L’attività di ricerca svolta in Irlanda è dedicata al progetto sostenibile che vede il sottoscritto collocarsi in una prospettiva di cambiamento di paradigma, con una nuova consapevolezza del ruolo e della responsabilità che un architetto ed uno studioso hanno nei confronti della società. Riconsiderare la sostanza, il processo e il proposito della propria educazione, dell’attività teorica e progettuale con un atteggiamento dialogico che permetta di assumere l’inseparabilità di nozioni contraddittorie per poter concepire un fenomeno complesso. Lo studio è orientato maggiormente verso progetti che utilizzano soluzioni a basso contenuto tecnologico che spesso coincide con l’uso di materiali naturali, talvolta poveri, ma sapientemente utilizzati e reinterpretati. In un approccio low tech all’architettura, la verità deriva dall’osservazione della natura: progettare con il sole, lavorare con gli ecosistemi naturali e costruire con il luogo. L’interesse del sottoscritto si rivolge anche a quegli esempi nel costruire sostenibile in cui le tecnologie utilizzate (pannelli fotovoltaici, i pannelli solari termici, l’edificio solare passivo e quello attivo, il concentratore solare e l’energia eolica) entrano profondamente nella sintassi del linguaggio architettonico che ne è vivificato.
Visiting scholar presso il DIT – Dublin Institute of Technology / Spita, Leone. - (2002).
Visiting scholar presso il DIT – Dublin Institute of Technology
SPITA, Leone
2002
Abstract
L’attività di ricerca svolta in Irlanda è dedicata al progetto sostenibile che vede il sottoscritto collocarsi in una prospettiva di cambiamento di paradigma, con una nuova consapevolezza del ruolo e della responsabilità che un architetto ed uno studioso hanno nei confronti della società. Riconsiderare la sostanza, il processo e il proposito della propria educazione, dell’attività teorica e progettuale con un atteggiamento dialogico che permetta di assumere l’inseparabilità di nozioni contraddittorie per poter concepire un fenomeno complesso. Lo studio è orientato maggiormente verso progetti che utilizzano soluzioni a basso contenuto tecnologico che spesso coincide con l’uso di materiali naturali, talvolta poveri, ma sapientemente utilizzati e reinterpretati. In un approccio low tech all’architettura, la verità deriva dall’osservazione della natura: progettare con il sole, lavorare con gli ecosistemi naturali e costruire con il luogo. L’interesse del sottoscritto si rivolge anche a quegli esempi nel costruire sostenibile in cui le tecnologie utilizzate (pannelli fotovoltaici, i pannelli solari termici, l’edificio solare passivo e quello attivo, il concentratore solare e l’energia eolica) entrano profondamente nella sintassi del linguaggio architettonico che ne è vivificato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.