Nel Rinascimento il rapporto tra musica e architettura è dominato dalla comparazione delle proporzioni dettate dai numeri per le dimensioni e i suoni, ma altri personaggi esprimono la coesistenza tra suono e spazio architettonico. Nel 1450 nasce a Mormanno Giovanni Donadio che, intreccia con successo musica e architettura, riuscendo a primeggiare sia nella sua attività di organaro che nella costruzione di palazzi e chiese, stimato dalla casa reale degli Aragonesi e grandemente apprezzato dai vertici nobiliari. Nel 1535 il teologo Francesco Giorgi scrive per il Sansovino un memorandum sui criteri compositivi per la progettazione di S. Francesco della Vigna a Venezia, che devono seguire le leggi armonico-musicali espresse nel suo De Harmonia mundi totius. Nei suoi Quattro Libri Palladio esprime con rapporti numerici le dimensioni dei suoi ambienti, suscitando una quantità di studi che adottano la chiave musicale per decifrarne la complessa teoria delle proporzioni.
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Titolo: | Tre personaggi tra musica e architettura nel rinascimento: Donadio, Giorgi e Palladio |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2012 |
Handle: | http://hdl.handle.net/11573/498794 |
ISBN: | 9788861348813 |
Appartiene alla tipologia: | 02a Capitolo o Articolo |