A Roma, inizialmente, al collegio non corrisponde una tipologia edilizia definita, quanto piuttosto si assiste all’adattamento di strutture preesistenti alle nuove destinazioni d’uso. Lo studio di una apposita tipologia avverrà progressivamente, già a partire dal nuovo edificio espressamente costruito come sede del collegio Capranica, confinante ma indipendente dal più antico palazzo della famiglia. La collocazione della sede universitaria tra Sant’Eustachio e Agone (l’attuale piazza Navona), documentata a partire dalla metà del XV secolo, qualificherà questa zona, dove erano attivi già dal Trecento uno Studium generale totius Ordinis in Sant’Agostino e uno Studium conventuale domenicano in Santa Maria sopra Minerva, entrambi con importanti biblioteche, come cuore della topografia intellettuale di Roma. Sempre nell’area dello Studium Urbis troviamo un’altra biblioteca di grande importanza, quella agostiniana di Santa Maria della Pace, mentre, anche se un po’ più distanti, indubbio interesse rappresentavano le raccolte librarie delle biblioteche del convento di Santa Maria in Aracoeli (legata al rispettivo centro di insegnamento francescano), della Vaticana e degli agostiniani di Santa Maria del Popolo. Inoltre, nelle zone limitrofe allo Studium romano (soprattutto intorno a Campo de’ Fiori) si verifica la concentrazione della produzione e del commercio legato alla cultura: libri a stampa, libri manoscritti, e materie prime come carta, registri, pergamene . Uguale tendenza si registra circa le tipografie. Nella seconda metà del Quattrocento nell’area compresa tra Sant’Eustachio e Parione, molto popolata, luogo di commercio e di scambio (si pensi agli ospedali istituiti per l’accoglienza di comunità straniere, come quelli di Santa Maria dell’Anima per i tedeschi, dal 1399, e di San Giacomo per i Castigliani, dal 1450 ), si determina anche una sorta di specializzazione funzionale, legata alla presenza dell’università, delle biblioteche, dei collegi e delle attività commerciali variamente collegate alla vita intellettuale. Una specializzazione che conferma e amplifica il carattere cosmopolita della città eterna (da sempre meta di viaggi e pellegrinaggi di ogni genere ) e che appare destinata ad avere un’importante influenza sullo sviluppo del tessuto edilizio della Roma rinascimentale
I collegi universitari romani e la prima sede della Sapienza / Cantatore, Flavia. - STAMPA. - (2008), pp. 29-37.
I collegi universitari romani e la prima sede della Sapienza
CANTATORE, FLAVIA
2008
Abstract
A Roma, inizialmente, al collegio non corrisponde una tipologia edilizia definita, quanto piuttosto si assiste all’adattamento di strutture preesistenti alle nuove destinazioni d’uso. Lo studio di una apposita tipologia avverrà progressivamente, già a partire dal nuovo edificio espressamente costruito come sede del collegio Capranica, confinante ma indipendente dal più antico palazzo della famiglia. La collocazione della sede universitaria tra Sant’Eustachio e Agone (l’attuale piazza Navona), documentata a partire dalla metà del XV secolo, qualificherà questa zona, dove erano attivi già dal Trecento uno Studium generale totius Ordinis in Sant’Agostino e uno Studium conventuale domenicano in Santa Maria sopra Minerva, entrambi con importanti biblioteche, come cuore della topografia intellettuale di Roma. Sempre nell’area dello Studium Urbis troviamo un’altra biblioteca di grande importanza, quella agostiniana di Santa Maria della Pace, mentre, anche se un po’ più distanti, indubbio interesse rappresentavano le raccolte librarie delle biblioteche del convento di Santa Maria in Aracoeli (legata al rispettivo centro di insegnamento francescano), della Vaticana e degli agostiniani di Santa Maria del Popolo. Inoltre, nelle zone limitrofe allo Studium romano (soprattutto intorno a Campo de’ Fiori) si verifica la concentrazione della produzione e del commercio legato alla cultura: libri a stampa, libri manoscritti, e materie prime come carta, registri, pergamene . Uguale tendenza si registra circa le tipografie. Nella seconda metà del Quattrocento nell’area compresa tra Sant’Eustachio e Parione, molto popolata, luogo di commercio e di scambio (si pensi agli ospedali istituiti per l’accoglienza di comunità straniere, come quelli di Santa Maria dell’Anima per i tedeschi, dal 1399, e di San Giacomo per i Castigliani, dal 1450 ), si determina anche una sorta di specializzazione funzionale, legata alla presenza dell’università, delle biblioteche, dei collegi e delle attività commerciali variamente collegate alla vita intellettuale. Una specializzazione che conferma e amplifica il carattere cosmopolita della città eterna (da sempre meta di viaggi e pellegrinaggi di ogni genere ) e che appare destinata ad avere un’importante influenza sullo sviluppo del tessuto edilizio della Roma rinascimentaleI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


