Per ottenere una comunicazione di qualità nell’ambito degli screening di prevenzione oncologica è necessario formare agli aspetti generali della comunicazione e alle dinamiche della comunicazione verbale e non verbale. Una comunicazione efficace è formata da informazioni erogate dall’emittente, e percepite dal ricevente, in maniera corretta e chiara. Questo processo comunicativo si ottiene principalmente dalla acquisizione di abilità individuali degli operatori inerenti: - la buona conoscenza degli argomenti scientifici e tecnici su cui comunicare; - la conoscenza di modelli comunicativi; - la gestione di barriere ed ostacoli; - l’adattamento al contesto in cui questa comunicazione avviene. Nello specifico degli screening di prevenzione oncologica, la comunicazione ha il fine ultimo di ottenere la partecipazione consapevole ed informata dei cittadini ai programmi, l’apprendimento di buone pratiche di salute e di prevenzione, la promozione di stili di vita sani. Questi brevi appunti illustrano gli aspetti più rilevanti del processo comunicativo, l’analisi degli atteggiamenti, dei comportamenti e dei principali meccanismi di difesa messi in atto da ciascun individuo nella relazione interpersonale – con gli operatori sanitari - per fronteggiare situazioni spesso difficili, anche per gli aspetti emotivi di paura che l’argomento cancro può evocare negli individui.
Introduzione alla comunicazione: breve guida per gli operatori del front office e dei call centre dei programmi di screening di prevenzione oncologica / A., De Santi; Guarino, Angela. - STAMPA. - (2008), pp. 1-31.
Introduzione alla comunicazione: breve guida per gli operatori del front office e dei call centre dei programmi di screening di prevenzione oncologica.
GUARINO, Angela
2008
Abstract
Per ottenere una comunicazione di qualità nell’ambito degli screening di prevenzione oncologica è necessario formare agli aspetti generali della comunicazione e alle dinamiche della comunicazione verbale e non verbale. Una comunicazione efficace è formata da informazioni erogate dall’emittente, e percepite dal ricevente, in maniera corretta e chiara. Questo processo comunicativo si ottiene principalmente dalla acquisizione di abilità individuali degli operatori inerenti: - la buona conoscenza degli argomenti scientifici e tecnici su cui comunicare; - la conoscenza di modelli comunicativi; - la gestione di barriere ed ostacoli; - l’adattamento al contesto in cui questa comunicazione avviene. Nello specifico degli screening di prevenzione oncologica, la comunicazione ha il fine ultimo di ottenere la partecipazione consapevole ed informata dei cittadini ai programmi, l’apprendimento di buone pratiche di salute e di prevenzione, la promozione di stili di vita sani. Questi brevi appunti illustrano gli aspetti più rilevanti del processo comunicativo, l’analisi degli atteggiamenti, dei comportamenti e dei principali meccanismi di difesa messi in atto da ciascun individuo nella relazione interpersonale – con gli operatori sanitari - per fronteggiare situazioni spesso difficili, anche per gli aspetti emotivi di paura che l’argomento cancro può evocare negli individui.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.