Il rapporto tra suono ed ambiente è da molti anni oggetto di indagine da parte di studiosi di diversa estrazione culturale: dagli esperti di musica, agli architetti-urbanisti, fino ai sociologi ed antropologi. Gli studi del cosiddetto paesaggio sonoro o soundscape sono prevalentemente rivolti alla percezione acustica in differenti contesti geografici ed al valore simbolico del suono, quasi a voler creare degli anticorpi culturali al disagio provocato dal sempre crescente inquinamento acustico nelle grandi conurbazioni. Nell’ambito degli studi sul paesaggio sonoro introdotti dal “World Soundscape Project”, proposti dal R.M. Schafer dell’Università di Vancouver, è di fondamentale importanza lo studio del rapporto fra ambiente naturale e ambiente antropizzato, ed in questo contesto si ritiene che un filone importante di ricerca possa essere rivolto ai centri urbani minori, in cui è ancora percepibile l’equilibrio fra i due elementi, antropico e naturale e dove è possibile rilevare, analizzare ed eventualmente sintetizzare/rappresentare questa caratteristica secondo metodologie del tutto sperimentali. Nell’ottica di una percezione sensoriale più matura e completa, e degli ultimi ritrovati tecnologici che le tecniche di registrazione audio ormai offrono, si può indagare l’ambiente anche attraverso una sua caratterizzazione sonora, che può essere rappresentata, analizzata e registrata alla stessa stregua delle immagini visive, indipendentemente dai propri effetti positivi o negativi. E’ la percezione dell’evento sonoro, nella sua commistione fra suoni naturali e artificiali, che porta ad una definizione e distinzione fra cosa è suono e rumore cosa è hi-fi e cosa lo-fi, arrivando a definire il problema anche in termini più propriamente semantici. Il gruppo di lavoro che opera a Rieti sta recentemente sperimentando, nell’ambito di studi ed progetti di riqualificazione dei centri storici minori, possibili applicazioni di soundscape urbano valutandone le possibili ricadute compositivo-progettuali, sia in una accezione più propriamente pianificatoria ma anche sotto il profilo più strettamente musicale. Vengono pertanto presentati possibili sviluppi come monitoraggio tramite rilevazioni ad intervalli regolari per valutare il cambiamento o le modifica del soundscape, sviluppo di ricerche sonore in ambito puntuale e lineare, uso di strumentazione GIS per la georeferenziazione dei punti di suggestione e di caratterizzazione sonora, il contenuto timbrico dei suoni come differenziazione dell’evento sonoro, tecniche integrate di rilievo urbano immagine/suono, tramite scanner laser e fotogrammetria per l’immagine e campionamenti multicanale nell’ambito sonoro, al fine di poter abbinare alla classica immagine visiva anche una possibile “immagine sonora”.

L'immagine sonora nei centri storici minori / Paris, Leonardo; Colozza, Dario. - STAMPA. - (2012), pp. 337-346. [10.4458/8813].

L'immagine sonora nei centri storici minori.

PARIS, Leonardo;COLOZZA, DARIO
2012

Abstract

Il rapporto tra suono ed ambiente è da molti anni oggetto di indagine da parte di studiosi di diversa estrazione culturale: dagli esperti di musica, agli architetti-urbanisti, fino ai sociologi ed antropologi. Gli studi del cosiddetto paesaggio sonoro o soundscape sono prevalentemente rivolti alla percezione acustica in differenti contesti geografici ed al valore simbolico del suono, quasi a voler creare degli anticorpi culturali al disagio provocato dal sempre crescente inquinamento acustico nelle grandi conurbazioni. Nell’ambito degli studi sul paesaggio sonoro introdotti dal “World Soundscape Project”, proposti dal R.M. Schafer dell’Università di Vancouver, è di fondamentale importanza lo studio del rapporto fra ambiente naturale e ambiente antropizzato, ed in questo contesto si ritiene che un filone importante di ricerca possa essere rivolto ai centri urbani minori, in cui è ancora percepibile l’equilibrio fra i due elementi, antropico e naturale e dove è possibile rilevare, analizzare ed eventualmente sintetizzare/rappresentare questa caratteristica secondo metodologie del tutto sperimentali. Nell’ottica di una percezione sensoriale più matura e completa, e degli ultimi ritrovati tecnologici che le tecniche di registrazione audio ormai offrono, si può indagare l’ambiente anche attraverso una sua caratterizzazione sonora, che può essere rappresentata, analizzata e registrata alla stessa stregua delle immagini visive, indipendentemente dai propri effetti positivi o negativi. E’ la percezione dell’evento sonoro, nella sua commistione fra suoni naturali e artificiali, che porta ad una definizione e distinzione fra cosa è suono e rumore cosa è hi-fi e cosa lo-fi, arrivando a definire il problema anche in termini più propriamente semantici. Il gruppo di lavoro che opera a Rieti sta recentemente sperimentando, nell’ambito di studi ed progetti di riqualificazione dei centri storici minori, possibili applicazioni di soundscape urbano valutandone le possibili ricadute compositivo-progettuali, sia in una accezione più propriamente pianificatoria ma anche sotto il profilo più strettamente musicale. Vengono pertanto presentati possibili sviluppi come monitoraggio tramite rilevazioni ad intervalli regolari per valutare il cambiamento o le modifica del soundscape, sviluppo di ricerche sonore in ambito puntuale e lineare, uso di strumentazione GIS per la georeferenziazione dei punti di suggestione e di caratterizzazione sonora, il contenuto timbrico dei suoni come differenziazione dell’evento sonoro, tecniche integrate di rilievo urbano immagine/suono, tramite scanner laser e fotogrammetria per l’immagine e campionamenti multicanale nell’ambito sonoro, al fine di poter abbinare alla classica immagine visiva anche una possibile “immagine sonora”.
2012
Musica & Architettura
9788861348813
Soundscape; paesaggio sonoro; centro storici; percezione sonora
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
L'immagine sonora nei centri storici minori / Paris, Leonardo; Colozza, Dario. - STAMPA. - (2012), pp. 337-346. [10.4458/8813].
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