Il complesso delle pitture del salone di palazzo Saragona, recuperato nel corso dei restauri degli edifici medievali prospiciente il lato ovest di via delle Botteghe Oscure, appare inseribile nel contesto della produzione artistica romana e laziale della seconda metà del 13° secolo, nella quale si rintracciano alcune importanti testimonianze di decorazioni dipinte a carattere profano in edifici a destinazione residenziale. La sua funzione, pur nella semplicità dell’impianto, non sembrerebbe riconducibile ad una esigenza esclusivamente decorativa, a quanto ovviamente si può giudicare dai resti pervenuti. La presenza ripetuta e insistita di stemmi araldici all’interno di un ambiente, che per le dimensioni e per il ricco apparato ornamentale fin dalle origini ebbe probabili funzioni di rappresentanza, sembrerebbe suggerire un intento celebrativo, forse da ricollegare a un avvenimento specifico che coinvolse entrambe le famiglie cui sono da riferire gli stemmi presenti nei girali. Per circoscrivere con maggiore precisione il contesto storico di appartenenza delle pitture si mostra particolarmente significativo, sotto il profilo stilistico e morfologico, il confronto istituibile con le decorazioni fitomorfe, anche se molto restaurate, presenti nei sottarchi delle bifore della sala delle udienze del palazzo papale di Viterbo, risalente al tempo di Clemente IV (1265-1268). Oltre alla sostanziale sovrapponibilità del disegno delle foglie del tralcio, le relazioni si evidenziano soprattutto nella resa ancora stilizzata e linearistica, tendente alla semplificazione, delle forme vegetali. Sotto questo aspetto risulta molto convincente anche l’accostamento con il motivo a girali e rosette dipinto nel sottotetto dell’aula consiliare del palazzo Senatorio in Campidoglio, risalente agli anni in cui papa Niccolò III ricoprì la carica, insieme al fratello, Matteo Orsini, di Senatore della città (1278-1279).

La decorazione a fresco in palazzo Saragona-Albertoni (Museo Nazionale Romano, Crypta Balbi) / Betti, Fabio. - STAMPA. - V(2012), pp. 308-310.

La decorazione a fresco in palazzo Saragona-Albertoni (Museo Nazionale Romano, Crypta Balbi)

BETTI, Fabio
2012

Abstract

Il complesso delle pitture del salone di palazzo Saragona, recuperato nel corso dei restauri degli edifici medievali prospiciente il lato ovest di via delle Botteghe Oscure, appare inseribile nel contesto della produzione artistica romana e laziale della seconda metà del 13° secolo, nella quale si rintracciano alcune importanti testimonianze di decorazioni dipinte a carattere profano in edifici a destinazione residenziale. La sua funzione, pur nella semplicità dell’impianto, non sembrerebbe riconducibile ad una esigenza esclusivamente decorativa, a quanto ovviamente si può giudicare dai resti pervenuti. La presenza ripetuta e insistita di stemmi araldici all’interno di un ambiente, che per le dimensioni e per il ricco apparato ornamentale fin dalle origini ebbe probabili funzioni di rappresentanza, sembrerebbe suggerire un intento celebrativo, forse da ricollegare a un avvenimento specifico che coinvolse entrambe le famiglie cui sono da riferire gli stemmi presenti nei girali. Per circoscrivere con maggiore precisione il contesto storico di appartenenza delle pitture si mostra particolarmente significativo, sotto il profilo stilistico e morfologico, il confronto istituibile con le decorazioni fitomorfe, anche se molto restaurate, presenti nei sottarchi delle bifore della sala delle udienze del palazzo papale di Viterbo, risalente al tempo di Clemente IV (1265-1268). Oltre alla sostanziale sovrapponibilità del disegno delle foglie del tralcio, le relazioni si evidenziano soprattutto nella resa ancora stilizzata e linearistica, tendente alla semplificazione, delle forme vegetali. Sotto questo aspetto risulta molto convincente anche l’accostamento con il motivo a girali e rosette dipinto nel sottotetto dell’aula consiliare del palazzo Senatorio in Campidoglio, risalente agli anni in cui papa Niccolò III ricoprì la carica, insieme al fratello, Matteo Orsini, di Senatore della città (1278-1279).
2012
Il Duecento a la cultura gotica 1198-1287 ca.
9788816603752
Museo Nazionale Romano; Crypta Balbi; palazzo Saragona-Albertoni; via delle Botteghe Oscure; pittura medievale a Roma; araldica; edilizia civile medievale.
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
La decorazione a fresco in palazzo Saragona-Albertoni (Museo Nazionale Romano, Crypta Balbi) / Betti, Fabio. - STAMPA. - V(2012), pp. 308-310.
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