nulla, da un contratto di compravendita, da un decreto di appropriazione. Ettore nel Sud assolato dell’Appennino, e Xavier sui tetti delle Ande, hanno lottato per questo, ancor più che per la libertà dallo straniero o l’unità della patria. Hanno lottato perché le terre su cui abitavano, su cui avevano costruito le proprie case, diventassero davvero «il loro paese».

Terroni e Campesindios / Vasapollo, Luciano. - STAMPA. - 1:(2012).

Terroni e Campesindios

VASAPOLLO, Luciano
2012

Abstract

Questo volume di Luciano Vasapollo Terroni e campesindios che fa seguito al suo Dagli Appennini alle Ande, 2010, è un'opera scritta con ingredienti narrativi di una tradizione contadina ,nella convinzione teorica e pratica che affinchè un futuro di maggior giustizia entri nella categoria della possibilità occorre giudicare criticamente i disastri e chiamare catastrofi le catastrofi. Non riconoscere che il Mezzogiorno d'Italia ha subito un esproprio coloniale da parte dei governi e delle forze economiche che hanno gestito l'unità del paese, proprio mentre siamo freschi del centocinquantesimo anniversario, ostacolerà irrimediabilmente la possibilità di un cambiamento. Occorre contestare all'Europa di oggi una pratica coloniale all'esterno, con la partecipazione a guerre dirompenti, e all'interno dell'unione stessa con sacche di sfruttamento che scavalcano qualsiasi diritto umano, ma ad un tempo occorre che si iniziasse ad essere fieri dei terroni in Italia così come dei campesinos indios nelle Ande,cioè considerando tutta la complessità inerente alla categoria dei campesindios introdotta da A. Bartra. Il giudizio critico radicale contro le differenti forme di capitalismo coloniale, nella nostra storia peninsulare come nelle relazioni atlantiche, non è separata dalla coscienza della ricchezza dei mondi contadini, mondi che non vanno relegati nell'archeologia secondo una mentalità produttivista, che ha mostrato tutta la sua inefficienza e forma distruttiva, ma ravvisati come occasioni del presente e del futuro. E’ così che Vivere su una terra, sapere che ci è vissuta la famiglia del proprio padre e del nonno, costruisce un legame che non può essere spezzato da un recinto che sorge dal nulla, da un contratto di compravendita, da un decreto di appropriazione. Ettore nel Sud assolato dell’Appennino, e Xavier sui tetti delle Ande, hanno lottato per questo, ancor più che per la libertà dallo straniero o l’unità della patria. Hanno lottato perché le terre su cui abitavano, su cui avevano costruito le proprie case, diventassero davvero «il loro paese».
2012
9788816411258
Economia locale; sociologia economica; Economia antropologica
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Terroni e Campesindios / Vasapollo, Luciano. - STAMPA. - 1:(2012).
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